XM24
L'XM24, è stato un centro sociale occupato di Bologna attivo dal 2002 al 2019.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Xm24 nasce a Bologna nel 2002, raccogliendo una pluralità di individui e collettivi negli spazi dell’ex mercato ortofrutticolo di via Fioravanti, 24 nel quartiere Bolognina.
Il centro diviene un luogo di produzione culturale; tra i tanti progetti: la Ciclofficina Ampioraggio, l'associazione Critical Garden, le gallerie d'arte Da Marisa e Wernice, il laboratorio musicale Frigotecniche, il collettivo per il diritto alla casa e le occupazioni Habit-Azione, il progetto di controinformazione InfoShoCK[1]. Inoltre ospita al suo interno il mercatino biologico, la banca del tempo, il collettivo femminista Oltre lo specchio, il sound system Onde bastarde, la palestra Palestrina libera, l'Osservatorio America Latina, la camera oscura Reflecsa, il collettivo di recupero alimentare Robin Food, la Libera Università Contropiani e ancora corsi di lingue, cinematografo, Internet Point.
Dal 2007, in seguito allo sgombero del Livello 57, ospita il Laboratorio Antiproibizionista Bologna - Lab57, che per primo in Italia aveva iniziato ad occuparsi di riduzione del danno, con campagne di sensibilizzazione e informazione sull'uso e consumo di droghe e allestendo zone chill out all'interno dello spazio durante eventi quali serate e free party[2].
Nel 2013 viene firmata una convenzione col comune di tre anni che però non viene rinnovata nel 2017[3].
Nel 2016, lo street artist Blu cancella le sue opere sui muri di Bologna in disaccordo con una mostra privata realizzata in città sulle sue opere, tra queste la facciata di XM24 che l'artista aveva dipinto nel 2013[4].
Il 6 agosto 2019, il centro sociale viene sgomberato dalle forze dell'ordine[5]. Una nuova occupazione nel novembre del 2019 nell'ex Caserma Sani in via Ferrarese viene sgomberata nel gennaio 2020[6].
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Lo spazio pubblico autogestito XM24, su bibliotecasalaborsa.it, 25 settembre 2019. URL consultato il 2 settembre 2025.
- ^ Il Lab57 è ancora l’avanguardia dell’antiproibizionismo a Bologna, su zero.eu. URL consultato il 2 settembre 2025.
- ^ Xm24, la storia del centro sociale della Bolognina, su la Repubblica, 6 agosto 2019. URL consultato il 2 settembre 2025.
- ^ Dominella Trunfio, Blu cancella i suoi murales per dire no alla street art privatizzata, su greenMe, 14 marzo 2016. URL consultato il 2 settembre 2025.
- ^ Bologna, sgombero per Xm24. C'è l'accordo col Comune: nuova sede in autunno, su la Repubblica, 6 agosto 2019. URL consultato il 2 settembre 2025.
- ^ Bologna, la polizia sgombera all'alba Xm24, su la Repubblica, 16 gennaio 2020. URL consultato il 2 settembre 2025.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Serafino D'Onofrio, Valerio Monteventi, Berretta rossa. Storie di Bologna attraverso i centri sociali, Bologna, Pendragon, 2011, pp. 119-133