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Zincovoltaite

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Zincovoltaite
Classificazione Strunz (ed. 10)7.CC.25[1]
Formula chimicaK2Zn5Fe3+3Al(SO4)12 • 18H2O[2]
Proprietà cristallografiche
Sistema cristallinocubico[3]
Parametri di cellaa = 27,18(1) Å, V = 20 079,29 ų, Z = 16[4]
Gruppo puntuale4/m 3 2/m[5]
Gruppo spazialeFd3c (nº 228)[3]
Proprietà fisiche
Densità misurata2,765[4] g/cm³
Densità calcolata2,767[4] g/cm³
Durezza (Mohs)3[5]
Fratturaconcoide[6]
Coloreverde-olio, nero-verde[4]
Lucentezzaresinosa, grassa[4]
Opacitàda trasparente a traslucido[5]
Striscioverde-grigio[3]
Diffusionerara
Si invita a seguire lo schema di Modello di voce – Minerale

La zincovoltaite (simbolo IMA: Zvlt[7]) è un raro minerale del gruppo della voltaite; appartiene alla famiglia dei "solfati, cromati, molibdati e tungstati" e possiede composizione K2Zn5Fe3+3Al(SO4)12 • 18H2O.[2]

Etimologia e storia

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La zincovoltaite prende il proprio nome per via del suo contenuto di zinco e per la sua relazione con la voltaite (che a sua volta è stata intitolata all'inventore della pila, Alessandro Volta).[4]

Classificazione

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La classica 9ª edizione della sistematica minerale di Strunz, che è stata aggiornata l'ultima volta dall'Associazione Mineralogica Internazionale (IMA) nel 2009,[8] elenca la zincovoltaite nella classe "7. Solfati (selenati, tellurati, cromati, molibdati, tungstati)" e da lì nella sottoclasse "7.C Solfati (selenati, etc.) senza anioni aggiuntivi, con H2O"; questa è ulteriormente suddivisa in base alla dimensione dei cationi coinvolti, in modo che il minerale possa essere trovato nella suddivisione "7.CC Con cationi di media e grande dimensione" in base alla sua composizione, dove forma il sistema nº 7.CC.25 con monsmedite, pertlikite e voltaite.[9]

Tale classificazione viene mantenuta invariata anche nell'edizione successiva, proseguita dal database "mindat.org" e chiamata Classificazione Strunz-mindat, nella quale i membri del sistema 7.CC.25 cambiano leggermente: voltaite, magnesiovoltaite, pertlikite e ammoniomagnesiovoltaite.[1]

Nella Sistematica dei lapis (Lapis-Systematik) di Stefan Weiß è stato assegnato il sistema e il minerale nº VI/C.14-50. In questa Sistematica ciò corrisponde alla classe dei "fosfati, arseniati e vanadati" e lì alla sottoclasse dei "solfati acquosi senza anioni estranei" dove la zincovoltaite, insieme ad alum-(K), alum-(Na), ammoniomagnesiovoltaite, lanmuchangite, lonecreekite, pertlikite e voltaite, forma il "gruppo dell'allume" con il sistema nº VI/C.14.[10]

La classificazione dei minerali secondo Dana, che viene utilizzata principalmente nel mondo anglosassone, classifica la zincovoltaite nella classe dei "solfati, cromati e molibdati" e lì nella sottoclasse degli "acidi idrati e solfati". Qui forma il sistema nº 29.09.01 con pertlikite e voltaite, che si trovano all'interno della suddivisione degli "acidi e solfati acquosi con varie formule".[11]

Abito cristallino

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La zincovoltaite cristallizza nel sistema cubico nel gruppo spaziale Fd3c (gruppo nº 228) con la costante di reticolo a = 27,18(1) Å, oltre ad avere 16 unità di formula per cella unitaria.[4]

Origine e giacitura

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La zincovoltaite è stata trovata nella zona di ossidazione di un giacimento di solfuro di zinco–piomboferro, formatosi in un clima arido; la paragenesi è con gesso, melanterite, pirite, quarzo e römerite.[6]

Il minerale è piuttosto raro ed è stato trovato solo nella sua località tipo, la miniera di "Xitieshan" (37.32944°N 95.5675°E) nella prefettura autonoma mongola e tibetana di Haixi (Cina);[12] nella miniera di "Szent Imre" (contea di Heves, Ungheria); nella miniera "Blue Lizard" nella contea di San Juan (Utah, Stati Uniti).[13]

Forma in cui si presenta in natura

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La zincovoltaite forma aggregati granulari e venature irregolari di dimensioni fino a 2 mm.[6] Il minerale è da trasparente a traslucido con lucentezza resinosa o grassa; il colore è verde-olio o nero-verde, mentre il colore del suo striscio è verde-grigio.[4]

  1. ^ a b (EN) Strunz-Mindat (2025) Classification - With medium-sized and large cations, su mindat.org, Hudson Institute of Mineralogy. URL consultato il 26 luglio 2025.
  2. ^ a b (EN) Malcolm Back et al, The New IMA List of Minerals – A Work in Progress – Updated: May 2025 (PDF), su cnmnc.units.it, IMA/CNMNC, Marco Pasero, maggio 2025. URL consultato il 26 luglio 2025 (archiviato dall'url originale l'11 giugno 2025).
  3. ^ a b c (DE) Zincovoltait (Zincovoltaite), su mineralienatlas.de. URL consultato il 26 luglio 2025.
  4. ^ a b c d e f g h (EN) Zincovoltaite, su mindat.org, Hudson Institute of Mineralogy. URL consultato il 26 luglio 2025.
  5. ^ a b c (EN) Zincovoltaite Mineral Data, su webmineral.com, David Barthelmy. URL consultato il 26 luglio 2025.
  6. ^ a b c (EN) Zincovoltaite (PDF), su handbookofmineralogy.org, Mineralogical Society of America. URL consultato il 26 luglio 2025.
  7. ^ (EN) Laurence N. Warr, IMA–CNMNC approved mineral symbols (PDF), in Mineralogical Magazine, vol. 85, 2021, pp. 291-320, DOI:10.1180/mgm.2021.43. URL consultato il 26 luglio 2025 (archiviato dall'url originale il 9 febbraio 2025).
  8. ^ (EN) Ernest Henry Nickel e Monte C. Nichols, IMA/CNMNC List of Minerals 2009 (PDF), su cnmnc.units.it, IMA/CNMNC, gennaio 2009. URL consultato il 26 luglio 2025 (archiviato dall'url originale il 29 luglio 2024).
  9. ^ (EN) Nickel-Strunz Sulfates ClassificationMineral Data, su webmineral.com, David Barthelmy. URL consultato il 26 luglio 2025.
  10. ^ (DE) Lapis-Systematik - VI SULFATE, CHROMATE, MOLYBDATE UND WOLFRAMATE - VI/C Wasserhaltige Sulfate, ohne fremde Anionen, su mineralienatlas.de. URL consultato il 26 luglio 2025.
  11. ^ (EN) Dana Classification 8th edition - Miscellaneous, su mindat.org, Hudson Institute of Mineralogy. URL consultato il 26 luglio 2025.
  12. ^ (EN) Xitieshan Mine, Xitieshan, Da Qaidam (Dachaidan Co.), Haixi Mongol and Tibetan Autonomous Prefecture, Qinghai, China, su mindat.org, Hudson Institute of Mineralogy. URL consultato il 26 luglio 2025.
  13. ^ (EN) Localities for Zincovoltaite, su mindat.org, Hudson Institute of Mineralogy. URL consultato il 26 luglio 2025.

Collegamenti esterni

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