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Unione Sportiva Salernitana 1944

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Unione Sportiva Salernitana
Stagione 1944
Sport calcio
SquadraSalernitana
AllenatoreItalia (bandiera) Antonio Valese (andata)
Italia (bandiera) Carmine Milite (ritorno)
PresidenteItalia (bandiera) Felice Del Galdo
Coppa della Liberazione1º posto
StadioCampo di Piazza d'Armi
Si invita a seguire il modello di voce

Questa voce raccoglie le informazioni riguardanti la Salernitana nelle competizioni ufficiali della stagione 1944.[1]

Superata la fase più dura del conflitto bellico, durante il quale Salerno conosce la tristezza di dover contare più di 400 vittime innocenti, ma anche l'onore di essere Capitale d'Italia per cinque mesi,gli organi federali, non essendoci le condizioni per un'immediata ripresa dei campionati su scala nazionale, decidono di organizzare tornei regionali. In Campania si disputa la Coppa Liberazione, che vede al via venti squadre divise in quattro gironi. La Salernitana, che nel frattempo ha assunto la denominazione di Unione Sportiva Salernitana, lasciando l'appellativo fascista alla triste memoria dei libri di storia, ed ha adottato definitivamente il colore granata sulle divise di gioco, è allenata nella prima fase da Carmine Milite, in campo anche come giocatore e vince il suo girone con un punto di vantaggio sulla Cavese,conquistando cosi l'accesso al Girone Finale. Quando ad ottobre ha inizio la seconda fase in panchina c'è Antonio Valese ed in campo Vincenzo Margiotta,straordinari protagonisti di una squadra che viaggiando come uno schiacciasassi si aggiudica la Coppa Liberazione. Indisponibile l’ex stadio Littorio, adibito a deposito militare alleato, la Salernitana ottiene dalle autorità militari la disponibilità del vecchio campo di Piazza d’Armi. I calciatori sono quasi tutti di Salerno e provincia. La Salernitana si aggiudica il torneo, arrivando al primo posto nel girone finale con un punto di vantaggio sulla Torrese, umiliata con un pesantissimo 8-0 nella gara di ritorno giocata a Salerno, che risulta il successo più largo nella storia dei granata. Ma non è l'unico evento saliente ascrivibile a questa gara, giocata il 10 dicembre 1944, penultima partita del torneo: contro gli oplontini, infatti, la Salernitana sfoggia una fiammante maglia granata. Il colore, che casualmente richiama la divisa indossata nelle stagioni 1927/28 e 1928/29, non verrà mai più abbandonato. Ma se nel caso precedente la scelta cromatica era stata ben ponderata, poiché mutuata dai colori sociali del Campania Foot-Ball, dalla cui fusione con la FBC Libertas era stata rifondata la società, questa volta si trattò di un evento puramente fortuito e casuale. L'allenatore Carmine Milite si era procurato venti maglie di lana indossate dai soldati americani e destinati al mercato di Resina, l’attuale Ercolano. Il loro colore era un improponibile beige. Opportunamente lavate con un colorante rosso per tessuti acquistato in una bottega del centro storico, le maglie assunsero la tonalità che conosciamo attualmente della divisa salernitana. La schiacciante affermazione riportata contro i torresi con la nuova maglia, fu considerato un buon auspicio perciò si decise di non abbandonare mai più questo colore.

Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni

Organigramma societario

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Area direttiva

  • Presidente: Italia (bandiera) Felice Del Galdo

Area tecnica

N. Ruolo Calciatore
Italia (bandiera) P Ciro Gentile
Italia (bandiera) P Armando Marino
Italia (bandiera) P Gabriele Tramontano
Italia (bandiera) C Raffaele D'Errico
Italia (bandiera) C Carmine Iacovazzo
Italia (bandiera) C Giulio Milite
Italia (bandiera) C Gerardo Naddeo
Italia (bandiera) C Antonio Valese
Italia (bandiera) C Mario Saracino
N. Ruolo Calciatore
Italia (bandiera) C Arturo Scariati
Italia (bandiera) C Vincenzo Voccia
Italia (bandiera) A Amelio Gambini
Italia (bandiera) A Giuseppe Jemma
Italia (bandiera) A Vincenzo Margiotta
Italia (bandiera) A Alfredo Martuscelli
Italia (bandiera) A Matteo Meo
Italia (bandiera) A Elio Onorato
Italia (bandiera) A Vincenzo Volpe

Calciomercato

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Acquisti
R. Nome da Modalità
definitivo
Cessioni
R. Nome a Modalità
definitivo
  1. ^ Dati tratti da Calvelli, Lucibelli, Schettino, pag. 166
  • Corriere dello Sport, quotidiano sportivo consultabile presso l'Emeroteca del CONI
  • Chrystian Calvelli, Giuseppe Lucibelli; Raffaele Schettino, Savoia storia e leggenda dall'Oncino al Giraud, Gragnano, Stampa Democratica '95, dicembre 2000.

Collegamenti esterni

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