Arriva la primavera e torna il “Capuzzoni”. Domenica 24 marzo 2024, si disputa al campo Curioni (sulle sponde dell’Idroscalo di Milano) il Memorial dedicato al minirugby e al ricordo di Massimiliano Capuzzoni, (altro…)
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Avete tra i 4 e 12 anni? Avete sempre sognato di correre a perdifiato inseguendo una palla ovale che rotola (male)? Siete pronti a mettervi alla prova con uno sport nobile, vero e istruttivo? Volete divertirvi, conoscere nuove amiche e nuovi amici? (altro…)
C’è chi il 6 Nazioni lo guarda in tv e chi lo gioca, a Milano. Sabato 2 marzo, all’Arena Civica “Gianni Brera”, va in scena la VII edizione del Trofeo Madunina, (altro…)
Sabato 24 Novembre il mini-rugby torna protagonista all’Arena Civica di Milano per la giornata dell’Orgoglio Dragone 2018 di Rugby Parco Sempione. (altro…)
Si può leggere sul sito del Rugby Sambuceto 2008 asd, “condivisa dalla pagina personale Facebook di Luca Vacca”. Sta facendo il giro dei social. E’ una “lettera aperta” ai genitori in cerca di uno sport da proporre ai figli: succede di solito in queste settimane, al rientro dalla vacanze, poco prima di tornare sui banchi di scuola. Sono parole che mettono in guardia contro i rischi che si fanno correre alle creature. Ma che si corrono, indirettamente, anche come mamme e papà. Rischi: è così. Pericoli veri. Il rugby è uno sport di contatto, e le vibrazioni del contatto vanno in profondità sotto la pelle. Molto in profondità. Dai oggi, dai domani. Allenamenti, partite, primi-secondi-terzi tempi. Hai voglia che contatti! Magari qualcuno si diverte pure, ma gli effetti del contatto si sentiranno per tutta la vita. Dunque, pensando alla salute dei piccoli, e un po’ anche a quella dei grandi, facciamo nostra la conclusione dell’accorato appello: liberi di suggerire ai vostri figli la palla ovale, o di assecondare la loro originale richiesta; ma poi non dite che non eravate state avvertiti… (e comunque complimenti all’autore. Viva il Sambuceto, che guarda caso come motto ha scelto una frase di Nelson Mandela: “Noi dobbiamo essere migliori, dobbiamo sorprenderli con la comprensione e la generosità”).
Non portate i vostri figli a giocare a Rugby!!! Pensateci bene prima di farlo. Potrebbe influenzare il loro futuro.
Nel mese di settembre molti genitori sono impegnati a trovare un’attività sportiva adatta alla crescita fisica ed educativa dei propri figli. Alcuni di loro hanno la strana idea di fargli provare il Rugby!!! Ma attenzione il Rugby può incidere fortemente sul futuro dei vostri figli!!! Se li portate al campo, non dovranno solo apprendere le logiche e le regole del gioco, ma si troveranno immersi in un mondo che potrebbe incidere sulle loro scelte e le loro abitudini future. Entreranno in contatto con una cultura che non sempre coincide con quanto richiesto dai comportamenti sociali che osserviamo quotidianamente in questo strano nuovo millennio. Tutti, dal presidente ai dirigenti, agli allenatori, cercheranno di insegnargli cose come il RISPETTO per gli avversari o il RISPETTO delle regole. Dovranno persino accettare le scelte dell’Arbitro e, cosa veramente particolare, non potranno fingere di aver subito un fallo, non potranno, furbescamente, buttarsi a terra cercando di ottenere una punizione a proprio favore.
Potrebbero anche imparare altre cose, come quella strana idea di SOSTENERE sempre i propri compagni, di AIUTARE i giocatori più deboli, di SALUTARE GLI AVVERSARI a fine partita e di festeggiare con loro, qualsiasi sia stato il risultato sul campo. Inoltre, questa strana cultura potrebbe anche influenzare le capacità relazionali del ragazzo. Infatti, nei campi di Rugby abbiamo l’assurda idea di voler insegnare che NON SI PUÒ VINCERE DA SOLI ma che si deve LAVORARE INSIEME, che è fondamentale COLLABORARE per raggiungere l’obiettivo, che TUTTI I RUOLI SONO IMPORTANTI e che non importa chi realizza la meta, ma che il risultato arriva grazie al lavoro e alla fatica di tutti. E poi tutte quelle altre strane convinzioni come quella di non lamentarsi a ogni piccolo infortunio, ma di continuare a giocare perché gli altri hanno bisogno di te, di imparare a cadere e a rialzarsi subito, di combattere le proprie paure e di superarle senza nascondersi dietro scuse o giustificazioni.
Bisogna stare attenti. Con queste strane idee, come potranno affrontare la vita i ragazzi? Perché se guardiamo il mondo reale, fuori dal campo, è facile chiedersi se valga la pena che i ragazzi imparino tutto questo. In una società, come quella attuale, dove chi non rispetta le regole si arricchisce più facilmente. Dove l’avversario diventa nemico e bisogna umiliarlo, distruggerlo, sputtanarlo, eliminarlo. Dove neppure le istituzioni rispettano sempre il loro ruolo sociale. Dove l’etica è un termine senza significato. Dove i furbi primeggiano e comandano. Egoismo, arrivismo ed interessi personali sono i motori della nostra società. Per questo motivo è naturale porsi alcune semplici domande: “Ma oggi, serve veramente saper lavorare in sintonia con gli altri?”; “Il rispetto ha senso?”; “Il sostegno e la solidarietà sono davvero importanti? O forse sono deleteri?”.
Magari è meglio che i ragazzi imparino altro. L’autodifesa o l’uso di armi automatiche, la furbizia e le arti dell’inganno. Il dubbio per i genitori è enorme ed è da considerarsi persino naturale!!! Quindi, se state cercando uno sport adato ai vostri figli valutate bene ogni cosa!!!! Dovete scegliere con attenzione e pensare soprattutto al loro futuro, e anche al futuro di tutti noi. Ma forse il Rugby è lo sport giusto, e per questo motivo NOI VI ASPETTIAMO COMUNQUE AL CAMPO, ci crediamo e pensiamo che tutto ciò che facciamo sia utile per i ragazzi e per la società in cui viviamo. Forse inseguiamo solo uno stupido sogno, ma andiamo avanti sempre e comunque. E’ quello che ci hanno insegnato. MA VOI, FATE PURE LA SCELTA CHE VOLETE… PERÒ POI, QUALUNQUE ESSA SIA, NON DITE CHE NON ERAVATE STATI AVVISATI!!!
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I solchi sono due. Lunghi e paralleli, color rosso fiamma, proprio sopra il ginocchio (che peraltro è color verde prato, dopo la centesima scivolata sull’erba del centro Geremia di Padova). Si intonano anche bene con la maglia biancorossa dell’Under 8 del Rugby Milano, ma non tutti la pensano allo stesso modo. (altro…)
Una domenica da capitale del rugby: il 2 aprile i rugbisti in erba di mezza Italia si ritroveranno a Milano per disputarsi il Memorial Capuzzoni, giunto ormai alla XXII edizione e ancora una volta affiancato dal Trofeo dedicato a Luciano Bagnoli (X edizione). Un migliaio di bambini dai 5 ai 12 anni, provenienti da tutta Italia, in rappresentanza di 18 società, impegnati a correre dietro la palla ovale e a lottare fino all’ultima meta sulle rive dell’Idroscalo (altro…)
Topolino non gioca più a rugby. Ma il Torneo più celebre (e ambito) per i minirugbisti non chiuderà, con buona pace di società, bambini e genitori che già paventavano una primavera orfana dell’ormai tradizionale gita in Veneto. La conferma arriva a MondOvale direttamente dal Benetton Treviso e dal deus ex machina del Torneo, Giovanni Grespan. (altro…)
La squadra di piccoli rugbisti (under 8) vince l’ambitissimo Trofeo Topolino. E l’allenatore scrive una lettera, toccante e persino commovente, per raccontare l’impresa. A chi? Ai suoi piccoli campioni, ai loro genitori, ma anche a se stesso, per fermare questo momento, per assaporarlo meglio. Ma è una lettera che racconta a noi tutti una bella storia di amicizia, di buoni sentimenti, di coraggio e perseveranza, di sana competizione, ma anche di generosità e altruismo. Una storia che spiega – meglio di tanti trattati – valori e spirito di questo gioco così intenso, così complesso, così unico. (altro…)
Da Segrate a Lambrate, il minirugby si prende Milano. Il nuovissimo centro sportivo dell’Asr Milano, il G.B. Curioni, inaugurato lo scorso 13 giugno 2015, e il mitico Saini ospiteranno il prossimo 25 ottobre 2015 il XXI Memorial Massimiliano Capuzzoni. Il torneo, dedicato anche a Luciano Bagnoli (IX edizione), raddoppia così le sue location e amplia i numeri dei suoi partecipanti. (altro…)
Italians di Beppe Severgnini
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