Storia della Coppa America
|
||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
![]() France F 1 |
Marcel Bich,
il Barone magnate delle penne a sfera, propone la sua sfida per conto
dell’AFCA (Association Française pour la Coupe de l'Amerique). Il
progetto, in essere già dal 1966 con l'acquisto dei due 12-metri
inglesi "Kurrewa" e "Sovereign" e il successivo noleggio a lungo
termine di "Constellation", ingloba nel 1969 il "Chancegger",
fatto costruire in Svizzera dal cantiere Egger
su progetto Britton Chance che, per le note
limitazioni sulla nazionalità, non può essere portato in regata.
Questa flotta imponente, di base a Hyère, poi trasferita a Trinité sur Mer, serve alla messa a punto del “France” (F-1) progetto di André Mauric costruito nel cantiere diretto dallo svizzero Herman Egger, aperto in territorio francese al sul confine svizzero di Ginevra. |
Due sfide si materializzano, l'australiana di Sir Frank Packer per i colori del Royal
Sydney Yacht Squadron con il 12m “Gretel II” (KA-3) timoniere Sir James Hardy (titolo conferito
nel 1981 dalla regina Elisabetta II) e la francese del Barone Marcel Bich,
con “France” (F-1) per i colori del "Cercle de la
Voile de Paris" con al timone Louis Noverras e per secondi Marcel Bich e Pierre Delfour.
Gretel II, disegnato d’Alan Payne, è varato nel febbraio del 1970. Come
sul
"Constellation" la chiglia è separata dal timone manovrato da una doppia ruota.
Una delle novità introdotte dalla barca australiana è l'albero, profilato con
crocette pieghevoli sottovento posizionato molto arretrato, che consentendo l'utilizzo di un genoa di dimensioni maggiori.
| Nazione | Yacht Club | Sindacato | Nome / n° | anno | Designer | Vele | Cantiere | Skipper | Afterguard |
| AUS |
Royal Sydney Yacht Squadron |
Sir. Francis Packer |
Gretel II KA 3 |
Feb 1970 |
Alan Payne | Hood Loft |
W. H. Barnet |
James Hardy |
David Forbes William Fesq Martin Visser |
| FRA |
Cercle de la Voile de Paris |
Association Francaise pour la Coupe de l'Amerique – Baron Marcel Bich |
France F 1 |
1970 | André Mauric |
Herman Egger, Chantier AFCA |
Marcel Bich |
Louis Noverraz Pierre Delfour Eric Tabarly Robin Fuger Bernard Dunand |
Gli americani dispongono per la loro selezione di “Intrepid” (US-22) modificato da Britton Chance e di due scafi nuovi, “Heritage” (US-23) progetto Charles Morgan e “Valiant” (US-24) di Olin Stephens.
| Nazione | Yacht Club | Sindacato | Nome / n° | anno | Designer | Vele | Cantiere | Skipper | Afterguard |
| USA |
New York Y. C. |
Intrepid Syndacate – William J. Strawbridge |
Intrepid US 22 |
1967 |
modifiche Britton Chance |
Hood Sails |
Minneford's Yacht Yard Inc. |
William P. Ficker |
Stephens Van Dyck Peter Wilson Royal DuBose Joslin |
|
Heritage Syndacate – Charles E. Morgan |
Heritage US 23 |
1970 | Charles Morgan | Hood Sails |
Morgan Yacht, Corporation |
Charles Morgan |
Steve Colgate Thomas R. Young Peter Bowler |
||
|
12 / US 24 Syndacate – Robert W. McCullough |
Valiant US 24 |
May 1970 |
Olin Stephens | Hood Sails |
Robert Dercktor Shipyard |
- |
Victor A. Romagna Gerald Driscoll |
Le scarse prestazioni di "Heritage" e "Valiant" lasciano ad “Intrepid” il compito
di difendere la Coppa dall'assalto di “Gretel II” che, con poca fatica, ha eliminato “France” (4-0).
Nell'ultima regata, il 28 agosto, Marcel Bich, deluso dal risultato
sin qui acquisito dal suo equipaggio, prende comando e timone mantenendo
solo
Eric Tabarly nel suo ruolo di navigatore.
Nonostante la nebbia il Comitato dà la partenza; Gretel prende facilmente
la testa, sulla terza boa ha già un vantaggio superiore ai quattro minuti. Nell'ultimo lato la nebbia si infittisce,
l'equipaggio francese non sente i segnali e si perde. All'arrivo, "France"
ha un ritardo
di circa 45 minuti.
Il 15 settembre iniziano i match di Coppa America con barche che si equivalgono sia per attrezzatura che per equipaggio.
“Intrepid” vince il primo match, grazie a vari incidenti avuti da “Gretel” tra i quali
iil recupero di un membro
d'equipaggio caduto a mare. La protesta degli australiani per quanto
avvenuto
in partenza non è accolta dal Comitato di Giuria.
Giornata di riposo il 16 settembre.
Il 17 non sì regata per nebbia.
Il 18 la regata è
annullata sul lato di lasco per nebbia e calo di vento.
Il 19 altra giornata
di riposo.
Il 20, ritardo per assenza di vento; start alle 1400; protesta di "Intrepid" in partenza. Regata combattuta, "Gretel"
taglia con un minuto di vantaggio ma, discussa la protesta, è squalificata.
Malcontento e voglia di ritiro da parte australiana.
2 a 0 a
favore di "Intrepid".
Terza regata il 22; “Intrepid” vince con un delta
di 3'24".
Quarto match il 24; Jim Hardy, persa la
partenza, riesce a non cadere nei rifiuti di “Entreprise” e al termine di una
regata combattuta, taglia con meno di un minuto di vantaggio.
3 a 1 a favore degli americani.
Dopo una giornata di riposo e un rinvio per nebbia,
domenica 27 la quinta prova. “Gretel II” conduce dal giro della
prima boa alla seconda bolina quando, sul lato di poppa dopo un serrato duello di
bordeggi, “Intrepid” supera e si porta all'arrivo con 1'10"
sul rivale.
![]() |
![]() |
New York Yacht Club
|
Royal Sydney Yacht Squadron
|
La 18a edizione rivoluziona uno dei capisaldi della Coppa. Il Comitato di Giuria, fin qui composto da soci del New York Yacht Club, è sostituito da una Giuria Internazionale nominata dall'IYRU e affidata a Beppe Croce, carismatico presidente della Federazione Italiana Vela.
Il legno è abbandonato dai progettisti quando,
sollecitato dalla Classe Internazionale 12 M S.I., il LLoyd's Register of
Shipping, nel 1973, ammette l'alluminio quale materiale costruttivo per gli
scafi.
Due sfide si materializzano. Una, del "Cercle de Voile de Paris" per il consorzio
AFCA del Barone Marcel Bich che ripresenta il vecchio “France” (F-1) timonato da Jean Marie Le Guillot, e una per i colori del "Royal Perth
Yacht Club" con il “Southern Cross” (KA-4).
Il nuovo scafo australiano
progettato in lega d’alluminio da Ben Lexcen (Bob Miller) ha come armatore Alan Bond, chiassoso
anticonformista imprenditore
immobiliare di Perth, proprietario della fabbrica di birra “Swan Brewery”.
Skipper dell'imbarcazione, Nöel Robins, con James Hardy al timone e John Cuneo in seconda.
Vincendo 4 a 0 gli australiani eliminano
i francesi per la seconda volta consecutiva.
| Nazione | Yacht Club | Sindacato | Nome / n° | anno | Designer | Vele | Cantiere | Skipper | Afterguard |
| AUS |
Royal Perth Y. C. |
Dahold Investments pty. Ltd. - Alan Bond |
Southern Cross KA 4 |
Jan 1974 |
Ben Lexcen / Johan Valentijn |
Tasker Sails |
Halvorsen, Morson & Gowland |
Noel Robin |
James Hardy John Cuneo Hugh Treharne Warren Jones Jack Baxter |
| FRA |
Cercle de la Voile de Paris |
AFCA – Baron Marcel Bich |
France F 1 |
1970 | André Mauric |
Herman Egger, Chantier AFCA |
Jean Marie le Guillou |
Bigard |
Quattro sindacati si contendono il titolo di defender. Due, con nuovi scafi in lega, il “Mariner” US-25, del "King's Point Fund" di Reynolds Du Pont, progetto Britton Chance con Ted Turner al timone e Dennis Conner (esordiente californiano ma, affermato timoniere nella classe Tempest) alla tattica, e il “Courageous” US-26 progetto Olin Stephens per il "Robert McCullough Syndicate" portato nei trials da Robert N. Bavier Jr. con Jack Sutphen alla tattica (sostituiti nelle regate di Coppa da Ted Hood e Dennis Conner); il "King's Point Fund" di George Hinman con il “Valiant” modificato da Britton Chance e Hinman Jr. al timone sostituito poi da Briggs Cunningham e infine “Intrepid” riproposto nelle sue linee originale dal “Seattle Sailing Foundation" e affidato ad un equipaggio della West Coast al comando di Gerry Driscoll.
![]() |
Conner e Turner a bordo del Mariner |
Eliminati “Mariner” e “Valiant”, la finale sfidanti vede a confronto i due progetti Stephens. Sbarcato da Mariner Dennis Conner si accasa come tattico su Courageous al posto di Jack Sutphen al termine delle selezioni mentre Ted Hood subentra a Bavier nell’ultima regata della selezione sfidanti
| Nazione | Yacht Club | Sindacato | Nome / n° | anno | Designer | Vele | Cantiere | Skipper | Afterguard |
| USA |
New York Y.C. |
Seattle
Sailing Foundation – Eustace Vynne |
Intrepid US 22 |
1967 |
modifiche Gerald Driscoll |
Hood Sails |
Driscoll Custom Boats |
Gerry Driscoll |
Richard du Moulin Bill Buchan John Marshall Andy Rodel |
|
King's
point Fund – George Hinman |
Valiant US 24 |
1970 |
modifiche Britton Chance |
Hood Sails |
Robert E. Derecktor Shipyard |
Briggs Cunningham |
Graham Hall William Jorch |
||
|
King's
point Fund – George Hinman |
Mariner US 25 |
1974 | Britton Chance | Hood Sails |
Robert E. Derecktor Shipyard |
Ted Turner |
Dennis Conner Martin Omeara Richard du Moulin Graham Hall |
||
|
Robert
McCullough Syndacate – William Strawbridge |
Courageous US 26 |
1974 |
Olin Stephens / David Pedrick |
Hood Sails – North Sails |
Minneford's Yacht Yard Inc. |
(*) Robert N. Bavier, Jr. |
(*) Jack Sutphen Halsley Herreshoff Olin Stephens |
||
| (*) Sostituiti nelle Regate di Coppa da Frederick "Ted" Hood e Dennis Conner | |||||||||
Le regate di spareggio si concludono il 2 settembre con l’affermazione di misura di “Courageous” con un risicato vantaggio di 1’27”. “Intrepid” conferma la fama di essere il miglior 12 M fin qui costruito.
Nei match di Coppa America, il timone di Courageous è affidato al velaio Ted Hood mentre la posizione di tattico e di timoniere di partenza è ricoperta da Dennis Conner.
Il primo match,
il 10 settembre, è vinto dagli americani con 4'54" di vantaggio.
La seconda prova l'11; lo
svantaggio di “Southern Cross” è limitato a 1'11".
Rinvii sino al 15.
Nel terzo match del 16, il delta è 5'27".
Con il distacco di 7'17" il 17 settembre, "Courageous" archivia la 20a edizione di Coppa America.
![]() |
![]() |
New York Yacht Club
|
Royal Perth Yacht Club
|
In conferenza stampa Alan Bond annuncia la quinta sfida australiana e l’organizzazione della Coppa del Mondo per 12 M con in palio un premio di 50.000 sterline. La sede del Mondiale è a Yanchep
(poco più a nord di Perth), con base nel Sun City Resort,
l'insediamento turistico di sua proprietà.
La sfida, è mossa
ufficialmente dal Royal Perth Yacht Club anche se il “Southern
Cross” corre con i colori ed ha come porto d'armamento lo “Yanchep Sun City Yacht Club”.
Alan Bond si ripresenta Newport con “Australia” (KA-5) (evoluzione del
precedente “Southern Cross”) progetto di Ben Lexcen (ex Bob Miller) e Johan
Valentijn timonato da Noel Robins.
|
France2 |
Accantonato il nuovo “France II” (F-2)
risultato troppo lento, il barone Marcel Bich affida il timone
del vecchio “France” (F1) a Pierre Deflor. Per sottostare alle
modifiche apportate alle regole di stazza la barca è dotata di una
nuova coperta in alluminio e d'un pozzetto totalmente stagno e auto
svuotante. Club sfidante lo "Yacht Club d'Hyéres". La selezione ad eliminazione diretta, al meglio delle sette regate, vede opposti: Australia/France (4-0) e Sverige/Gretel (4-3). Il match finale Australia/Sverige si conclude con un 4-0 a favore degli australiani. |
Sverige S-3 |
| Nazione | Yacht Club | Sindacato | Nome / n° | anno | Designer | Vele | Cantiere | Skipper | Afterguard |
| AUS |
Yanchep Sun City Y.C. |
America's Cup Challenge '77 Ltd. – Alan Bond |
Australia KA 5 |
1977 |
Ben Lexen / Johan Valentijn |
North Sails | Steve E. Ward | Noel Robins |
Andy Rose Mike Fletcher Jack Baxter Ken Judge John Bertrand |
|
Royal
Perth Yacht Club |
Gordon Ingate |
Gretel II KA 3 |
1970 | Alan Payne | Hood Sails |
W. H. Barnet |
Gordon Ingate |
Peter Cole Graham Newland |
|
| FRA |
Y.C. de Hyéres |
A.F.C.A. – Baron Marcel Bich |
France 1 F 1 |
1970 | André Mauric | Intervoile | Chantier AFCA | Marcel Bich | Brunò Troublé |
| SWE |
Royal Gothenburg Y.C. |
Sverige Syndacate - HM Carl XVI Gustave Bernadotte |
Sverige S 3 |
1977 | Pelle Peterson |
North Sails UK – Hakan & Jens |
Enoch & Elfstedt A.B. |
Pelle Peterson |
Gli americani varano due scafi. Per il "Maritime College at Ft. Schuyler Found",“Entreprise” (US-27), progetto Olin Stephens con al timone Lowell North. Messa a punto nelle acque di San Diego con l’ausilio di “Intrepid". Per il "Kings Point Fund", disegnato e timonato da Frederick E. "Ted" Hood, “Indipendence” (US-28). Gli allenamenti si svolgono a Newport utilizzando come sparring partner “Courageous”, al quale è stato radicalmente modificato il pozzetto.
Ted Turner, affermato timoniere di
classe Star proprietario di una squadra di baseball e di varie reti
televisive
commerciali, soprannominato "The Mouth" per il modo chiassoso
e il vocabolario sboccato, reduce della brutta figura patita
nell'edizione precedente con
“Mariner”, chiede l'utilizzo di “Courageous” per
partecipare da outsider alle selezioni. Imbarcato il suo equipaggio e con Gary Jobson
alla tattica sbaraglia gli avversari facendo, di quella che doveva
essere una sfida tra la East e la West Coast, un
suo personale trionfo.
Il Comitato di Coppa America del New York Yacht Club, costretto, affida a malincuore a Ted Turner la difesa della Coppa.
| Nazione | Yacht Club | Sindacato | Nome / n° | anno | Designer | Vele | Cantiere | Skipper | Afterguard |
| USA |
New York Y.C. |
Kings
point Fund – Alfred Lee Loomis |
Courageous US 26 |
1974 |
modifiche Ted Hood |
North Sails |
Minneford's Yacht Yard Inc. |
Ted Turner |
Gary Jobson Wiliam Jorch Robbie Doyle |
|
Maritime College at Ft. Schuyler Found. – George F. Jewett |
Enterprise US 27 |
1977 | Olin Stephens | North Sails |
Minneford's Yacht Yard Inc. |
Lowell North |
Malin Burnham Richard du Moulin John K. Marshall Halsey Herreshoff Jim Allsop |
||
|
Kings
point Fund – Alfred Lee Loomis |
Indipendence US 28 |
1977 | Frederick E. Hood | Hood Sails |
Minneford's Yacht Yard Inc. |
Frederick "Ted" Hood |
Donald McNamara Pierre S. du Pont Ross Anderson |
![]() |
![]() |
New York Yacht Club |
Royal perth Yacht Club
|
Primo match il 13 settembre. Turner, grazie ad un equipaggio
perfetto, controlla la regata portandola a termine con 1'48" di vantaggio.
Il 15, il Comitato annulla allo scadere del tempo limite con “Courageous”
piantato a cento metri dall'arrivo.
Il 16, Australia vince la partenza ma Turner, uscito dalla copertura, marca
stretto l’avversario, riesce nel sorpasso e taglia con 1'03" di vantaggio.
La storia si ripete il 17, Turner vince la partenza e controlla, 2'33"
all'arrivo.
Il 18, l’ultimo match, è la fotocopia dei tre precedenti. Distacco al termine,
2'25”.
Alla conferenza stampa di fine regata, Ted Turner ("Captain Outrageous"), si presenta alticcio, bottiglia di bourbon in mano e cappellino da ferroviere in testa.
![]() |
Ted Turner in conferenza stampa |
(© luglio 2006)
|
||||
| [top] |
|
|
|