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Rubens Santoro

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Autoritratto (data sconosciuta)

Rubens Santoro (Mongrassano, 26 ottobre 1859Napoli, 30 dicembre 1941) è stato un pittore italiano.

Nato a Mongrassano, in provincia di Cosenza, ove suo padre faceva professione di scultore in legno. Si trasferì a Napoli all'età di 10 anni per studiare lettere, ma la sua inclinazione era la pittura[1]. Studiò poco o nulla all'Accademia di belle arti di Napoli: studiò invece da sè e fu sua maestra la natura e cominciò ad esporre le sue opere nel 1874. La sua prima opera fu una piccola scena di genere: Una ragazza che ride. Domenico Morelli ne prese nota e lo incoraggiò.

Nella sua pittura prevalse la paesistica, iniziando a dipingere paesaggi a Granatello, vicino a Napoli, dove si trovava in visita il pittore Marià Fortuny, che lo elogiò dicendo:

Molti finiscono dove hai iniziato... (tu) continua a studiare di più dal vivo; degli antichi pittori solo due o tre impareranno dalla natura per aggiungere qualcosa alla loro arte. Ho dovuto lavorare dodici anni, e Dio sa quanto e quanto sforzo, per rompere i cancelli dell'Accademia dentro cui mi ero imprigionato, mentre tu respiri l'aperto e l'hai già raggiunto.

Santoro cambiava continuamente le sue vedute, dipingendo a Torre Annunziata, Castellammare di Stabia, Procida, la Costiera Amalfitana e Resina. Durante i suoi lunghi viaggi in campagna, si intratteneva suonando il mandolino. Molti dei suoi paesaggi amalfitani furono acquistati dalla Galleria Goupil. Due furono esposte all'Esposizione di Napoli del 1877: Marina di Maiuri e Grotta degli Zingari . All'Isola di Capri completò le seguenti tele inviate all'Esposizione di Torino del 1880: Marina di Napoli; Pozzo; Zingara; Zingare; Cavalcavia; Monte Tiberio; Quiete (mezza figura di donna); Giovinezza; e Vecchiezza. Re Umberto I, nella visita alla suddetta Mostra a Torino, volle che il giovane artista gli fosse presentato. Il re gli strinse la mano e gli offri parole d'incoraggiamento[2]. La regina Margherita invece acquistò il quadro Giovinezza, a cui il Giurì designava anche un premio[3]. A Venezia dipinse le vedute: Chiostro di San Gregorio; Via di Piccioni; Casa in legno; San Barnaba; Ponte de Turchetti; Al sole; Le lavoratrici di coralli; Casa Blu; e Canal Grande.

Si trasferì poi a Parigi e, dopo un viaggio in Inghilterra, tornò a Napoli e fu ancora più prolifico. Colnaghi, il mercante d'arte di Londra, commissionò all'artista dei dipinti per Stewart Gardner. Il suo dipinto Verona, esposto all'esposizione di Barcellona del 1911, vinse una medaglia d'argento.

Galleria d'immagini

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Controllo di autoritàVIAF (EN51637792 · ISNI (EN0000 0001 1641 2665 · ULAN (EN500029243 · LCCN (ENnr2003039652 · GND (DE128558547