L'Anno Nuovo che non arriva, il film diretto da Bogdan Muresanu, si svolge nel dicembre del 1989, durante la rivoluzione in Romania. È il 20 dicembre e il regime di Ceaușescu è ormai agli sgoccioli, mentre le notizie sulla rivolta di Timișoara arrivano frammentarie e confuse a Bucarest.
Seguiamo sei personaggi le cui vite si incrociano durante un'unica giornata, in un paese sospeso tra paura e speranza. Un regista televisivo tenta di salvare il suo show di Capodanno dopo la fuga dell’attrice principale, trovando una sostituta in una donna di teatro in crisi che non riesce a contattare l’ex fidanzato bloccato a Timișoara.
Nel frattempo, il figlio del regista, uno studente inquieto, pianifica di fuggire in Jugoslavia attraversando a nuoto il Danubio, ignaro di essere sorvegliato da un ufficiale della Securitate che cerca disperatamente di sistemare la madre in un nuovo appartamento che lei rifiuta.
Il trasloco è affidato a un operaio semplice, sconvolto dopo che il figlio scrive a Babbo Natale rivelando il desiderio del padre di vedere cadere Ceaușescu. Tutti loro si muovono in un clima di sospetto costante, sotto l’occhio invisibile della polizia segreta.
Mentre il regime di Ceausescu sta crollando, i protagonisti cercano di vivere la loro giornata nel modo più normale possibile. Per l'anno nuovo che è alle porte, desiderano libertà, amore, sicurezza e tutto ciò che non hanno avuto in passato.
Ma il caos e la paura che li circondano, insieme a un petardo che scoppia nel momento sbagliato, sembrano costituire un ostacolo invalicabile. Tutte queste vite, fragili e intrecciate, finiscono per esplodere in una tragicommedia di errori e rivelazioni, proprio mentre la rivoluzione inizia davvero.
L’anno nuovo che non arriva si prende il suo tempo - siamo a 138 minuti - ma il tempo non lo spreca, e lo manipola, lo comprime, lo dilata, intrecciando con maestria le vicende dei suoi protagonisti e facendo di ognuna delle singole melodie una vera e propria sinfonia narrativa. Il paragone musicale non sta qui per caso, perché l’andamento del film di Mureșanu è dichiaratamente, esplicitamente di quel tipo. Musicale, appunto. Con un crescendo finale irresistibile, nel quale l’inevitabile accade, le immagini della finzione si intrecciano a quelle documentaristiche, e la partitura di Mureșanu - che parla appunto di “sviluppo sinfonico” - con quella di Ravel e del suo Bolero.
L'anno nuovo che non arriva: leggi la nostra recensione completa del film
In Concorso al Festival di Venezia 2024 nella sezione Orizzonti dove ha vinto il Premio del Miglior Film.
Insignito di tre riconoscimenti (tra cui Miglior Film per la Giuria Giovani e Miglior Attore Protagonista ad Adrian Vancică) all'ottavo Euro Balkan Film Festival.
| Attore | Ruolo |
|---|---|
| Adrian Vancica | Gelu |
| Nicoleta Hâncu | Florina |
| Emilia Dobrin | Margareta Dinca |
Ecco tutti i premi e nomination European Film Awards 2024