Storia della Coppa America
dal 1970 al 1977

Newport


(dalla 21ª alla 23ª edizione)

In molti ci vogliono provare.

 

1970 - Si amplia il numero degli sfidanti.

Per la prima volta il NYYC accetta le sfide di più nazioni.
Alla lettera d'intenti presentata dal Royal Dorset Yacht Club nel 1968 seguono quelle di due sindacati australiani uno francese e uno greco, formato dai due non precisati armatori.

France F1
France F 1

Marcel Bich, il Barone magnate delle penne a sfera, propone la sua sfida per conto dell’AFCA (Association Française pour la Coupe de l'Amerique). Il progetto, in essere già dal 1966 con l'acquisto dei due 12-metri inglesi "Kurrewa" e "Sovereign" e il successivo noleggio a lungo termine di "Constellation", ingloba nel 1969 il "Chancegger", fatto costruire in Svizzera dal cantiere Egger su progetto Britton Chance che, per le note limitazioni sulla nazionalità, non può essere portato in regata.
 

Questa flotta imponente, di base a Hyère, poi trasferita a Trinité sur Mer, serve alla messa a punto del “France” (F-1) progetto di André Mauric costruito nel cantiere diretto dallo svizzero Herman Egger, aperto in territorio francese al sul confine svizzero di Ginevra.

Due sfide si materializzano, l'australiana di Sir Frank Packer per i colori del Royal Sydney Yacht Squadron con il 12m “Gretel II” (KA-3) timoniere Sir James Hardy (titolo conferito nel 1981 dalla regina Elisabetta II) e la francese del Barone Marcel Bich, con “France” (F-1) per i colori del "Cercle de la Voile de Paris" con al timone Louis Noverras e per secondi Marcel Bich e Pierre Delfour.
Gretel II, disegnato d’Alan Payne, è varato nel febbraio del 1970. Come sul "Constellation" la chiglia è separata dal timone manovrato da una doppia ruota. Una delle novità introdotte dalla barca australiana è l'albero, profilato con crocette pieghevoli sottovento posizionato molto arretrato, che consentendo l'utilizzo di un genoa di dimensioni maggiori.

Nazione Yacht Club Sindacato Nome / n° anno Designer Vele Cantiere Skipper Afterguard
AUS Royal Sydney
Yacht Squadron
Sir. Francis
Packer
Gretel II
KA 3
Feb
1970
Alan Payne Hood Loft W. H.
Barnet
James Hardy David Forbes
William Fesq
Martin Visser
FRA Cercle de la Voile
de Paris
Association
Francaise
pour la Coupe
de l'Amerique

Baron Marcel
Bich
France
F 1
1970 André Mauric   Herman Egger,
Chantier AFCA
Marcel Bich Louis Noverraz
Pierre Delfour
Eric Tabarly
Robin Fuger
Bernard Dunand

Gli americani dispongono per la loro selezione di “Intrepid” (US-22) modificato da Britton Chance e di due scafi nuovi, “Heritage” (US-23) progetto Charles Morgan e “Valiant” (US-24) di Olin Stephens.

Nazione Yacht Club Sindacato Nome / n° anno Designer Vele Cantiere Skipper Afterguard
USA New York
Y. C.
Intrepid
Syndacate

William J.
Strawbridge
Intrepid
US 22
1967 modifiche
Britton Chance
Hood Sails Minneford's Yacht
Yard Inc.
William P.
Ficker
Stephens Van Dyck
Peter Wilson
Royal DuBose Joslin
Heritage
Syndacate

Charles E.
Morgan
Heritage
US 23
1970 Charles Morgan Hood Sails Morgan Yacht,
Corporation
Charles Morgan Steve Colgate
Thomas R. Young
Peter Bowler
12 / US 24
Syndacate

Robert W.
McCullough
Valiant
US 24
May
1970
Olin Stephens Hood Sails Robert Dercktor
Shipyard
- Victor A. Romagna
Gerald Driscoll


Le scarse prestazioni di "Heritage" e "Valiant"  lasciano ad “Intrepid” il compito di difendere la Coppa dall'assalto di “Gretel II” che, con poca fatica, ha eliminato “France” (4-0).
Nell'ultima regata, il 28 agosto, Marcel Bich, deluso dal risultato sin qui acquisito dal suo equipaggio, prende comando e timone mantenendo solo Eric Tabarly nel suo ruolo di navigatore. Nonostante la nebbia il Comitato dà la partenza; Gretel prende facilmente la testa, sulla terza boa ha già un vantaggio superiore ai quattro minuti. Nell'ultimo lato la nebbia si infittisce, l'equipaggio francese non sente i segnali  e si perde. All'arrivo, "France" ha un ritardo di circa 45 minuti.

Il 15 settembre iniziano i match di Coppa America con barche che si equivalgono sia per attrezzatura che per equipaggio.

“Intrepid” vince il primo match, grazie a vari incidenti avuti da “Gretel” tra i quali iil recupero di un membro d'equipaggio caduto a mare. La protesta degli australiani per quanto avvenuto in partenza non è accolta dal Comitato di Giuria.
Giornata di riposo il 16 settembre.
Il 17 non sì regata per nebbia.
Il 18 la regata è annullata sul lato di lasco per nebbia e calo di vento.
Il 19 altra giornata di riposo.
Il 20, ritardo per assenza di vento; start alle 1400; protesta di "Intrepid" in partenza. Regata combattuta, "Gretel" taglia con un minuto di vantaggio ma, discussa la protesta, è squalificata. Malcontento e voglia di ritiro da parte australiana.
2 a 0 a favore di "Intrepid".
Terza regata il 22; “Intrepid” vince con un delta di 3'24".
Quarto match il 24; Jim Hardy, persa la partenza, riesce a non cadere nei rifiuti di “Entreprise” e al termine di una regata combattuta, taglia con meno di un minuto di vantaggio.
3 a 1 a favore degli americani.
Dopo una giornata di riposo e un rinvio per nebbia, domenica 27 la quinta prova. “Gretel II” conduce dal giro della prima boa alla seconda bolina quando, sul lato di poppa dopo un serrato duello di bordeggi, “Intrepid” supera e si porta all'arrivo con 1'10" sul rivale.
 

Intrepid / Gretel II (4 – 1)
Intrepid US22 Gretel II KA3
New York Yacht Club
“Intrepid”
Sloop Classe 12M
progetto: Olin J. Stephens II
modificato da Britton Chance 1970
N. velico: US-22
Cantiere: Minneford’s Yacht Yard Inc.
Vele: Ted Hood
varo: City Island - maggio 1967
LOA: 19,66 m; LWL: 14,75 m; beam: 3,66 m;
sail area: 164 m2
Costruzione: lega d'alluminio

“Intrepid Syndicate”
presidente: William “Bill” Stawbridge
Skipper: William “Bill” Stawbridge
Timoniere: William p. Ficker
Navigatore: Peter Wilson
Tattico: Stephen Van Dyck
Randa: Royal DuBose Joslin
Equipaggio: 11 elementi
Royal Sydney Yacht Squadron
“Gretel II”
Sloop Classe 12M
progetto: Alain Payne
N. velico: KA-3
Cantiere: William H. Barnett, pty, Ltd
Vele: Peter Cole
varo: Sidney- 12 febbraio 1970
LOA: 19,81 m; LWL: 14,05 m; beam: 3,39 m;
sail area: 187 m2
Costruzione: lega d'alluminio

“Australian America’s Cup Challenge”
presidente: Sir Franck packer
Skipper: James Hardy
Timoniere: David Forbes
Navigatore: William Fesq
Tattico: Martin Visser
Randa: John Bertrand
Equipaggio: 11 elementi

Alla sua seconda difesa, “Intrepid” mantiene salda la Coppa nella bacheca del NYYC

 

1974 - Il legno va in pensione.

La 18a edizione rivoluziona uno dei capisaldi della Coppa. Il Comitato di Giuria, fin qui composto da soci del New York Yacht Club, è sostituito da una Giuria Internazionale nominata dall'IYRU e affidata a Beppe Croce, carismatico presidente della Federazione Italiana Vela.

Il legno è abbandonato dai progettisti quando, sollecitato dalla Classe Internazionale 12 M S.I., il LLoyd's Register of Shipping, nel 1973, ammette l'alluminio quale materiale costruttivo per gli scafi.

Due sfide si materializzano. Una, del "Cercle de Voile de Paris" per il consorzio AFCA del Barone Marcel Bich che ripresenta il vecchio “France” (F-1) timonato da Jean Marie Le Guillot, e una per i colori del "Royal Perth Yacht Club" con il “Southern Cross” (KA-4).
Il nuovo scafo australiano progettato in lega d’alluminio da Ben Lexcen (Bob Miller) ha come armatore Alan Bond, chiassoso anticonformista imprenditore immobiliare di Perth, proprietario della fabbrica di birra “Swan Brewery”. Skipper dell'imbarcazione, Nöel Robins, con James Hardy al timone e John Cuneo in seconda.
Vincendo 4 a 0 gli australiani eliminano i francesi per la seconda volta consecutiva.

Nazione Yacht Club Sindacato Nome / n° anno Designer Vele Cantiere Skipper Afterguard
AUS Royal Perth
Y. C.
Dahold Investments
pty. Ltd.
-
Alan Bond
Southern Cross
KA 4
Jan
1974
Ben Lexcen
/
Johan Valentijn
Tasker
Sails
Halvorsen,
Morson
& Gowland
Noel Robin James Hardy
John Cuneo
Hugh Treharne
Warren Jones
Jack Baxter
FRA Cercle de la Voile
de Paris
AFCA

Baron Marcel
Bich
France
F 1
1970 André Mauric   Herman Egger,
Chantier AFCA
Jean Marie
le Guillou
Bigard

Quattro sindacati si contendono il titolo di defender. Due, con nuovi scafi in lega, il “Mariner” US-25, del "King's Point Fund" di Reynolds Du Pont, progetto Britton Chance con Ted Turner al timone e Dennis Conner (esordiente californiano ma, affermato timoniere nella classe Tempest) alla tattica, e il “Courageous” US-26 progetto Olin Stephens per il "Robert McCullough Syndicate" portato nei trials da Robert N. Bavier Jr. con Jack Sutphen alla tattica (sostituiti nelle regate di Coppa da Ted Hood e Dennis Conner); il "King's Point Fund" di George Hinman con il “Valiant” modificato da Britton Chance e Hinman Jr. al timone sostituito poi da Briggs Cunningham e infine “Intrepid” riproposto nelle sue linee originale dal “Seattle Sailing Foundation" e affidato ad un equipaggio della West Coast al comando di Gerry Driscoll.

1974 Conner_Turner
Conner e Turner a bordo del Mariner

Eliminati “Mariner” e “Valiant”, la finale sfidanti vede a confronto i due progetti Stephens. Sbarcato da Mariner Dennis Conner si accasa come tattico su Courageous al posto di Jack Sutphen al termine delle selezioni mentre Ted Hood subentra a Bavier nell’ultima regata della selezione sfidanti

Nazione Yacht Club Sindacato Nome / n° anno Designer Vele Cantiere Skipper Afterguard
USA New York
Y.C.
Seattle Sailing
Foundation

Eustace Vynne
Intrepid
US 22
1967 modifiche
Gerald Driscoll
Hood Sails Driscoll Custom
Boats
Gerry Driscoll Richard du Moulin
Bill Buchan
John Marshall
Andy Rodel
King's point
Fund

George Hinman
Valiant
US 24
1970 modifiche
Britton Chance
Hood Sails Robert E. Derecktor
Shipyard
Briggs
Cunningham
Graham Hall
William Jorch
King's point
Fund

George Hinman
Mariner
US 25
1974 Britton Chance Hood Sails Robert E. Derecktor
Shipyard
Ted Turner Dennis Conner
Martin Omeara
Richard du Moulin
Graham Hall
Robert McCullough
Syndacate

William
Strawbridge
Courageous
US 26
1974 Olin Stephens
/
David Pedrick
Hood Sails

North Sails
Minneford's
Yacht Yard Inc.
(*) Robert N.
Bavier, Jr.
(*) Jack Sutphen
Halsley Herreshoff
Olin Stephens
(*) Sostituiti nelle Regate di Coppa da Frederick "Ted" Hood e Dennis Conner

Le regate di spareggio si concludono il 2 settembre con l’affermazione di misura di “Courageous” con un risicato vantaggio di 1’27”. “Intrepid” conferma la fama di essere il miglior 12 M fin qui costruito.

Nei match di Coppa America, il timone di Courageous è affidato al velaio Ted Hood mentre la posizione di tattico e di timoniere di partenza è ricoperta da Dennis Conner.

Il primo match, il 10 settembre, è vinto dagli americani con 4'54" di vantaggio.
La seconda prova l'11; lo svantaggio di “Southern Cross” è limitato a 1'11".
Rinvii sino al 15.
Nel terzo match del 16, il delta è 5'27".
Con il distacco di 7'17" il 17 settembre, "Courageous" archivia la 20a edizione di Coppa America.

Courageous / Southern Cross (4 – 0)

Courageous US26 Southern Cross KA4
New York Yacht Club
“Courageous”
Sloop Classe 12M 
progetto: Olin Stephens & David Pedrick
N. velico US-26
Cantiere: Minneford’s Yacht Yard Inc.
Vele: Ted Hood
varo: City Island - giugno 1974
LOA: 19,94 m ; LWL: 13,72 m; beam: 3,73 m;
sail area: 166 m2

“Robert McCullough Syndicate”
Presidente: Robert McCullough
Skipper: Frederick Emmart ‘Ted ‘ Hood
Timoniere: Ted Hood / Dennis Conner
Navigatore: Halsey C. Herreshoff
Tattico: Dennis Conner / Olin Stephens / Jack Stutphen
Randa: Scott McCullough
Prua: John Edgcomb
Equipaggio: 11 elementi
Royal Perth Yacht Club
“Southern Cross”
Sloop Classe 12M
progetto: Bob Miller & Withworth
N. velico: KA-4
Cantiere: Halvorsen, Morson & Gowland
Vele: Tasker Australia
varo: Terrey Hills - 12 gennaio 1974
LOA: 20,45 m; LWL: 14,20 m; beam: 3,71 m;
sail area: 168 m2

“Dalhold Investments pty Ltd.”
Presidente: Alan Bond
Skipper: Noel Robins
Timoniere: James Hardy
Navigatore: Jack Baxter
Tattico: Hugh Treharne
Randa: John Bertrand 
Prua: Dick Sargeant
Equipaggio: 11 elementi
 

 In conferenza stampa Alan Bond annuncia la quinta sfida australiana e l’organizzazione della Coppa del Mondo per 12 M con in palio un premio di 50.000 sterline. La sede del Mondiale è a Yanchep (poco più a nord di Perth), con base nel Sun City Resort, l'insediamento turistico di sua proprietà.
La sfida, è mossa ufficialmente dal Royal Perth Yacht Club anche se il “Southern Cross” corre con i colori ed ha come porto d'armamento lo “Yanchep Sun City Yacht Club”.
 

1977 - "Courageous" di nuovo sulla breccia.

Alan Bond si ripresenta Newport con “Australia” (KA-5) (evoluzione del precedente “Southern Cross”) progetto di Ben Lexcen (ex Bob Miller) e Johan Valentijn timonato da Noel Robins.
Come nella passata edizione, la barca corre con i colori dello “Yanchep Sun City Yacht Club" che ha sede, si dice, in un vecchio container posto sulla spiaggia del Sun City Resort .
Un secondo sindacato australiano, per i colori del Royal Perth Yacht Club, ripropone, largamente rinnovato, “Gretel II”. Leader e timoniere del sindacato, Gordon Ingate.

France F2

France2
(in regata a Saint Tropez)

Accantonato il nuovo “France II” (F-2) risultato troppo lento, il barone Marcel Bich affida  il timone del vecchio “France” (F1) a Pierre Deflor. Per sottostare alle modifiche apportate alle regole di stazza la barca è dotata di una nuova coperta in alluminio e d'un pozzetto totalmente stagno e auto svuotante. Club sfidante lo "Yacht Club d'Hyéres".

Lo "Sverige Syndacate" finanziato dalla Volvo e supportato dal "Royal Gothenburg Yacht Club" porta per la prima volta gli svedesi in Coppa. Pelle Petterson, mito nazionale, argento nella classe Star alle Olimpiadi di Monaco '72, firma e timona “Sverige” (S-3).

La selezione ad eliminazione diretta, al meglio delle sette regate, vede opposti: Australia/France (4-0) e Sverige/Gretel (4-3).

Il match finale Australia/Sverige si conclude con un 4-0 a favore degli australiani.

Sverige S3

Sverige S-3

Nazione Yacht Club Sindacato Nome / n° anno Designer Vele Cantiere Skipper Afterguard
AUS Yanchep
Sun City
Y.C.
America's Cup
Challenge '77 Ltd.

Alan Bond
Australia
KA 5
1977 Ben Lexen
/
Johan Valentijn
North Sails Steve E. Ward Noel Robins Andy Rose
Mike Fletcher
Jack Baxter
Ken Judge
John Bertrand
Royal Perth
Yacht Club
Gordon Ingate Gretel II
KA 3
1970 Alan Payne Hood Sails W. H.
Barnet
Gordon Ingate Peter Cole
Graham Newland
FRA Y.C. de
Hyéres
A.F.C.A.

Baron Marcel
Bich
France 1
F 1
1970 André Mauric Intervoile Chantier AFCA Marcel Bich Brunò Troublé
SWE Royal Gothenburg
Y.C.
Sverige
Syndacate
-
HM Carl XVI
Gustave Bernadotte
Sverige
S 3
1977 Pelle Peterson North Sails UK
 –
Hakan & Jens
Enoch &
Elfstedt A.B.
Pelle Peterson  

Gli americani varano due scafi. Per il "Maritime College at Ft. Schuyler Found",“Entreprise” (US-27), progetto Olin Stephens con al timone Lowell North.  Messa a punto nelle acque di San Diego con l’ausilio di “Intrepid". Per il "Kings Point Fund", disegnato e timonato da Frederick E. "Ted" Hood, “Indipendence” (US-28). Gli allenamenti si svolgono a Newport utilizzando come sparring partner “Courageous”, al quale è stato radicalmente modificato il pozzetto.

Ted Turner, affermato timoniere di classe Star proprietario di una squadra di baseball e di varie reti televisive commerciali, soprannominato "The Mouth" per il modo chiassoso e il vocabolario sboccato, reduce della brutta figura patita nell'edizione precedente con “Mariner”, chiede l'utilizzo di “Courageous” per partecipare da outsider alle selezioni. Imbarcato il suo equipaggio e con Gary Jobson alla tattica sbaraglia gli avversari facendo, di quella che doveva essere una sfida tra la East e la West Coast, un suo personale trionfo.

Il Comitato di Coppa America del New York Yacht Club, costretto, affida a malincuore a Ted Turner la difesa della Coppa.

Nazione Yacht Club Sindacato Nome / n° anno Designer Vele Cantiere Skipper Afterguard
USA New York
Y.C.
Kings point
Fund

Alfred Lee Loomis
Courageous
US 26
1974 modifiche
Ted Hood
North Sails Minneford's
Yacht Yard Inc.
Ted Turner Gary Jobson
Wiliam Jorch
Robbie Doyle
Maritime College
at Ft. Schuyler
Found.

George F. Jewett
Enterprise
US 27
1977 Olin Stephens North Sails Minneford's
Yacht Yard Inc.
Lowell North Malin Burnham
Richard du Moulin
John K. Marshall
Halsey Herreshoff
Jim Allsop
Kings point
Fund

Alfred Lee Loomis
Indipendence
US 28
1977 Frederick E. Hood Hood Sails Minneford's
Yacht Yard Inc.
Frederick
"Ted" Hood
Donald McNamara
Pierre S. du Pont
Ross Anderson
Courageous / Australia (4 – 0)
Courageous US26 Australia K5
New York Yacht Club
“Courageous”
Sloop Classe 12M
progetto: Olin J. Stephens II
modificato da Ted Hood – 1976/77
N. velico: US-26
Cantiere: Minneford’s Yacht Yard Inc.
Vele: Lowel North
Varo: City Island - maggio 1974
LOA: 19,94 m; LWL: 13,72 m; beam: 3,73 m;
sail area: 166 m2
Costruzione: lega d'alluminio

Kings point Fund “Courageous Syndicate”
presidente: Alfred Lee Loomis
Skipper: Ted Turner
Timoniere: Ted Turner
Navigatore: Bill Jorch
Tattico: Garry Jobson
Randa: Robbie Doyle
Prua: John Edgcomb
Equipaggio: 11 elementi
Royal perth Yacht Club
“Australia”
Sloop Classe 12M
progetto: Bob Miller & Valentijn
N. velico: KA-5
Cantiere: Steve E. Ward & Brian Raley
Vele: Tasker Australia
Varo: Perth - febbraio 1977
LOA: 19,81 m; LWL: 13,72 m; beam: 3,71 m;
sail area: 168 m2
Costruzione: lega d'alluminio

“America’s Cup Challenge ’77 Ltd”
presidente: Alan Bond
Skipper: Noel Robins
Timoniere: Noel Robins
Navigatore: Jack Baxter
Tattico: Andy Rose
Randa: David Forbes
Prua: Scott Mc Allister
Equipaggio: 11 elementi

Primo match il 13 settembre. Turner, grazie ad un equipaggio perfetto, controlla la regata portandola a termine con 1'48" di vantaggio.
Il 15, il Comitato annulla allo scadere del tempo limite con “Courageous” piantato a cento metri dall'arrivo.
Il 16, Australia vince la partenza ma Turner, uscito dalla copertura, marca stretto l’avversario, riesce nel sorpasso e taglia con 1'03" di vantaggio.
La storia si ripete il 17, Turner vince la partenza e controlla, 2'33" all'arrivo.
Il 18, l’ultimo match, è la fotocopia dei tre precedenti. Distacco al termine, 2'25”.

Alla conferenza stampa di fine regata, Ted Turner ("Captain Outrageous"), si presenta alticcio, bottiglia di bourbon in mano e cappellino da ferroviere in testa.

1977 Press Conference
Ted Turner in conferenza stampa


(VII revisione © aprile 2011)
ricerche e testo a cura di Egidio Nocera © copyright Feb/Mar 2000

 

I protagonisti

Baron Marcel Bich

Nato a Torino il 29 luglio 1914, al termine della Prima Guerra Mondiale si trasferisce con i genitori a Parigi dove il padre Mario Bich, ingegnere civile, impianta una propria fabbrica di oggetti futuristi. L'impresa paterna fallisce quasi sul nascere. 
All'età di diciotto anni s'improvvisa venditore porta a porta di pile elettriche. Pochi anni dopo trova impiego in una delle maggiori industrie produttrici di inchiostri dove da lì a poco ne diventa il Direttore di produzione. Cittadino francese dal 1932, nel periodo bellico presta servizio in aeronautica.
 

Al termine della guerra acquista, con un suo amico Edouard Buffard, un capannone industriale dismesso dove produce parti di ricambio per penne stilografiche e collateralmente, inchiostri più affidabili di quelli utilizzati nei primi esemplari di penne a sfera prodotti negli Stati Uniti su licenza dell'ungherese Ladislao Biro. Acquistato il brevetto, nel 1950 immette sul mercato la penna a sfera usa e getta, la "Bic", il cui basso costo rende accessibile a tutti il nuovo strumento di scrittura. Il successo è immediato. Nel 1958, con l'acquisto della Waterman Pen Co. entra nel mercato americano. In poco tempo la sua "Bic" è la penna a sfera più venduta negli Stati Uniti.
Dopo la penna usa e getta, nel 1972 immette sul mercato mondiale gli accendini mono uso, seguiti ad inizi anni ottanta dai rasoi. Per la supremazia sul mercato mondiale questi due prodotti portano all'inevitabile scontro con l'americana Gillette.

Yachtman dilettante, nel 1967 lancia la sua prima sfida alla America's Cup (competizione fin qui disputata solo dagli anglosassoni e totalmente sconosciuta in Francia) che il New York Yacht Club non accetta in quanto già impegnato con gli  australiani di Gretel.
Bich per primo propone agli americani di far svolgere una selezione tra i challengers. La proposta è accetta nel 1970. La prima selezione tra sfidanti vede il suo "France" è sconfitto dal "Gretel II" di Sir Francis Packer; nell'ultimo match, con il Barone al timone, il 12 M si perde nelle nebbie di Newport; motivo di derisione per la stampa francese, che di questa Coppa non capisce ne il fine ne l'utilità dell'investimento.
Nel 1974 "France" esce battuto da un'altra barca australiana il "Southern Cross"  di Alan Bond. Nel '77  "France" deve arrendersi nuovamente, perde contro tutti e tre gli sfidanti, "Sverige", "Gretel II" e "Australia". Nella mini rivincita nel '80 "France III", elimina l'inglese "Lionheart" ma, in finale, è nuovamente eliminato da "Australia".
Dopo questa quarta sconfitta il Barone esce definitivamente dalla Coppa America.
Nel 1983 l'idea di Bich è concretizzata dalla casa francese "Louis Vuitton" con la sponsorizzazione della selezione sfidanti.
Marcel Bich muore all'età di ottant'anni il 30 maggio 1994.
Bich ha sempre seguito le regate, non sul suo tre alberi, il "Shenandoah" ma a bordo del "France" e spesso, timonandolo di persona.

Il 27 novembre 2004 il Comune di Torino pone una targa in corso Re Umberto 60 a ricordo del luogo di nascita del suo illustre concittadino.

 


(© luglio 2006)
ricerche e testo a cura di Egidio Nocera © copyright Feb/Mar 2000
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