Terrore dallo spazio profondo
Terrore dallo spazio profondo (Invasion of the Body Snatchers) è un film del 1978 diretto da Philip Kaufman, remake del classico del 1956 L'invasione degli ultracorpi, tratto dall'omonimo romanzo del 1954 dello scrittore Jack Finney.
Trama
[modifica | modifica wikitesto]Nelle immensità dello spazio profondo una forma di vita aliena abbandona il proprio pianeta morente e attraverso il vento solare raggiunge la Terra atterrando a San Francisco. Sulla Terra le spore aliene si sviluppano assumendo la forma di piccoli fiori rosa che, si scoprirà poi, si trasformano in grandi baccelli contenenti la forma di vita aliena. Elizabeth Driscoll, una dipendente presso il dipartimento sanitario di San Francisco, è una delle numerose persone che portano i fiori alieni in casa. Il mattino seguente Geoffrey Howell, il partner di Elizabeth, inizia inspiegabilmente a comportarsi in modo molto strano e distaccato e la donna si convince che non sia più la stessa persona. L'ispettore sanitario Matthew Bennell le consiglia di farsi visitare dallo psichiatra David Kibner, che sta tenendo una presentazione di un suo nuovo libro. Mentre Elizabeth e Matthew si recano in macchina alla presentazione, un uomo isterico li ferma saltando sul parabrezza, avvisandoli di un imminente pericolo. L'uomo è in fuga da un gruppo di persone urlanti che lo inseguono. Quando Matthew e Elizabeth proseguono per cercare di capire che stia succedendo, scoprono l'uomo ormai steso a terra senza vita, circondato da una folla inespressiva.
Giunta alla libreria, Elizabeth chiede aiuto a Kibner riguardo Geoffrey, ma egli esprime il giudizio che lei stia solo credendo che Geoffrey si comporti diversamente come scusa per interrompere la loro relazione. Nel frattempo Jack Bellicec, un aspirante scrittore e amico di Matthew, lo richiama quando nelle piscine di fango che possiedono lui e sua moglie Nancy viene trovato un misterioso corpo deforme che per certi versi gli somiglia. Matthew si reca da Elizabeth per metterla in guardia, ma quando arriva a casa sua scopre una creatura quasi identica a lei nella camera da letto. Matthew riesce a mettere in salvo Elizabeth, mentre la copia sparisce prima dell'arrivo della polizia. Anche la copia di Jack è scomparsa.
Matthew si rende conto che ciò che sta avvenendo è di origine extraterrestre. Matthew contatta diverse agenzie statali e federali, ma tutti gli dicono di non preoccuparsi. In seguito tutte le persone che si sono rivolte a lui dicendo che i loro cari si comportano in modo strano si tramutano pure loro in copie aliene. Di notte, nel sonno, Matthew e i suoi amici vengono quasi clonati da baccelli alieni mentre dormono. Matthew chiama la polizia e Washington, ma non riceve aiuto e si accorge con orrore che i riceventi gli rispondono chiamandolo per nome. Matthew distrugge con un'ascia il proprio clone umanoide in formazione dal baccello prima di fuggire con gli altri. Gli ultracorpi, esseri alieni che clonano gli umani nel sonno uccidendoli lentamente sino a ridurli un involucro vuoto, si mettono all'inseguimento del gruppo di Matthew. I protagonisti ben presto scoprono che gli ultracorpi emettono un urlo stridulo quando scoprono un umano in mezzo a loro.
Jack e Nancy creano un diversivo per permettere a Matthew ed Elizabeth di scappare, ma è inutile: gli ultracorpi vagano ormai per tutta San Francisco e sono alla loro ricerca. Al dipartimento sanitario Matthew ed Elizabeth vengono contrastati da un gruppo di ultracorpi, tra questi Jack e Kibner, il quale era sempre stato una copia. I due raccontano che la loro specie sta invadendo la Terra per sopravvivere e allo stesso tempo liberare la razza umana dalle emozioni, donandogli così una pace libera da passioni e conflitti. Gli ultracorpi tentano di addormentare la coppia iniettando loro del sedativo ma, avendo già preso una forte dose di metanfetamina, Matthew ed Elizabeth restano svegli e riescono a scappare dopo avere ucciso l'ultracorpo di Jack e rinchiuso quello di Kibner in una cella frigorifera.
Sulla scalinata del palazzo i due incontrano Nancy, la quale dice loro che lei si è salvata fingendosi inespressiva come gli invasori alieni. I due seguono l'esempio di Nancy ma purtroppo vengono scoperti dagli alieni quando Elizabeth urla spaventata dalla vista di un cane mutante con la testa umana. Riescono tuttavia a sfuggire separandosi da Nancy, scoprendo in seguito un'enorme fabbrica presso il pontile dove gli ultracorpi stanno producendo centinaia di baccelli. Dopo avere dichiarato il suo amore a Elizabeth, Matthew ode Amazing Grace ed esce per capire da dove provenga la musica, scoprendo una nave cargo con la quale pensa di poter fuggire, ben presto scoprendo però che contiene centinaia di baccelli.
Matthew rientra nel nascondiglio e vede che Elizabeth si è addormentata e, quando prova a svegliarla, scopre che è ormai stata clonata, collassando e sfaldandosi tra le sue braccia. Improvvisamente compare l'ultracorpo di Elizabeth che lo invita ad accettare il processo di clonazione, assicurandogli che è indolore. Disperato, in fuga e senza più compagni, Matthew compie un gesto di ribellione incendiando la fabbrica di baccelli uccidendo così centinaia di ultracorpi non ancora sviluppati, per poi nascondersi sotto il pontile, dove sente gli ultracorpi che lo stanno cercando. Il mattino seguente Matthew osserva decine di adulti e bambini che trasportano gli ultracorpi in un teatro per essere clonati. Quando si reca in ufficio scorge l'ultracorpo di Elizabeth che ormai non gli presta più attenzione.
Nel finale, mentre Matthew cammina nella piazza deserta davanti al municipio, gli si fa incontro Nancy, riuscita a sfuggire alla clonazione, che lo chiama per nome. Per tutta risposta Matthew le punta l'indice addosso mentre spalanca la bocca emettendo un urlo stridulo: Nancy comprende che anche Matthew è diventato un ultracorpo e grida disperata.
Produzione
[modifica | modifica wikitesto]Il regista Philip Kaufman era da sempre un fan del film del 1956, anche se non lesse il romanzo fino a quando accettò di dirigere il remake: «Ho pensato: Beh, questo non deve essere per forza un rifacimento. Può essere una nuova visione che sia una variazione sul tema», disse in occasione del 40° anniversario del film. Il primo cambiamento che prevedeva era girare a colori; il secondo era trasferire la vicenda a San Francisco. «Potrebbe accadere nella città che amo di più? La città con le terapie, la politica e così via più avanzate e progressiste? Cosa succederebbe in un posto del genere?»[1]
Il direttore della fotografia Michael Chapman lavorò con Kaufman per cercare di ricatturare l'atmosfera da film noir dell'originale (ma girando a colori), riguardando alcuni classici di quel genere prima dell'avvio della produzione. Alcuni degli elementi presi in prestito furono inquadrature con la luce che cedeva il passo alle ombre e riprese da angolazioni suggestive. Utilizzarono alcune sfumature di colore per indicare che certi personaggi erano ormai degli alieni. «Quando corrono lungo l'Embarcadero e le ombre enormi appaiono per prime, quelle sono una sorta di classiche immagini da film noir», dichiarò il regista.[1]
Il montatore sonoro Ben Burtt, che aveva contribuito a creare molti dei suoni caratteristici di Guerre stellari l'anno precedente, contribuì decisamente all'atmosfera del film. I suoni naturali che si mescolano ai rumori più industriali della città lasciano il posto proprio a questi ultimi con l'avanzare del film. Tra questi, il rumore stridente dei camion della spazzatura, un suono urbano comune che diventa lentamente terrificante man mano che diventa chiaro che la maggior parte di ciò che stanno smaltendo sono i gusci scartati che rimangono dei corpi umani pre-baccello. Inoltre, Burtt progettò l'urlo quando gli esseri alieni vedono un essere umano sopravvissuto, un suono che Kaufman ha detto essere composto da molti elementi, tra cui lo stridio di un maiale.[1]
Tutti gli effetti speciali furono creati dal vivo per la telecamera. La scena iniziale, in cui i baccelli viaggiano nello spazio dal loro pianeta natale defunto fino a San Francisco, fu una delle più semplici. «Trovai del materiale viscoso in un negozio di belle arti, credo che lo abbiamo pagato 12 dollari per una grande vasca, e poi [l'abbiamo immerso] in soluzioni e abbiamo invertito la pellicola», ricordò Kaufman. Il cane che indossava una maschera raffigurante il volto del suonatore di banjo presentava un foro nella maschera attraverso il quale la creatura sembrava leccarsi.[1]
In due camei non accreditati, Robert Duvall appare nei primi minuti del film come un prete che gioca su un'altalena e Don Siegel, regista de L'invasione degli ultracorpi del 1956, interpreta il guidatore di un taxi che dà un passaggio a Matthew ed Elizabeth per l'aeroporto, costringendoli poi a scappare quando si rivela essere un ultracorpo che cerca di condurli in una trappola. Kevin McCarthy, protagonista del film originale, ripropone la scena finale dell'originale in cui per strada, fermando le auto in transito, urla: «Aiuto! Arrivano! Arrivano! Arrivano! Ascoltatemi! Arrivano! Arrivano! Aiutatemi! Ascoltatemi! [...] Poi toccherà a voi! Vi prego! Anche voi siete in pericolo! Vi prego, ascoltatemi! È una cosa terribile! Vi prego! Toccherà anche a voi! Sono già qui! Aiuto! Aiuto! Anche a voi! Arrivano! Arrivano!»[2].
McCarthy e Siegel ebbero un ruolo nel dare forma al finale a sorpresa del film. Prima delle riprese, Kaufman aveva chiesto consiglio a Siegel e, mentre i due parlavano nell'ufficio di quest'ultimo, McCarthy entrò per caso. Si discusse del finale del film originale, che loro consideravano "piatto". Dopo aver ideato il finale che utilizzò, il regista lo tenne segreto a tutti coloro che erano coinvolti nelle riprese, tranne allo sceneggiatore W. D. Richter e al produttore Robert Solo. Sutherland fu informato della scena solo la sera prima delle riprese; Kaufman non era sicuro che Cartwright lo sapesse finché Sutherland non si voltò per indicarla e urlarle contro. I dirigenti dello studio ne vennero a conoscenza solo quando fu proiettato un montaggio preliminare della pellicola a casa di George Lucas.[1]
A proposito del casting di Nimoy, Kaufman disse: «Leonard era rimasto incastrato in un personaggio stereotipato e questo [film] era un tentativo di liberarlo da quella situazione», riferendosi alle stranezze che il Dr. Kibner e il suo sosia avevano in comune con Spock, il personaggio di Star Trek per cui Nimoy era famoso. Secondo Kaufman, fu Mike Medavoy, allora responsabile della produzione della United Artists, a suggerire di scritturare Donald Sutherland. Il personaggio di Sutherland aveva i capelli ricci simili a quelli di un altro personaggio da lui interpretato in A Venezia... un dicembre rosso shocking (1973). «Dovevano mettergli i bigodini rosa ogni giorno», ha ricordato l'attrice Veronica Cartwright.[3]
Il regista incoraggiò gli attori a riempire gli spazi tra i dialoghi con le espressioni facciali. «Spesso le persone sul set o in studio sono così preoccupate di ottenere solo intensità, e l'intensità non necessariamente renderà la scena piena di umanità o di compassione, divertimento e umorismo», disse Kaufman a The Hollywood Reporter. Egli sottolineò in particolare il modo in cui Adams alza gli occhi al cielo in direzioni opposte mentre cena con Sutherland, come qualcosa che un duplicato alieno non potrebbe e non farebbe mai.[1]
Distribuzione
[modifica | modifica wikitesto]Terrore dallo spazio profondo debuttò negli Stati Uniti il 22 dicembre 1978,[4] con proiezioni in 445 sale cinematografiche. Tra la sua première e il 25 dicembre, il film incassò un totale di 1.298.129 dollari al botteghino. L'incasso totale fu di quasi 25 milioni di dollari nei soli Stati Uniti.[5]
Accoglienza critica
[modifica | modifica wikitesto]Contemporanea
[modifica | modifica wikitesto]Pauline Kael del The New Yorker era una fan accesa del film, e arrivò a scrivere: "Potrebbe essere il miglior film del suo genere mai realizzato".[6] Variety scrisse che il film "convalida l'intero concetto di remake. Questa nuova versione del classico cult del 1956 di Don Siegel non solo eguaglia l'originale in tono ed effetti orrorifici, ma lo supera sia nella concezione che nell'esecuzione."[7] Gene Siskel assegnò al film tre stelle su quattro scrivendo della pellicola che era "uno dei film più divertenti di quella che si è rivelata una triste stagione cinematografica natalizia".[8] Kevin Thomas del Los Angeles Times lo definì "un successo davvero spaventoso di per sé. Non letteralmente un remake, è più un sequel, in realtà: questo film bello e altamente fantasioso genera le sue implicazioni dalla solida allegoria di disumanizzazione del romanzo di Finney e riesce persino a divertirsi un po' nel processo".[9]
Il film non fu esente da critiche negative. Janet Maslin del The New York Times scrisse: "La sensazione inquietante che [Kaufman] genera è così follemente onnipresente che diventa ridicola."[10] Roger Ebert scrisse che "si diceva che avesse qualcosa a che fare con il Watergate e con il tenere d'occhio coloro che non sono come te", e definì "inspiegabili" le lodi di Kael per il film,[11] mentre sulla rivista Time Richard Schickel definì la sceneggiatura "ridicola".[12] Phil Hardy su Aurum Film Encyclopedia descrisse la regia di Kaufman "meno sicura" della sceneggiatura.[13]
Generalmente il film veniva considerato troppo derivativo e inferiore all'originale del 1956.
Moderna
[modifica | modifica wikitesto]Con il passare degli anni, la pellicola è stata rivalutata ampiamente e Terrore dallo spazio profondo è stato nominato tra i più grandi remake cinematografici mai realizzati da diverse pubblicazioni, tra cui Rolling Stone.[14][15]
Lo studioso di cinema M. Keith Booker ha ipotizzato che "l'atmosfera paranoica" del film lo colleghi ad altri film al di fuori del genere fantascientifico e che "presenti una chiara somiglianza con i thriller paranoici e cospirazionisti" come Perché un assassinio (1974) di Alan J. Pakula[16]. Chris Barsanti, in The Sci-Fi Movie Guide (2014), elogiò le performance di Adams e Sutherland, ma criticò alcuni elementi del film, scrivendo: "La sottigliezza dell'originale di Donald Siegel lascia il posto a effetti speciali sgargianti e a un lavoro di ripresa volutamente artistico... il film è anche eccessivamente lungo, anche se ha certamente i suoi momenti scioccanti."[17]
Sull'aggregatore di recensioni Rotten Tomatoes ha un indice di gradimento del 93% basato su 68 recensioni con un voto medio di 8.2/10. Il consenso critico del sito recita: "Utilizzando un lavoro di ripresa grintoso ed effetti sonori evocativi, Terrore dallo spazio profondo è un potente remake che amplia temi e idee solo leggermente esplorati nell'originale."[18] Su Metacritic ha un punteggio di 75 su 100 basato su 15 recensioni.[19]
In una recensione del 2018 pubblicata sulla rivista Complex, la pellicola è stata classificata tra i più grandi film di fantascienza di tutti i tempi: "Terrore dallo spazio profondo è doppiamente impressionante; migliora sia il film del '56 che il materiale letterario di Jack Finney con uno svolgimento più spaventoso e uno sviluppo dei personaggi più stratificato."[20]
Tematiche
[modifica | modifica wikitesto]Lo studioso di cinema Christian Knöppler scrisse che il film era per molti versi un lamento per la fine della controcultura degli anni '60, particolarmente associata a San Francisco.[21] Philip Kaufman descrisse gli anni '60 come un breve periodo in cui gli americani "si sono svegliati dalla vita conformista per orientarsi verso gli altri".[21] I personaggi di Matthew ed Elizabeth sembrano essere degli "ex-hippie" che hanno abbandonato i loro sogni utopici giovanili negli anni '70 andando a lavorare per la città di San Francisco come ispettori sanitari, diventando così parte del "sistema", il che prefigura la sostituzione di entrambi i personaggi da parte degli alieni del baccello.[21] Allo stesso modo, i Bellicec sono prodotti della controcultura degli anni '60.[21] Jack Bellicec indossa una giacca dell'esercito americano logora e nutre una profonda sfiducia nel governo degli Stati Uniti, il che implica che in passato sia stato coinvolto in movimenti di protesta, forse contro la Guerra del Vietnam.[21] Allo stesso modo, Nancy Bellicec crede negli UFO e ha una predilezione per la letteratura pseudoscientifica come il libro del 1950 di Immanuel Velikovsky Mondi in collisione, il che suggerisce fortemente che creda "in una sorta di esoterismo New Age".[21] Knöppler ha scritto: "Per i Bellicec, la rivelazione di una cospirazione disumana e onnicomprensiva che impone un conformismo irrazionale non è certo un cambiamento di paradigma, è il mondo in cui già vivono. Di conseguenza, i Bellicec, Nancy in particolare, si adattano alla nuova situazione piuttosto rapidamente. .[21] In particolare, le "credenze esoteriche sugli UFO" di Nancy le permettono di essere il primo personaggio a dedurre le origini degli abitanti dei baccelli e cosa stanno facendo, anche se alla fine il background culturale dei Bellicec si rivela solo un vantaggio marginale poiché "non possono sfuggire all'assimilazione da parte dei baccelli, la vedono arrivare e basta".[21]
Se l'originale del 1956 fu interpretato sia come una parabola anticomunista sia antimaccartista[22], questo rifacimento del 1978 offre una forte critica del consumismo. Il personaggio di Geoffrey trascorre il suo tempo libero guardando senza meta spot televisivi, una caratteristica che viene mantenuta anche dalla sua versione aliena.[23] La versione di Geoffrey nata dal baccello dice a Matthew ed Elizabeth di accettare di essere sostituiti perché "non cambia nulla, hai la stessa vita, gli stessi vestiti, la stessa macchina", un'affermazione che implica che il materialismo è l'unica cosa che conta nella vita, e che Geoffrey crede che invoglierà Matthew ed Elizabeth ad accettare di essere sostituiti passivamente.[23] Allo stesso modo, la vita senz'anima e senza emozioni delle persone del baccello viene presentata come un miglioramento dal Dr. Kibner "alieno" che dice: «Rinascerai in un mondo senza problemi. Libero da ansia, paura, odio».
A differenza della versione del 1956, in cui il governo degli Stati Uniti è presentato come una forza benigna che, una volta allertata dell'invasione aliena dei baccelli, interviene prontamente organizzando una quarantena nella piccola città di Santa Mira infestata dai baccelli (sebbene questo lieto fine sia stato aggiunto su insistenza dello studio), il governo è presentato come una forza molto più sinistra e maligna nella versione del 1978.[24] Gli abitanti dei baccelli sembrano aver preso il controllo completo dello Stato e usano spietatamente il potere governativo per completare la loro conquista della Terra. Persino i pochi funzionari pubblici che probabilmente non sono stati sostituiti appaiono inefficaci. Knöppler sostiene che il cambiamento di opinione circa il governo dal 1956 al 1978 rifletteva l'eredità della Guerra del Vietnam e dello scandalo Watergate, che aveva portato molti americani ad avere una visione negativa del proprio governo.[24]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d e f David Weiner, Why 'Invasion of the Body Snatchers' Still Haunts Its Director, in The Hollywood Reporter, 20 dicembre 2018. URL consultato il 1º febbraio 2019 (archiviato dall'url originale il 2 febbraio 2019).
- ^ Roberto Azzara, La fantascienza cinematografica-La seconda età dell'oro, 2018, ISBN 9788827812365.
- ^ Invasion of the Body Snatchers, su thefancan.com. URL consultato il 19 aprile 2015 (archiviato dall'url originale il 18 novembre 2020).
- ^ Invasion of the Body Snatchers (1978), in American Film Institute Catalog. URL consultato il 1º maggio 2018 (archiviato dall'url originale il 2 maggio 2018).
- ^ Invasion of the Body Snatchers, Box Office Information, in Box Office Mojo. URL consultato il 1º maggio 2018 (archiviato dall'url originale il 2 maggio 2018).
- ^ Louis Menand, Finding It at the Movies, in nybooks.com, 23 marzo 1995. URL consultato il 26 settembre 2012 (archiviato dall'url originale il 12 ottobre 2012).
- ^ Stella Hurtley, Invasion of the Body Snatchers, in Variety, vol. 332, n. 6026, 31 dicembre 1977, p. 147, Bibcode:2011Sci...332U.147H. URL consultato il 26 settembre 2012.
- ^ Gene Siskel (22 dicembre 1978). "Sci-fi, romance, comedy fill the holiday bill". Chicago Tribune. Section 3, p. 1, 2.
- ^ Thomas, Kevin (21 dicembre 1978). "A 'Body Snatchers' That Tells All". Los Angeles Times. Part IV, p. 1.
- ^ Janet Maslin, Invasion of the Body Snatchers (1978): Screen: 'Body Snatchers' Return in All Their Creepy Glory, in The New York Times, 22 dicembre 1978. URL consultato il 26 settembre 2012 (archiviato dall'url originale il 28 ottobre 2013).
- ^ Roger Ebert, Roger Ebert's Movie Yearbook 2010, Andrews McMeel, 2009, p. 218, ISBN 978-0-740-79218-2. URL consultato il 12 novembre 2020 (archiviato dall'url originale il 5 maggio 2021).
- ^ Richard Schickel, Cinema: Twice-Told Tale, in Time, 25 dicembre 1978. URL consultato il 16 aprile 2018 (archiviato dall'url originale il 7 ottobre 2019).
- ^ Phil Hardy, The Aurum Film Encyclopedia – Science Fiction, Aurum Press, 1991.
- ^ Murray, Noel, Invasion of the Body Snatchers (1978), in Rolling Stone, 50 Best Sci-Fi Movies of the 1970s, 14 gennaio 2015. URL consultato il 2 maggio 2018 (archiviato dall'url originale il 2 maggio 2018).
- ^ Best Remakes: 50 Years, 50 Movies, in Rotten Tomatoes. URL consultato il 26 settembre 2012 (archiviato dall'url originale il 18 settembre 2012).
- ^ Booker, 2006, p. 72–3
- ^ Barsanti, 2014, p. 197
- ^ Invasion of the Body Snatchers (1978), su Rotten Tomatoes, 22 dicembre 1978. URL consultato il 21 aprile 2021 (archiviato dall'url originale il 9 marzo 2021).
- ^ Invasion of the Body Snatchers Reviews, su Metacritic. URL consultato il 22 aprile 2018 (archiviato dall'url originale il 21 novembre 2018).
- ^ Julia Pimentel, The Best Sci-Fi Movies, in Complex, 7 gennaio 2018. URL consultato il 2 maggio 2018 (archiviato dall'url originale il 2 maggio 2018).
- ^ a b c d e f g h Knöppler, 2017, p. 106
- ^ Il Morandini 2007, Zanichelli. L'autore aggiunge inoltre: «La prima parte sembra dar ragione ai primi, il finale ai secondi»
- ^ a b Knöppler, 2017, p. 105
- ^ a b Knöppler, 2017, p. 104
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Chris Barsanti, The Sci-Fi Movie Guide: The Universe of Film from Alien to Zardoz, Visible Ink Press, 2014, ISBN 978-1-578-59533-4.
- M. Keith Booker, Alternate Americas: Science Fiction Film and American Culture, Greenwood Publishing Group, 2006, ISBN 978-0-275-98395-6.
- Christian Knöppler, The Monster Always Returns: American Horror Films and Their Remakes, Bielefeld, transcript Verlag, 2017, ISBN 978-3839437353.
Voci correlate
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Wikiquote contiene citazioni di o su Terrore dallo spazio profondo
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Invasion of the Body Snatchers, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- Terrore dallo spazio profondo, su CineDataBase, Rivista del cinematografo.
- Terrore dallo spazio profondo, su MYmovies.it, Mo-Net s.r.l..
- Terrore dallo spazio profondo, su Il mondo dei doppiatori.
- (EN) Terrore dallo spazio profondo, su IMDb, IMDb.com.
- (EN) Terrore dallo spazio profondo, su AllMovie, All Media Network.
- (EN) Terrore dallo spazio profondo, su Rotten Tomatoes, Fandango Media, LLC.
- (EN, ES) Terrore dallo spazio profondo, su FilmAffinity.
- (EN) Terrore dallo spazio profondo, su Metacritic, Red Ventures.
- (EN) Terrore dallo spazio profondo, su Box Office Mojo, IMDb.com.
- (EN) Terrore dallo spazio profondo, su TV.com, Red Ventures (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2012).
- (EN) Terrore dallo spazio profondo, su AFI Catalog of Feature Films, American Film Institute.
- (EN) Terrore dallo spazio profondo, su BFI Film & TV Database, British Film Institute (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2018).
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