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San Benedetto (IV secolo)

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San Benedetto
L'effige del Santo Martire nello stemma comunale di San Benedetto del Tronto
 

Martire

 
NascitaIII secolo
MorteCupra Marittima, 13 ottobre 304
Venerato daChiesa cattolica
Ricorrenza13 ottobre
Patrono diSan Benedetto del Tronto, ammalati alla testa
Benedetto
NascitaIII secolo
MorteCupra Marittima, 13 ottobre 304
Cause della morteMartirio
ReligioneReligione romana
Cristianesimo
Dati militari
Paese servitoImpero romano
Forza armataEsercito romano
ArmaFanteria
UnitàLegione romana
Repartoguarnigione romana di stanza a Cupra
GradoLegionario romano
Altre caricheProtomartire della Chiesa cattolica
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San Benedetto (III secoloCupra Marittima, 13 ottobre 304), fu un soldato protomartire cristiano del quale si conosce molto poco.

La statua di San Benedetto

Secondo la tradizione fu soldato della guarnigione romana di stanza a Cupra (l'attuale Cupra Marittima), oggetto di una delle ultime terribili ondate di persecuzione verso i cristiani, quella che fece seguito al quarto editto dell'imperatore Diocleziano nel 304.

Il soldato Benedetto, del quale si ignorano le origini, non abiurò la fede cristiana e, secondo la storia tramandata nei secoli, venne decapitato il giorno 13 ottobre (304) sul ponte del torrente Menocchia, e poi gettato nello stesso corso d'acqua per poi finire in mare. Qui, dopo aver percorso appena 4 miglia, finì su una spiaggia dove venne raccolto da un contadino che volle dargli degna sepoltura sul primo promontorio antistante. La tomba del martire divenne presto un luogo di culto e, attorno ad essa, nel tempo, si formò il nucleo originario dell'attuale San Benedetto del Tronto. Pare infatti che il luogo dell'iniziale tomba (catacomba) coincida con quello sul quale venne edificata la prima Pieve di San Benedetto sul sito della quale nel XVIII secolo è stata poi eretta l'attuale Chiesa abbaziale di San Benedetto Martire, al centro del Paese Alto, il nucleo più antico della moderna cittadina picena che dallo stesso Santo ha tratto il suo nome.

Le spoglie del santo sono conservate nella stessa chiesa e nel 2003 (diciassettesimo centenario dalla morte) sono state oggetto di una radiodatazione ad opera dell'Università del Salento che ha confermato, pur entro un intervallo di più o meno 50 anni, dettato dai limiti di precisione di questo tipo di indagine, che le ossa che ancora si conservano sono da attribuirsi ad un uomo morto verso il 300 d.C.

La fonte è parte della lapide ritrovata vicino all’ingresso nella chiesa abbaziale di S. Benedetto, situata nella parte alta della città di S. Benedetto del Tronto.

La lapide ricostruita, ad opera del Michettoni, dal frammento centrale della lapide stessa, dice:

INNOCENTE DI MANI E DI CUORE CHE NON PRESE (forse PERSE, un errore di battitura) INVANO L’ANIMA SUA AVENDO CONSEGUITA LA BENEDIZIONE ETERNA DEL MONDO QUESTI È VERAMENTE E DI NOME E DI MERITO BENEDETTO. IL QUALE VISSE 28 ANNI. DEPOSTO IN PACE IL 13 OTTOBRE SOTTO DIOCLEZIANO E MASSIMIANO AUGUSTI CONSOLI. QUI È DEPOSTA FRUTTA SORELLA GERMANA DI LUI LA QUALE VISSE 58 ANNI COSÌ CONGIUNTI SOTTO IL MEDESIMO SEPOLCRO. (fonte: S. Benedetto Martire. Memoria. Testimonianze. Culto. – a cura di Pietro Pompei, 1995)

Cosa si deduce? Il nome: Benedetto. Morto all’età di 28 anni, il 13 ottobre. La lapide dice inoltre che nella stessa tomba fu poi sepolta anche la sorella gemella, Fructa, morta all’età di 58 anni.

Il nome Frutta, secondo alcuni studi, è ritenuto di area friulana, diffuso in quel periodo. Da qui l’origine friulana di Benedetto.

Nel Martirologio Romano in corso il nome del patrono di S. Benedetto del Tronto non è inserito e nemmeno era presente in quello del 1956, che in data 13 ottobre riportava:

Die 13 Octobris. Tertio Idus Octobris.

Sancti Eduardi, Regis Anglorum et Confessoris, qui Nonis Januarii obdormivit in Domino, sed hac die, ob Translationem corporis ejus, potissimum colitur.

Apud Troadem, Asiae minoris urbem, natalis sancti Carpi, qui fuit discipulus beati Pauli Apostoli.

Cordubae, in Hispania, item natalis sanctorum Martyrum Fausti, Januarii et Martialis; qui, primo equulei poena cruciati, deinde, superciliis rasis, dentibus evulsis, auribus quoque et naribus praecisis, ignis passione martyrium consummarunt.

Thessalonicae sancti Florentii Martyris, qui, post varia tormenta, igne combustus est.

Apud Stokeraviam, in Austria, sancti Colmanni Martyris.

Antiochiae sancti Theophili Episcopi, qui, sextus post beatum Petrum Apostolum, ejusdem Ecclesiae Pontificatum tenuit.

Turonis, in Gallia, sancti Venantii, Abbatis et Confessoris.

Apud Sublacum, in Latio, sanctae Chelidoniae Virginis.

Tutto questo fa del Martire Benedetto uno dei tanti santi venerati, ma non ufficialmente riconosciuti (nulla di nuovo e di male!), ma visto anche i dati archeologici fa di lui un “corpo santo”, con tutto quello che significa questo termine.

Per Benedetto, fratello di Fructa, solenni sono i festeggiamenti che gli abitanti di San Benedetto del Tronto dedicano al loro santo patrono nel giorno della festa del 13 ottobre.

San Benedetto, venerato con il titolo di martire, è il patrono di San Benedetto del Tronto e si festeggia il 13 ottobre. Forse per via della modalità del martirio, è invocato per i dolori e le malattie della testa.

Collegamenti esterni

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