Vai al contenuto

Parrozzo

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Parrozzo
Un parrozzo
Origini
Luogo d'origineItalia (bandiera) Italia
RegioneAbruzzo
Zona di produzionecentro Italia
Dettagli
Categoriadolce
RiconoscimentoP.A.T.
SettorePaste fresche e prodotti della panetteria, della biscotteria, della pasticceria e della confetteria

Il parrozzo (o panrozzo) è un dolce tipico abruzzese, originario di Pescara, associato alle tradizioni gastronomiche del Natale (ma non solo), molto diffuso soprattutto nella zona orientale dell'Abruzzo. Ha ottenuto il riconoscimento di prodotto agroalimentare tradizionale della regione Abruzzo, nella tipologia "Paste fresche e prodotti della panetteria, della biscotteria, della pasticceria, e della confetteria"[1][2][3][4].

Sezione del parrozzo

Il parrozzo fu ideato e preparato nel 1920 da Luigi D'Amico, titolare di un laboratorio di pasticceria a Pescara. D'Amico ebbe l'idea di fare un dolce dalle sembianze di un pane rustico, detto anche pane rozzo (da cui è derivato il nome “Pan rozzo”), che era una pagnotta semisferica che veniva preparata dai contadini con il granoturco e destinata ad essere conservata per molti giorni.

D'Amico fu ispirato dalle forme e dai colori di questo pane e riprodusse il giallo del granoturco con quello delle uova, alle quali aggiunse la farina di mandorle; invece, lo scuro colore dato dalla bruciatura della crosta del pane cotto nel forno a legna fu sostituito con la copertura di cioccolato.

La prima persona alla quale Luigi D'Amico fece assaggiare il parrozzo fu Gabriele D'Annunzio, che, estasiato dal nuovo dolce, scrisse un madrigale La canzone del parrozzo:

«È tante bbone 'stu parrozze nove che pare na pazzie de San Ciattè, c'avesse messe a su gran forne tè la terre lavorata da lu bbove, la terre grasse e lustre che se coce… e che dovente a poche a poche chiù doce de qualunque cosa doce…

La partitura musicale fu scritta dall'amico pescarese, il compositore Vittorio Pepe. Nel 1928 fu scritta "La canzone de lu Parrozze" da Cesare De Titta e Antonio Di Jorio, successivamente ridotta anche per banda.

Preparazione e ingredienti

[modifica | modifica wikitesto]

Il “parrozzo” è fatto con semolino (o, in alternativa, con farina gialla, o farina bianca con fecola), zucchero, mandorle tritate, essenza di mandorla amara, buccia di arancia o buccia di limone, liquore all'amaretto ed è ricoperto di cioccolato fondente.

Il dolce è ottenuto impastando la farina gialla con uova e mandorle tritate e la buccia di arancia o limone. Si versa l'impasto in uno stampo semisferico e lo si cuoce in forno. A cottura ultimata, quando il dolce è ormai freddo, lo si ricopre con il cioccolato fondente fuso.

Produzione industriale

[modifica | modifica wikitesto]

Attualmente il parrozzo è prodotto anche in forma industriale dalla azienda fondata dall'ideatore di questo dolce. Il confezionamento in atmosfera modificata permette, infatti, di conservare il prodotto per circa quattro mesi.

Tale società industriale è la Luigi d'Amico parrozzo Sas di Manoppello, provincia di Pescara, ma il dolce è diffuso anche a Pescara stessa. Botteghe varie di parrozzo sono diffuse nei borghi dell'area pescarese come Loreto Aprutino, Città Sant'Angelo e Penne. Anche in provincia dell'Aquila il parrozzo è in parte diffuso, in particolare a Tagliacozzo.

Premio letterario

[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2017 è stato istituito il Premio Letterario Luigi D’Amico – Parrozzo, bandito ogni anno dall'omonima ditta[5]. Vengono assegnati riconoscimenti a opere di narrativa, saggistica e poesia, e diversi premi speciali[6] (tra i premiati Marco Tarquinio, Sigfrido Ranucci, Giacomo Battiato, Andrea Monda, Lina Palmerini[7][8][9]). La giuria è presieduta dallo scrittore Giovanni d'Alessandro. La cerimonia conclusiva si svolge a fine ottobre, nelle Salette Dannunziane del Ritrovo del Parrozzo a Pescara[10].

  1. ^ Prodotti tradizionali, su arssa.abruzzo.it, Agenzia Regionale per i Servizi di Sviluppo Agricolo. URL consultato l'11 gennaio 2013 (archiviato dall'url originale il 22 marzo 2008).
  2. ^ prodotti agroalimentari tradizionali Abruzzo (PDF), su regione.abruzzo.it. URL consultato il 9 gennaio 2025.
  3. ^ Atlante dei prodotti agroalimentari tradizionali abruzzesi (PDF), su regione.abruzzo.it. URL consultato il 7 luglio 2023.
  4. ^ pat-abruzzo, su storieeluoghidabruzzo.it. URL consultato l'11 gennaio 2025.
  5. ^ Luigi D'Amico - PREMIO LETTERARIO NAZIONALE"LUIGI D'AMICO - PARROZZO"Ottava Edizione Anno 2025, su www.luigidamicopescara.it. URL consultato il 21 settembre 2025.
  6. ^ Redazione 05 novembre 2024 16:01 Facebook WhatsApp, Premio letterario nazionale "Luigi D'Amico - Parrozzo": i vincitori dell’edizione 2024, su IlPescara. URL consultato il 21 settembre 2025.
  7. ^ Redazione 11 ottobre 2018 17:39 Facebook WhatsApp, Sigfrido Ranucci, conduttore di Report, a Pescara per il premio Luigi D'Amico, su IlPescara. URL consultato il 21 settembre 2025.
  8. ^ Redazione, Rinviato al 2021 il Premio letterario nazionale “Luigi D’Amico Parrozzo”, su Abruzzo News, 19 maggio 2020. URL consultato il 21 settembre 2025.
  9. ^ Redazione, PREMIO LETTERARIO NAZIONALE "LUIGI D'AMICO - PARROZZO", A PESCARA LA CERIMONIA, su Virtù Quotidiane - Il quotidiano enogastronomico, 12 ottobre 2022. URL consultato il 21 settembre 2025.
  10. ^ Redazione, Letteratura, a Pescara torna il Premio nazionale "Luigi D'Amico-Parrozzo", su Virtù Quotidiane - Il quotidiano enogastronomico, 19 ottobre 2023. URL consultato il 21 settembre 2025.
  • Enrico Di Carlo, Gabriele d'Annunzio e la gastronomia abruzzese, Castelli, Verdone, 2010;

Voci correlate

[modifica | modifica wikitesto]