Marie-Nicole Dumont

Marie-Nicole Vestier, coniugata Dumont (Parigi, 8 settembre 1767 – Limoges-Fourches, 30 novembre 1846), è stata una pittrice francese.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Nata a Parigi nel 1767, Marie-Nicole Vestier era figlia del ritrattista Antoine Vestier (1740-1824) e di Marie-Anne Révérend, figlia del maestro smaltatore Antoine Révérend. Il padre dipinse molti ritratti di membri della sua famiglia: la moglie Madame Vestier, il primogenito Nicolas Vestier (1765-1816), la figlia e i nipoti. Aveva un secondo fratello che morì in tenera età, René-Jean Vestier (1768-1778).

Di lei si conoscono diversi ritratti eseguiti dal padre, incluso quello del 1783, La figlia dell'artista, che si trova oggi alla National Gallery di Edimburgo[1]. Nel 1785 un suo ritratto che dipinge il ritratto del padre fu esposto al Salon di Parigi[2]. Questo dipinto ebbe una grande influenza sulla carriera di Antoine Vestier, tanto che gli valse un posto all'Académie royale ed è considerato una delle sue opere migliori[3][4].
Ritrattista di fama, Marie-Nicole Vestier sposò il miniaturista François Dumont il 25 agosto 1789 ed ebbero due figli e una figlia: Aristide Laurent Dumont (1790-1853)[5], scultore, che morì al Palazzo di belle arti di Parigi, senza figli[6]; Antoine Bias Dumont (1792[7]-c. 1870), direttore di una casa di detenzione e poi ispettore di una compagnia di assicurazioni, sposato, ebbe un figlio che morì prima di lui[6]; ed Élisabeth Dumont, che sposò un M. Bouchaud[8].
Suo marito, pittore alla corte reale, ottenne da Luigi XVI un appartamento al Louvre[8]. Lavorando nell'entourage della regina Maria Antonietta, Marie-Nicole Dumont fece la conoscenza di molte artiste dell'epoca, tra cui Anne Vallayer-Coster, capo del gabinetto di pittura della regina e le sorelle Marguerite e Marie-Anne Gérard, quest'ultima moglie di Jean-Honoré Fragonard[9].
Per diversi anni le fu impedito di esporre le proprie opere al Salon, ma nel 1793 espose l'autoritratto L'autrice nelle sue occupazioni[10]. Per molti anni si è ipotizzato che la Vestier fosse l'artista che ricevette molti consensi dalla critica per la sua opera, esposta nel 1785 a Place Dauphine; ricerche più recenti hanno dimostrato che in realtà si trattava di Angélique-Louise Verrier[11].
Dell'artista si conoscono pochi dipinti e sembra che abbia smesso di dipingere dopo la nascita dei figli, ma probabilmente lavorava nello studio del marito, accanto a lui.[12][13].
Morì il 30 novembre 1846 nella sua casa di campagna a Limoges-Fourches, una proprietà che il marito aveva acquistato nel gennaio 1789[6].
Il suo autoritratto presentato al Salon del 1793 è stato acquisito dal Museo della Rivoluzione francese di Vizille nel 2017[7].
- Opere di Marie-Nicole Dumont
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L'autrice alle sue occupazioni (1793), Vizille, Museo della Rivoluzione francese
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Ritratto di fanciulla di profilo, Stoccolma, Museo nazionale.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (EN) The Artist's Daughter, Marie-Nicole Vestier by Antoine Vestier | National Galleries of Scotland, su www.nationalgalleries.org. URL consultato il 9 maggio 2025.
- ^ (EN) Melissa Hyde, « Peinte par elle-même? », in Arts et Savoirs, n. 6, 6 luglio 2016, DOI:10.4000/aes.794. URL consultato il 9 maggio 2025.
- ^ (FR) Académie des sciences, arts et belles-lettres, Mémoires de l'Académie des sciences, arts et belles-lettres de Dijon, su Gallica, 1920. URL consultato il 9 maggio 2025.
- ^ (EN) Laura Auricchio, Adélaïde Labille-Guiard: Artist in the Age of Revolution, Getty Publications, 2009, ISBN 978-0-89236-954-6. URL consultato il 9 maggio 2025.
- ^ (FR) Dumont, Aristide (1790-1853), su www.idref.fr. URL consultato il 9 maggio 2025 (archiviato dall'url originale il 20 febbraio 2025).
- ^ a b c (FR) Le Carnet historique & littéraire : revue mensuelle : rétrospective et littéraire / directeur Comte Fleury, su Gallica, 1º gennaio 1901. URL consultato il 9 maggio 2025.
- ^ a b (FR) Didier Rykner, Un tableau de Marie-Nicole Dumont acquis par le Musée de la Révolution à Vizille, su La Tribune de l'Art, 17 gennaio 2018. URL consultato il 9 maggio 2025.
- ^ a b (FR) Pierrette Jean-Richard, Le Pays lorrain : revue régionale bi-mensuelle illustrée / dir. Charles Sadoul, su Gallica, 1º luglio 1995. URL consultato il 9 maggio 2025.
- ^ (FR) Séverine Sofio, Artistes femmes. Parenthèse enchantée XVIII - XIXe siècle: La parenthèse enchantée XVIIIe-XIXe siècles, CNRS Editions, 12 maggio 2016, ISBN 978-2-271-09218-2. URL consultato il 9 maggio 2025.
- ^ (EN) National Museum of Women in the Arts, Washington D.C., Royalists to Romantics : Women Artists from the Louvre, Versailles, and Other French National Collections, Londra, Scala Publishers Limited, 2012, ISBN 978-1-85759-743-1.
- ^ (EN) Vestier, in Dictionary of Pastellists Before 1800.
- ^ (EN) Cincinnati Art Museum, Julie Aronson e Marjorie E. Wieseman, Perfect Likeness: European and American Portrait Miniatures from the Cincinnati Art Museum, Yale University Press, 1º gennaio 2006, ISBN 978-0-300-11580-2. URL consultato il 9 maggio 2025.
- ^ (EN) Sharon L. Jansen, Marie-Nicole Dumont: The Woman Artist in Eighteenth-Century France, su monstrousregimentofwomen.com. URL consultato il 9 maggio 2025.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (FR) Charles Oulmont, Antoine Vestier d’après des portraits de famille inédits, in Gazette des Beaux-Arts, 1913, pp. 295–313.
Altri progetti
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