Nella stagione 1924-1925 il Parma conquista finalmente la Prima Divisione, il massimo campionato italiano, a undici anni dalla fondazione. Dopo la presidenza Ennio Tardini, morto nell'agosto 1923 e l'intitolazione dello stadio, una commissione formata da Muggia e Amoretti regge la società ducale. Disputa il girone C del campionato di Seconda Divisione, un girone a dieci squadre, vincendolo con 25 punti, davanti ai cugini del Piacenza con 22 punti, terze appaiate con 16 punti Carpi e Libertas Firenze. Disputa poi il girone finale a quattro squadre con Udinese, Novese e Como, che ha promosso in Serie A le prime due classificate, Udinese e Parma. I crociati in questa stagione sono stati allenati prima da Arturo Gabbi e poi da Pippo Forlivesi. Nel girone finale i ducali iniziano bene vincendo con Como ed Udinese, poi la sconfitta (1-0) di Novi Ligure, e quella pesante di Udine (4-1) nel quarto turno, rimettono tutto in discussione. Il Parma è costretto a vincere un vero e proprio spareggio il 19 luglio in casa contro la Novese, vincitrice dello scudetto tricolore della stagione 1921-1922, i crociati vanno sotto di un gol al termine del primo tempo, poi nella ripresa in diciassette minuti Achille Sacchi, Torquato Rossini e Saulle Franzini firmano una fantastica rimonta, ribaltando il risultato, per i crociati è l'agognato approdo in Paradiso.