Come l'arancio amaro

Un romanzo bellissimo per tante ragioni : la storia accende subito il nostro interesse e non si riesce a smettere di leggerlo per la voglia di scoprire sempre più la trama; lo stile è curato, raffinato, empatico (anche le parti in dialetto sono abbastanza comprensibili , anche grazie all'intelligente escamotage di mettere un glossario che aiuta nell'interpretare le espressioni più ostiche). A ciò si aggiungano personaggi di fantasia, ma che l'autrice rende vivi, interessanti, plausibili in tutte le loro sfaccettature, tanto che ci si affeziona e alla fine dispiace doverli lasciare. Una lettura davvero consigliata, che non annoia mai, e sorprende per la sua freschezza e i personaggi, tutti indimenticabili., che la popolano.

Il racconto si snoda in due storie che si svolgono a distanza di molti anni tra di loro e che condividono gli stessi personaggi. Questo espediente letterario riesce magistralmente a coinvolgere il lettore e la sua curiosità. Sullo sfondo di una terra sempre uguale, palpitante di profumi, sapori, panorami e calure estive si muovono personaggi ben delineati e coerenti con il loro profilo psicologico. La vicenda, molto umana, è raccontata in maniera dettagliata, ma molto equilibrata con alcune pagine di profonda sensibilità. Eccellente l’inquadramento storico, sociale e culturale. Una menzione particolare merita il linguaggio, arricchito da termini dialettali locali, che contribuisce non poco alla autenticità della storia. E’ un romanzo prezioso, già premiato e di cui si parlerà per lungo tempo.

Ammetto di averci messo un po’ a decidermi a leggerlo, perché quando un libro è molto diffuso parto sempre un po’scettica. E poi temevo che il dialetto potesse frenarmi invece, pagina dopo pagina, da presunto ostacolo è diventato musica, e le frasi in siciliano, perfettamente inserite nella narrazione, le leggi come se le avessi sempre ascoltate. La storia parte in sordina, ma poi diventa intricata e intensa, una saga familiare piena di segreti taciuti, di passioni violente e di legami silenziosi. I personaggi sono tutti vividi, ben sfaccettati e la Sicilia che li circonda è un luogo pieno di storia, di servi e padroni, di maneggi e magheggi, ma soprattutto di figure femminili, morbide solo nelle forme. Un romanzo che mi ha ammaliata con quel tocco un po’amaro, come già il titolo suggerisce. L'autrice voleva che il dialetto della sua terra ci arrivasse come melodia, e ci è riuscita perfettamente.