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Frac

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Frac

Il frac, anche riportato come frack[1] e tradizionalmente detto marsina, è l'abito maschile da sera più formale, associato al dress code cravatta bianca (white tie).[2][3] Quando un invito riporta cravatta bianca è richiesto il frac; la dicitura cravatta nera indica invece lo smoking (black tie).[4]

Per tradizione il frac è impiegato in contesti di massima formalità serale, tra cui cerimonie e banchetti di Stato, ricevimenti ufficiali e talune occasioni di rappresentanza; in ambito musicale è frequentemente adottato da direttori d'orchestra e solisti in concerto.[5][6][7]

L'etimologia italiana risente del tedesco Frack e dell'inglese frock coat; in italiano la denominazione storica marsina è attestata lessicograficamente.[1][8]

L'antenato del frac nacque in Inghilterra tra la fine del XVIII secolo e l'inizio del XIX secolo a partire dalla giacca da equitazione e dalla cosiddetta dress coat, capi pratici davanti e allungati posteriormente per agevolare la seduta in sella. Il taglio corto sul davanti con due falde posteriori si impose dapprima nell'abbigliamento di campagna e in seguito nelle tenute da città e da sera dell'elite britannica.[9][10]

Nel primo Ottocento la dress coat con code divenne il capo maschile di riferimento sia per il giorno sia per la sera; in ambito serale si preferivano tessuti scuri e finiture più raffinate. In questi anni l'influenza di George Bryan Brummell contribuì a definire un ideale sobrio e strutturato dell'eleganza maschile, con giacche aderenti, gilet a contrasto e camicie bianche con cravatte accuratamente annodate.[11][12]

Tra la metà e la fine del XIX secolo la funzione del capo si specializzò: per il giorno prevalse la redingote o il frock coat chiuso sul davanti, mentre per la sera si affermò la giacca a code corta davanti e lunga dietro, di colore nero e con camicia bianca inamidata. È in questo periodo che si definisce l'uso formale del frac come abito da sera, distinto dall'abbigliamento diurno e associato progressivamente al dress code di massima formalità.[13][14]

All'inizio del XX secolo il frac risultava ormai codificato come abito serale di massima etichetta, con camicia a sparato, colletto ad alette, gilet bianco e farfallino bianco, in contrapposizione allo smoking (dinner jacket o tuxedo) che si affermava come opzione meno formale per la sera.[15][16]

Nel secondo dopoguerra l'uso quotidiano del frac declinò, mentre l'abito rimase in auge per cerimonie ufficiali, ricevimenti di Stato, contesti diplomatici e alcune occasioni artistiche, come i concerti sinfonici e taluni eventi accademici. A partire dalla seconda metà del XX secolo il frac è rimasto il riferimento dell'etichetta serale di più alto livello, con impiego selettivo e prevalentemente cerimoniale.[17][18]

Componenti essenziali

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Disegno di tailcoat

La giacca è nera, con code posteriori, tradizionalmente a doppio petto ma indossata aperta. Presenta revers a lancia rivestiti in seta e un taglio molto aderente in vita, con linea impostata perché resti al suo posto anche in movimento. Sul dietro sono presenti due bottoni in vita e due pieghe fisse (infaldature) che scendono fino al fondo; al centro è prevista un'apertura con sormonto. L'esterno non ha tasche applicate, salvo il taschino al petto; talvolta è presente una piccola tasca interna nella coda. Il tessuto canonico è il barathea di lana nera; fodere preferibilmente in raso di seta.[19][20]

I pantaloni sono neri, nello stesso tessuto della giacca, senza risvolti e con doppio gallone laterale in seta (raso o gros grain). Non prevedono passanti per la cintura e sono portati con bretelle sottili, da tenere coperte dal panciotto.[21]

Il panciotto è obbligatorio: tradizionalmente in piqué di cotone bianco, a scollo profondo. Le versioni più comuni sono monopetto a tre bottoni di piccolo diametro o doppiopetto a sei bottoni totali. In talune circostanze protocollari, come specifiche udienze vaticane, il panciotto può essere prescritto in nero in coerenza con il resto dell'abito.[22][23]

Gemelli da polso. Foto di Paolo Monti, 1964. Fondazione BEIC

La camicia è bianca, con sparato rigido inamidato chiuso da piccoli bottoni gioiello (stud) e colletto ad alette. I polsini sono semplici e si chiudono con gemelli discreti. Il tessuto è in cotone fine; sono ammesse varianti con voile molto compatto per lo sparato.[24][25]

Il farfallino è bianco, in piqué o cotone rigido, annodato a mano. Costituisce, insieme al panciotto bianco e alla camicia a sparato, l'elemento distintivo del dress code cravatta bianca.[26][27]

Sono richieste calzature nere molto formali: francesine lisce ben lucidate oppure le pumps da sera in vernice con piccolo fiocco in gros grain. Sono escluse decorazioni e punzonature.[28][29]

Le calze sono nere, lisce, sottili e lunghe al ginocchio; preferibilmente in seta o in filo di Scozia molto fine. Devono mantenere continuità cromatica con le scarpe.[30]

Fazzoletto da taschino e fiore all'occhiello

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È appropriato un fazzoletto bianco in batista di lino o in seta, piegato con discrezione. Il fiore all'occhiello, opzionale, può essere una gardenia o un garofano chiaro, di piccole dimensioni, posto nell'asola sinistra senza spilla a vista.[31][32]

Il cappello tradizionalmente associato al frac è il cilindro di seta nera, oggi di uso raro e in genere limitato agli spostamenti esterni o a cerimonie di particolare solennità.[33]

I guanti da sera sono bianchi o avorio, in cotone, camoscio o pelle sottile. Il loro uso è oggi poco frequente e circoscritto a contesti cerimoniali.[34]

Componenti accessorie

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Le componenti accessorie del frac completano l'insieme del dress code di cravatta bianca e ne mantengono la coerenza formale. Sono ammesse solo soluzioni sobrie e funzionali, in linea con l'etichetta serale più formale.[35]

È appropriato un orologio da tasca sottile con catena corta, oppure un orologio da polso di piccole dimensioni, con quadrante sobrio e cinturino nero in pelle liscia. Sono da escludere cinturini metallici e modelli sportivi o ingombranti.[36]

Per gli spostamenti esterni è tradizionale la sciarpa bianca in seta o lana fine, senza frange vistose. Non si indossa in ambienti interni durante l'evento.[37]

Soprabito e mantello

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Sono appropriati soprabiti formali scuri, in particolare il chesterfield nero o blu scuro, monopetto o doppiopetto, di lunghezza al ginocchio o poco oltre. In alternativa, nelle occasioni di particolare solennità, è storicamente corretto il mantello nero da sera, oggi di uso raro. Gli indumenti da esterno sono destinati esclusivamente agli spostamenti e non si indossano all'interno.[38][39]

Bastone da passeggio

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Il bastone da passeggio, un tempo talvolta abbinato agli abiti serali in contesti urbani, è oggi considerato accessorio storico e non necessario; se utilizzato, deve essere discreto, in legno scuro con pomolo semplice, e non va portato all'interno dei locali o durante il ballo.[40][41]

Uso e contesto

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Il frac rappresenta l'abito da sera maschile di massima formalità, corrispondente al dress code detto cravatta bianca (white tie). È indossato esclusivamente dopo il tramonto o per cerimonie di grande solennità che si svolgono in orario serale. Il suo impiego è regolato da norme di etichetta molto precise e non ammette interpretazioni personali o variazioni di colore o taglio.[42][43]

Nel cerimoniale occidentale il frac è richiesto in occasioni di massima rappresentanza, come cene e ricevimenti di Stato, udienze solenni presso capi di Stato o autorità religiose, incoronazioni, balli ufficiali e premiazioni di rilievo internazionale, tra cui la cerimonia di consegna dei Premi Nobel. È previsto anche per i concerti sinfonici e per le esecuzioni dirette da direttori d'orchestra, secondo una tradizione risalente alla fine del XIX secolo.[44][45]

In Italia e in altri paesi europei il frac continua a essere adottato per eventi di altissima formalità o per specifici ruoli professionali (diplomatici, direttori d'orchestra, accademici in cerimonie solenni). In ambito religioso, per le udienze pontificie e per i ricevimenti vaticani, è ammessa una variante con panciotto e accessori neri, in conformità al protocollo della Santa Sede.[46]

Il frac non è mai indossato di giorno: per gli eventi formali diurni è previsto il tight (morning dress), mentre per le occasioni serali meno solenni è richiesto lo smoking (black tie).[47][48]

Galleria d'immagini

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  1. ^ a b Frack, su Dizionari Corriere. URL consultato il 10 novembre 2025.
  2. ^ (EN) White Tie Dress Code, su Debrett's. URL consultato il 10 novembre 2025.
  3. ^ (EN) White Tie, su Emily Post Institute. URL consultato il 10 novembre 2025.
  4. ^ (EN) The Black Tie Guide: Overview, su blacktieguide.com. URL consultato il 10 novembre 2025.
  5. ^ (EN) White Tie Dress Code, su Debrett's. URL consultato il 10 novembre 2025.
  6. ^ (EN) The Black Tie Guide: White Tie, su blacktieguide.com. URL consultato il 10 novembre 2025.
  7. ^ Alan Flusser, Dressing the Man: Mastering the Art of Permanent Fashion, Harper Collins, 2002, ISBN 9780060191443.
  8. ^ Frac, su Treccani Vocabolario. URL consultato il 10 novembre 2025.
  9. ^ James Laver, Costume and Fashion: A Concise History, Thames & Hudson, 2002.
  10. ^ (EN) Tailcoat, su The Metropolitan Museum of Art, Timeline of Art History. URL consultato il 10 novembre 2025.
  11. ^ Ian Kelly, Beau Brummell: The Ultimate Man of Style, Hodder & Stoughton, 2005.
  12. ^ (EN) Mens fashion 1800–1850, su Victoria and Albert Museum. URL consultato il 10 novembre 2025.
  13. ^ Norah Waugh, The Cut of Men's Clothes 1600–1900, Faber & Faber, 1964.
  14. ^ (EN) Evening dress 1860–1900, su Victoria and Albert Museum. URL consultato il 10 novembre 2025.
  15. ^ (EN) White Tie Dress Code, su Debrett's. URL consultato il 10 novembre 2025.
  16. ^ (EN) The Black Tie Guide: White Tie, su blacktieguide.com. URL consultato il 10 novembre 2025.
  17. ^ Massimo Sgrelli, Il cerimoniale. Il cerimoniale moderno e il protocollo di Stato, Presidenza del Consiglio dei Ministri, 2012.
  18. ^ Cally Blackman, 100 Years of Menswear, Laurence King, 2009.
  19. ^ (EN) Evening Tailcoat and Trousers (Dress Suit), su blacktieguide.com. URL consultato il 10 novembre 2025.
  20. ^ (EN) White Tie Dress Code, su Debrett's. URL consultato il 10 novembre 2025.
  21. ^ (EN) Evening Tailcoat and Trousers (Dress Suit), su blacktieguide.com. URL consultato il 10 novembre 2025.
  22. ^ Massimo Sgrelli, Il cerimoniale. Il cerimoniale moderno e il protocollo di Stato, Presidenza del Consiglio dei Ministri, 2012.
  23. ^ (EN) The Black Tie Guide: White Tie, su blacktieguide.com. URL consultato il 10 novembre 2025.
  24. ^ (EN) White Tie Shirts, su blacktieguide.com. URL consultato il 10 novembre 2025.
  25. ^ (EN) Mens evening dress, su Victoria and Albert Museum. URL consultato il 10 novembre 2025.
  26. ^ (EN) White Tie Dress Code, su Debrett's. URL consultato il 10 novembre 2025.
  27. ^ (EN) The Black Tie Guide: White Tie, su blacktieguide.com. URL consultato il 10 novembre 2025.
  28. ^ (EN) The Black Tie Guide: Footwear, su blacktieguide.com. URL consultato il 10 novembre 2025.
  29. ^ (EN) White Tie Accessories and Shoes, su Gentleman's Gazette. URL consultato il 10 novembre 2025.
  30. ^ (EN) The Black Tie Guide: Footwear, su blacktieguide.com. URL consultato il 10 novembre 2025.
  31. ^ (EN) White Tie: Accessories, su blacktieguide.com. URL consultato il 10 novembre 2025.
  32. ^ (EN) White Tie Dress Code, su Debrett's. URL consultato il 10 novembre 2025.
  33. ^ (EN) White Tie Outerwear, su blacktieguide.com. URL consultato il 10 novembre 2025.
  34. ^ (EN) White Tie: Accessories, su blacktieguide.com. URL consultato il 10 novembre 2025.
  35. ^ (EN) White Tie Dress Code, su Debrett's. URL consultato il 10 novembre 2025.
  36. ^ (EN) White Tie: Accessories, su blacktieguide.com. URL consultato il 10 novembre 2025.
  37. ^ (EN) White Tie Accessories and Shoes, su Gentleman's Gazette. URL consultato il 10 novembre 2025.
  38. ^ (EN) White Tie Outerwear, su blacktieguide.com. URL consultato il 10 novembre 2025.
  39. ^ (EN) White Tie Dress Code, su Debrett's. URL consultato il 10 novembre 2025.
  40. ^ (EN) A Gentleman's Walking Stick: History and Etiquette, su Gentleman's Gazette. URL consultato il 10 novembre 2025.
  41. ^ (EN) White Tie: Accessories, su blacktieguide.com. URL consultato il 10 novembre 2025.
  42. ^ (EN) White Tie Dress Code, su Debrett's. URL consultato il 10 novembre 2025.
  43. ^ (EN) White Tie, su Emily Post Institute. URL consultato il 10 novembre 2025.
  44. ^ Massimo Sgrelli, Il cerimoniale. Il cerimoniale moderno e il protocollo di Stato, Presidenza del Consiglio dei Ministri, 2012.
  45. ^ (EN) The Black Tie Guide: White Tie, su blacktieguide.com. URL consultato il 10 novembre 2025.
  46. ^ Massimo Sgrelli, Il cerimoniale. Il cerimoniale moderno e il protocollo di Stato, Presidenza del Consiglio dei Ministri, 2012.
  47. ^ (EN) White Tie Dress Code, su Debrett's. URL consultato il 10 novembre 2025.
  48. ^ (EN) White Tie Guide, su Gentleman's Gazette. URL consultato il 10 novembre 2025.
  • Rosita Levi Pizetsky, Storia del costume in Italia,, V, Milano, Istituto editoriale italiano, 1966.
  • Giuliano Angeli e Riccardo Villarosa, Homo elegans. Come costruire il guardaroba ideale, Milano, Idea Libri, 1990, ISBN 9788870821284.
  • Vittoria de Buzzaccarini, Giacche da uomo, Modena, Zanfi editore, 1994.
  • Giorgio Mendicini, L'eleganza maschile, Milano, Mondadori, 1996, ISBN 9788804405207.
  • Bernhard Roetzel, Il gentleman. Il manuale dell'eleganza maschile, Konemann Ed., 1999, ISBN 978-3829035620.

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