Una raccolta inedita di Chris Soal, uno dei più influenti artisti sudafricani della scena contemporanea.
La mostra presenta una serie di opere site-specific che intrecciano scultura, biologia ed ecologia in un ecosistema visivo in cui la materia quotidiana, stuzzicadenti, tappi di bottiglia, cemento, carta vetrata, perde la propria funzione originaria per trasformarsi in forme nuove: proliferazioni cellulari, stratificazioni geologiche, architetture del vivente.
Al centro del progetto il concetto di spillover, la “tracimazione”: dei materiali, che diventano altro; della percezione, che supera confini e categorie; dell’immaginario, che dall’inorganico si apre al biologico.
L’opera di Soal è un laboratorio in cui rigore formale e immaginazione poetica danno vita a una fenomenologia del riuso, mettendo in discussione i modelli del consumo e invitando a riflettere sui cicli di trasformazione e sull’interconnessione tra sistemi naturali, culturali e percettivi.
La mostra è accompagnata da una monografia edita da Silvana Editoriale, con testi di Giuliana Benassi, Cesare Biasini Selvaggi e Alessandro Romanini.
Una raccolta inedita di Chris Soal, uno dei più influenti artisti sudafricani della scena contemporanea.
La mostra presenta una serie di opere site-specific che intrecciano scultura, biologia ed ecologia in un ecosistema visivo in cui la materia quotidiana, stuzzicadenti, tappi di bottiglia, cemento, carta vetrata, perde la propria funzione originaria per trasformarsi in forme nuove: proliferazioni cellulari, stratificazioni geologiche, architetture del vivente.
Al centro del progetto il concetto di spillover, la “tracimazione”: dei materiali, che diventano altro; della percezione, che supera confini e categorie; dell’immaginario, che dall’inorganico si apre al biologico.
L’opera di Soal è un laboratorio in cui rigore formale e immaginazione poetica danno vita a una fenomenologia del riuso, mettendo in discussione i modelli del consumo e invitando a riflettere sui cicli di trasformazione e sull’interconnessione tra sistemi naturali, culturali e percettivi.
La mostra è accompagnata da una monografia edita da Silvana Editoriale, con testi di Giuliana Benassi, Cesare Biasini Selvaggi e Alessandro Romanini.