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Brissago

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Brissago

Citazioni su Brissago.

  • A Brissago, da questa pianta si fanno i noti, sottili sigari, lunghi, di colore scuro, con infilata una paglia, i forti Virginia svizzeri, e il tabacco sembra essere tornato nella sua mitica terra. Poiché Brissago – e il paragone non sembri esagerato – è un Paradiso Terrestre. [...] Da tempo non è più il modesto villaggio di pescatori come doveva essere stato prima che sorgessero le due grandi fabbriche che danno lavoro a parecchie centinaia di sigaraie. (Joseph Victor Widmann)
  • A Brissago, sulla terrazza della chiesa ambrosiana, i vecchioni s'abbrustoliscono come gattacci al camino, al piè dei cipressi secolari: e questo è un sole di novembre, che vede la montagna prendere un colore di pelame fulvo: dal basso – dove si prolunga l'estate a dicembre – si potrebbe dire che il monte diventa nero. (Alexandre Cingria)
  • Nelle ore più meste della vita penso al Lago Maggiore, a Brissago, alle ragazze nipoti del parroco, al vecchio che stava vicino agli ultimi scalini della tua casa; [...] ma soprattutto non cesso mai di figurarmi la gioja di quelle buone donne che dalla spiaggia o dal muricciuolo della chiesa stanno alla sera mirando ansiose il passaggio del Vapore, e ciascuna d'esse febbrilmente agitata al suono della campana che accenna lo sbarco dei passeggeri, spera di veder scendere e poter abbracciare lo sposo, il figlio od il fratello. (Gaspero Barbera)
  • Ora era certo che eravamo in Svizzera. C'erano molte case tra gli alberi dietro la riva e un po' discosto dalla riva c'era un villaggio con le case di pietra, qualche villa sulla collina e una chiesa. Guardavo la strada che rasentava la riva per vedere se c'erano guardie ma non ne vidi. La strada ora era vicinissima al lago e vidi un soldato uscire da un caffè sulla strada. [...] Eravamo di fronte alla riva del villaggio.
    «Dobbiamo essere molto dentro il confine» dissi.
    «Dobbiamo essere sicuri, caro. Bisogna che non ci riportino alla frontiera.»
    «La frontiera è molto lontana. Credo che questa sia la città di dogana. Sono quasi sicuro che è Brissago.» [...] Era un villaggio simpatico. C'erano molte barche da pesca lungo la banchina e reti stese sui rastrellieri. Cadeva una bella pioggia di novembre, ma c'era un'aria allegra e pulita anche con la pioggia. (Ernest Hemingway)
  • Sulla destra sponda del Verbano, presso al confine dello Stato d'Italia, siede Brissago, grossa terra ticinese, a piè d'un colle cui guarda amico l'occhio del sole.
    Situato in un tranquillo seno del lago, protetto alle spalle da alti monti, questo paese, come altri della Svizzera, fruì da tempi immemorabili di imperturbata indipendenza. (Giuseppe Curti)
  • Un anno dopo, finalmente, mi è capitato di poter attraversare il lago per andare a Brissago. Avevo cinque anni scarsi. Ero emozionato come un grillo in primavera. Quando a dottrina il parroco di Pino ci parlava di Adamo ed Eva, del Paradiso terrestre con tutto quel ben di Dio... io pensavo alla Svizzera, anzi, al Canton Ticino: là, nell'eden elvetico, stavano gli eletti, qua da noi i peccatori... nel castigo eterno!
    Mia madre è stata molto cauta nel darmi la notizia del prossimo viaggio nella Terra promessa: "Forse... fra qualche giorno..." diceva buttandola là, "se rimettono in servizio il battello... andiamo a Brissago dagli zii... forse...". (Dario Fo)
  • Vado a prendere posto a prua. La mamma mi viene appresso e mi dice: "Me car teston... ti devo dare una notizia non tanto bella".
    "Quale notizia?" chiedo io senza staccare gli occhi dalla costa svizzera che viene avanti a gran velocità.
    "I tetti di Brissago," continua mia madre, "non sono più di cioccolato."
    "Cosaaa?!" sbotto io disperato." [...] All'imbarcadero di Brissago ci erano venuti incontro la zia Maria, che non avevo mai visto, lo zio Iginio Repetti, le due cugine. Ero fuori dai gangheri che non li ho manco degnati di uno sguardo, nemmeno un ciao. "Che gli è successo?" ha chiesto preoccupata la zia Maria. La mamma ha fatto cenno di soprassedere: "Una tragedia. Vi spiegherò poi," ha soffiato sottovoce.
    Sulla via di casa, siamo passati di fronte a una pasticceria: in vetrina erano esposti cumuli di stecche di cioccolato. (Dario Fo)

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