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Lista dei Carmina Burana

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Voce principale: Carmina Burana.

I Carmina Burana sono una celebre raccolta di poesie medievali risalenti ai secoli XI-XIII, tramandata attraverso un manoscritto scoperto nell'Abbazia di Benediktbeuern, in Baviera[1]. Il codice, redatto principalmente in latino con occasionali versi in medio alto tedesco e antico francese, raccoglie oltre 300 componimenti di carattere profano, spaziando tra temi amorosi, morali, satirici e bacchici.[2]

Questo elenco presenta i singoli carmina della raccolta, numerati secondo l'edizione critica curata da Johann Andreas Schmeller nel 1847. Di seguito è riportato l’elenco completo dei carmina contenuti nel manoscritto originale.[1]

Carmina moralia et satirica (1-55)

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Questa prima sezione dei Carmina Burana raccoglie componimenti di carattere morale e satirico, che offrono una visione critica della società medievale. I poeti, spesso chierici disillusi o studenti erranti, si scagliano contro l'avidità, la corruzione della Chiesa, l'ingiustizia sociale e la decadenza dei costumi. L'ironia e il sarcasmo sono strumenti centrali della loro denuncia, evidenziando il divario tra gli ideali cristiani e la realtà del tempo.[3] [4] [5] [6] [7]

  • De avaritia (1-25): Questi carmina mettono in luce la condanna dell'avidità, un vizio considerato tra i più gravi nel Medioevo. L’accumulo eccessivo di ricchezze, sia tra i laici che tra gli ecclesiastici, viene descritto con toni pungenti, mettendo in evidenza l'ipocrisia di coloro che predicano la povertà ma vivono nel lusso.[3]
  • De correctione hominum (26-28): In questa sottosezione, l'attenzione si sposta sulla necessità di correggere i comportamenti umani. I componimenti esortano alla riflessione e al miglioramento morale, con un tono che può variare dalla severità all'invito ironico.[4]
  • De conversione hominum (29-32): Qui i poeti affrontano il tema della conversione, esortando gli uomini a cambiare vita e a ritrovare la retta via. I testi sono intrisi di un senso di urgenza, mettendo in guardia contro le conseguenze della corruzione e del peccato.[5]
  • De ammonitione prelatorum (33-45): Questi componimenti si rivolgono direttamente ai prelati, accusandoli di corruzione e ipocrisia. La critica è feroce e denuncia l’allontanamento della Chiesa dai suoi principi originari, attaccando la simonia, la cupidigia e l’abuso di potere ecclesiastico.[6]
  • De cruce signatis (46-55) La sezione si concentra sui crociati e sulle Crociate, descrivendone sia gli ideali che le contraddizioni. Vi si trovano sia esortazioni alla guerra santa sia critiche alla brutalità e ai motivi meno nobili che spingevano molti a intraprendere il viaggio verso la Terra Santa.[7]
Codice CB Titolo Autore Lingua Temi Descrizione
CB 001 Manus ferens munera - Latino Corruzione e influenza del denaro La figura del denaro è descritta come una forza che corrompe i giudizi, le decisioni legali e sociali, favorendo i ricchi e emarginando i poveri. Si denuncia come la giustizia sia subordinata all'interesse economico.[3]
CB 002 Responde qui tanta cupis - Latino Desiderio infinito e insoddisfazione Una riflessione sull'insoddisfazione umana e l'avidità, simboleggiata dalla continua ricerca di ricchezza e beni materiali, che non porta mai alla vera felicità.[3]
CB 003 Ecce torpet probitas Gualterius de Castillione Latino Declino della virtù e prevalenza dell'avidità La virtù viene soppressa, mentre l'avidità domina le menti degli uomini. Si esplora il contrasto tra l'integrità e la corruzione, mettendo in luce l'illusione della gloria legata alla ricchezza.[3]
CB 004 Amaris stupens casibus - Latino Ipocrisia e corruzione religiosa Un'acuta critica alla chiesa, al suo declino spirituale, alla simonia (compra-vendita di beni spirituali) e alla falsa carità che prevale. La denuncia della corruzione all'interno della Chiesa e della separazione dalla vera fede è un tema centrale.[3]
CB 005 Flete flenda - Latino Declino dei valori morali e sociali Questo carme riflette sul decadimento delle virtù, sulla crescente oppressione e sulla sottomissione dei più deboli. Il testo evidenzia l'ascesa di tiranni e l'intrusione della corruzione in vari ambiti della vita sociale.[3]
CB 006 Florebat olim studium - Latino Declino dell'educazione e della saggezza Qui si analizza il progressivo abbandono della ricerca del sapere in favore di attività frivole. Il testo denuncia la superficialità delle nuove generazioni, che, nonostante la conoscenza superficiale, abbandonano la vera saggezza.[3]
CB 007 Postquam nobilitas - Latino Nobilità e virtù Una riflessione sulla vera nobilità, che non è basata sulla discendenza ma sulla virtù e sulla moralità. Si contrappone la nobilità autentica a quella decaduta, che non è sostenuta da valori morali.[3]
CB 008 Licet eger cum egrotis Gualterius de Castillione Latino Corruzione ecclesiastica e simonia Ancora una volta, viene denunciato il declino dell'ordine clericale, con sacerdoti e leviti che cedono alla corruzione e alla vendita di beni spirituali. La critica è rivolta all'adozione di pratiche immorali all'interno della Chiesa.[3]
CB 009 Iudas gehennam meruit - Latino Tradimento e vendetta di Giuda Una riflessione su Giuda come simbolo di tradimento, con un parallelo tra il tradimento di Giuda e le pratiche corruttive moderne, in particolare quelle che riguardano la vendita di beni spirituali.[3]
CB 010 Ecce sonat in aperto - Latino Morte e corruzione dei prelati Una denuncia della morte spirituale dei prelati e della loro ignoranza delle vere virtù cristiane. La "Simonía" (nome simbolico per la corruzione ecclesiastica) è descritta come una forza che pervade la Chiesa e la trasforma in un luogo di inganno e dissolutezza.[3]
CB 011 Versus de nummo - Latino Potere e corruzione del denaro, moralità, critica sociale. Questo carme riflette sulle potenzialità del denaro di corrompere le persone e le strutture sociali. Esprime come il denaro possa influenzare la religione, la politica, la morale e la società, esaltando l’avidità e il materialismo. Viene descritto come una forza potente che altera la verità e i valori, manipolando le emozioni, le decisioni e la vita quotidiana.[3]
CB 012 Procurans odium - Latino L'odio, l'invidia, la riflessione sulla natura dei conflitti umani. Questo carme esplora la dinamica dell'odio e della rivalità, suggerendo che l'intento di distruggere l'altro porta più danno a chi odia che a chi è odiato. Mostra come l'invidia e la competizione tra le persone siano motivazioni che, sebbene all'inizio possano sembrare vantaggiose, portano solo dolore e disillusione.[3]
CB 013 Invidus invidia - Latino Invidia, colpa, conflitto interiore. Questo carme riguarda l'invidia come una passione distruttiva che consuma l'animo. Descrive la sofferenza di chi è invidioso e il danno che questa emozione provoca sia a chi la prova che a chi è oggetto dell'invidia.[3]
CB 014 O varium Fortune - Latino Fortuna, instabilità, incertezza della vita. Il carme esplora il concetto di Fortuna, raffigurandola come mutevole e inafferrabile. Si riflette sull’instabilità della vita umana, sul modo in cui la fortuna può sollevare o distruggere una persona senza preavviso, mettendo in evidenza l'inutilità delle aspettative e delle ambizioni terrene.[3]
CB 015 Celum, non animum - Latino Stabilità, virtù, cambiamento interiore. Questo carme esplora l'idea che le circostanze esterne possono cambiare, ma l’animo umano, se saldo, rimane immutato. Esprime l'importanza di avere una fermezza interiore di fronte ai capricci del destino, suggerendo che il vero coraggio risiede nella perseveranza morale piuttosto che nelle circostanze favorevoli.[3]
CB 016 Fortune plango vulnera - Latino Lamentazione sulla Fortuna, caduta, disillusione. Il carme loda e deplora la Fortuna, che altera la vita umana, portando alla miseria quelli che una volta erano felici. È un lamento per la natura volubile della fortuna, che può sollevare una persona e distruggerla senza preavviso.[3]
CB 017 O Fortuna - Latino Fortuna, ciclicità, destino. Il carme esprime il senso di impotenza dell’uomo di fronte ai capricci della Fortuna, raffigurata come una divinità mutevole e crudele. Ogni individuo è soggetto alla sua influenza, che può portare alla felicità o alla rovina.[3]
CB 018 O Fortuna levis - Latino Instabilità della fortuna, critiche alla società. La Fortuna viene descritta come capricciosa, che solleva chi è in basso e distrugge chi è in cima. Questo carme esplora la volatilità della condizione umana, in cui la fortuna gioca un ruolo essenziale, ma non sempre giusto o prevedibile.[3]
CB 018a Regnabo; regno; regnavi; sum sine regno - Latino Potere, transitorietà. Il carme riflette sul passaggio attraverso il potere e la sua caducità. Esprime l’idea che il regno, come altre potenze terrene, sia effimero e che alla fine l'individuo rimanga senza nulla, una riflessione sulla fragilità dell'ascesa sociale e del potere.[3]
CB 019 Fas e nefas Gualterius de Castillione Latino Virtù, generosità, corruzione, peccato. Gualterius esplora il contrasto tra virtù e vizio, esortando a evitare l’avarizia e a considerare la generosità come un atto di virtù. Il carme riflette sulla moralità, sulla necessità di evitare il peccato, e sull’importanza di praticare il bene.[3]
CB 020 Est modus in verbis - Latino Equilibrio, virtù, mezzi termini. Questo carme promuove l’idea che la virtù risieda nel mezzo, fra gli estremi. Esprime che ogni cosa deve essere regolata e misurata con saggezza, suggerendo che l'eccesso in qualsiasi direzione porta alla rovina.[3]
CB 021 Veritas Veritatum Philippus Cancellarius Latino Verità, fede, redenzione. Questo carme celebra la verità come guida assoluta, contrastando il peccato e l’inganno. L'autore esprime l'importanza di vivere secondo la verità divina e riflette sull’idea che la fede in Dio sia la via per la salvezza.[3]
CB 022 Homo, quo vigeas vide! Philippus Cancellarius Latino Virtù, fede, moralità. Un appello alla virtù cristiana, alla fede e al miglioramento del cuore umano. Philippus Cancellarius enfatizza come la vera salvezza dipenda dalla dedizione alla fede e dall’adozione di un comportamento morale e virtuoso.[3]
CB 023 Vide, qui nosti litteras - Latino Educazione, saggezza, responsabilità. Questo carme pone l’accento sull'importanza dell’istruzione morale e spirituale. Incoraggia i lettori a praticare ciò che predicano e a non perdersi in discorsi vuoti.[3]
CB 024 Iste mundus furibundus - Latino Vanità del mondo, ricerca della salvezza. Un carme che critica le falsità del mondo terreno e invita alla ricerca di un destino eterno più nobile e duraturo. Esorta a disprezzare le gioie effimere e a concentrarsi sulle virtù spirituali.[3]
CB 025 Vivere sub meta - Latino Morale, virtù, giustizia. Il carme riflette sull'importanza di vivere secondo la retta via, seguendo la giustizia e la virtù. Esamina l'errore di vivere senza scopo o direzione, esortando a considerare le azioni e le loro conseguenze.[3]
CB 026 Ad cor tuum revertere - Latino Penitenza, spiritualità Il testo esorta l'uomo a riflettere sulla propria condizione misera e peccaminosa, ammonendolo a correggere i suoi vizi e a seguire la giustizia per non incorrere nell'ira divina. Si sottolinea la precarietà della vita, paragonata a una seconda morte, e si invita a purificare la propria anima prima che sia troppo tardi. Si utilizza la metafora delle nozze celesti: chi non ha la veste nuziale, simbolo della purezza, verrà respinto, come le vergini stolte con le lampade vuote. Il testo si chiude con un'esortazione alla vigilanza spirituale per accogliere il Signore.[4]
CB 027 Bonum est confidere - Latino Fede, fiducia in Dio Il componimento sottolinea l'importanza di confidare in Dio piuttosto che nel potere terreno e nelle ricchezze, che portano all'inganno e alla perdizione. Si invita a lavorare onestamente e a correggere i propri peccati. Si descrive il giudizio finale, quando i giusti saranno separati dai malvagi come il grano dalla paglia. Infine, si esaltano i beati: coloro che mantengono un cuore puro, non si lasciano contaminare dal peccato e confidano nel Signore senza preoccuparsi dei beni materiali.[4]
CB 028 Laudat rite deum - Latino Lode divina È una raccolta di brevi sentenze morali che invitano a lodare Dio con sincerità, a controllare i desideri della carne e a ricercare ciò che è eterno. La purezza della mente guida anche gli occhi e le azioni. Si ammonisce a non rimandare la conversione, poiché la stoltezza porta a compagnie altrettanto stolte. L'onestà e la giustizia sono valori supremi, mentre la menzogna uccide l'anima. Infine, si ribadisce la necessità di un costante impegno spirituale per evitare il peccato quotidiano.[4]
CB 029 In lacu miserie - Latino Sofferenza, peccato Si tratta di un ammonimento rivolto a "Panfilo", simbolo dell’uomo immerso nei piaceri carnali e nei vizi della giovinezza. Il tono è severo: il poeta avverte il destinatario del pericolo di perdere non solo il corpo e i beni materiali, ma soprattutto l'anima. Il secondo strofa usa l’immagine mitologica dell’Idra, che cresce più forte dopo ogni sconfitta, per descrivere come il vizio non si estingua facilmente ma si ripresenti con più forza. Infine, viene consigliata la fuga come unica strategia vincente contro il peccato, riprendendo il racconto biblico di Giuseppe e la moglie di Potifar.[5]
CB 030 Dum iuventus floruit - Latino Giovinezza, caducità È una riflessione sul passare del tempo e il cambiamento delle inclinazioni dell’uomo con l’età. Mentre nella giovinezza tutto sembra lecito e il piacere è l'unica guida, la vecchiaia impone un freno e la necessità di una condotta più austera. L’ultima strofa esprime la volontà di conversione: il poeta vuole abbandonare le abitudini peccaminose e dedicarsi alla virtù.[5]
CB 031 Vite Perdite - Latino Vita dissoluta, morale Questo componimento sviluppa il tema del pentimento e della redenzione con una struttura più articolata. Il poeta riconosce i propri errori e si confronta con la difficoltà di distinguere il vero dal falso. C'è un forte richiamo biblico alla parabola del figliol prodigo (il protagonista ha cercato nutrimento nei “baccelli dei porci”, simbolo di degrado spirituale). L'ultima parte richiama anche figure mitologiche e storiche (Beli, Sinone, Tullio, Zenone), suggerendo che la vera sapienza non sta nell’astuzia o nell’intelligenza, ma nella fuga dal peccato e nell’affidarsi alla grazia divina.[5]
CB 032 Cur homo torquetur - Latino Destino umano, sofferenza Si presenta in forma di domanda e risposta, quasi un catechismo sulla sofferenza umana. L’autore esplora cinque ragioni per cui l’uomo è tormentato, collegandole a un disegno divino: l’umiliazione dell’orgoglio, il merito spirituale, la glorificazione di Cristo, l’espiazione della colpa e il duplice castigo per chi non si redime. L’ultima parte è un’affermazione teologica: solo la grazia di Dio permette di raggiungere la salvezza.[5]
CB 033 Non te lusisse pudeat - Latino Gioco, leggerezza Un’esortazione morale rivolta a un ecclesiastico affinché segua una vita virtuosa. Si raccomanda di essere giusto, sobrio, prudente e pio, evitando la corruzione e l’avidità. Il sacerdote deve distribuire ai poveri senza cercare ricompense e non abusare del patrimonio della Chiesa per scopi personali. Si critica l’avidità e la compagnia di uomini corrotti, invitando alla rettitudine morale e all’umiltà.[6]
CB 034 Deduc Sion uberrimas - Latino Spiritualità, Gerusalemme Un lamento sulla corruzione della Chiesa e sulla degenerazione dei suoi rappresentanti. I pastori della Chiesa, invece di guidare il popolo, si comportano da ladri e oppressori. L’amore per il prossimo si è raffreddato, e nessuno difende i più deboli. L’autore invoca la giustizia divina affinché punisca i malvagi e restauri la purezza della fede.[6]
CB 035 Magnus, Maior, Maximus - Latino Comparazione, grandezza Una riflessione sulla gerarchia e l’instabilità delle posizioni sociali. Si osserva come gli uomini salgano e cadano nei ranghi della società. Chi possiede più ricchezze e onori è anche più esposto a responsabilità e doveri. L’autore avverte i vescovi e i leader religiosi di non cadere negli stessi errori e di vegliare sul gregge con coscienza.[6]
CB 036 Nulli beneficium - Latino Ingratitudine, società Un’esaltazione della vera penitenza. Non basta confessare i peccati con la bocca, bisogna avere un sincero pentimento nel cuore. L’autore ammonisce i potenti affinché giudichino con giustizia, reprimano gli atti impuri e aiutino i deboli con umiltà.[6]
CB 037 In Gedeonis Area - Latino Biblico, spiritualità Una denuncia della decadenza del clero e delle istituzioni religiose. La purezza e la fede autentica sono soffocate dalla corruzione e dall’ambizione. L’ordine monastico, un tempo dedito alla preghiera e alla meditazione, è ora soggetto a dispute interne e lotte per il potere.[6]
CB 038 Doctrinae verba paucis - Latino Sapienza, educazione Una breve riflessione sulla vanità delle parole senza azione. Il sapere senza pratica è inutile, e chi manca di istruzione vive nelle tenebre.[6]
CB 039 In huius mundi patria - Latino Transitorietà della vita Una critica feroce alla società medievale e alla corruzione del clero. Gli uomini di Chiesa hanno tradito la loro missione, le leggi sono sovvertite e i monaci vivono nel lusso, disprezzando la disciplina. Si denuncia l’ipocrisia e l’avidità che dominano la società.[6]
CB 039a In huius mundi domo - Latino Destino umano Un monito sulla fugacità della vita e la vanità dei beni terreni. L’uomo è polvere e tornerà alla polvere, quindi deve ricordare che tutto è effimero. Solo lo spirito ha valore eterno.[6]
CB 039b Cum vadis ad altare - Latino Liturgia, preghiera Un’esortazione ai sacerdoti affinché si preparino con purezza prima di celebrare la Messa, liberandosi dai peccati e dalle impurità del cuore.[6]
CB 040 Quicquid habes meriti - Latino Meriti, redenzione Brevi sentenze morali:
  • La grazia di Dio concede ogni merito.
  • Dopo la fatica, arriva la ricompensa.
  • Chi non sa godere della vita ha un cuore crudele.[6]
CB 041 Propter Sion non tacebo - Latino Giustizia, Sion Un lamento sulla rovina della Chiesa e di Roma. La città, un tempo faro della civiltà cristiana, è ora dominata dall’avidità e dalla corruzione. Il papato è paragonato a un mare in tempesta, con cardinali e cancellieri descritti come pirati e ladri di denaro.[6]
CB 042 Utar contra vitia - Latino Virtù contro i vizi Una satira feroce contro l’ipocrisia della Chiesa e della società. I potenti si presentano con un aspetto nobile ma sono corrotti e falsi. Roma è descritta come un luogo di inganni, dove il denaro compra tutto, compresa la giustizia. Il sistema è marcio, e chi non paga non ottiene nulla.[6]
CB 043 Roma, tue mentis oblita sanitate - Latino Decadenza di Roma Lamenta la decadenza spirituale di Roma e della Chiesa, ormai corrotta e lontana dalla vera fede. Il clero è avvelenato dalla simonia e dall’avidità, mentre la giustizia e la pietà sono ignorate. L’autore esorta la Chiesa a convertirsi prima che sia troppo tardi.[6]
CB 044 Initium sancti evangelii secundum Marcas Argenti - Latino Evangelico, sacro Una satira in stile evangelico che denuncia la simonia nella Curia romana. Un povero chierico chiede aiuto al Papa ma viene cacciato perché non ha denaro. Al contrario, un chierico ricco ottiene favori con doni e corruzione. Il Papa stesso, malato, guarisce solo dopo aver ricevuto un costoso dono.[6]
CB 045 Roma tenens morem - Latino Storia, Roma Critica la Curia romana per la sua avidità: il denaro è l’unico criterio di giustizia, e senza pagare non si ottiene nulla. Il Papa e l’imperatore si comportano allo stesso modo, prendendo denaro dal popolo. Un proverbio riassume tutto: "La Curia romana non si cura delle pecore senza lana."[6]
CB 046 De cruce signatis - Latino Crociati, fede Una serie di riflessioni religiose e bibliche sulla lotta tra fede e idolatria, la caduta di Babilonia, la visione di Giovanni sull'Apocalisse e la figura di Cristo come principe dei principi. Viene enfatizzata la necessità di conversione, la battaglia contro le false divinità e la speranza nella protezione divina per i fedeli. Il testo richiama anche temi evangelici, come il banchetto del Signore e il concetto di ultima ricompensa per chi segue la fede cristiana.[7]
CB 047 Crucifigat omnes - Latino Giustizia, punizione Un lamento per la perdita di Gerusalemme e la profanazione del Santo Sepolcro per mano dei musulmani. Si richiama alla croce come simbolo di sacrificio e redenzione, esortando i fedeli a combattere per la causa cristiana. La città sacra è vista come una sposa tradita, mentre i cristiani vengono chiamati a difendere la loro fede in un contesto di guerra santa.[7]
CB 047a Curritur ad vocem - Latino Movimento, azione Un testo satirico sulla corruzione e l’avidità nel mondo clericale e la società in generale. Si denuncia la ricerca sfrenata di denaro e potere, mentre si ironizza sull’idea che la virtù sia ormai subordinata al guadagno economico.[7]
CB 048 Quod spiritu David precinuit - Latino Profezia, sacro Un appello alla giustizia divina contro i Saraceni che hanno profanato il Sepolcro di Cristo. Il testo riprende il Salmo 67 ("Exsurgat Deus"), invocando la vendetta divina e la restaurazione del dominio cristiano in Terra Santa. Il parallelismo con episodi biblici rafforza l’idea di un intervento divino in favore dei fedeli.[7]
CB 048a Horstu, uriunt, den wahter an der cinne - Tedesco Vita quotidiana Un frammento poetico attribuito a Otto von Botenlauben che descrive il dolore della separazione tra due amanti all'alba, un motivo tipico della poesia cortese.[7]
CB 049 Tonat evangelica clara vox in mundo - Latino Evangelizzazione Un inno alla conversione e alla penitenza in vista del Giudizio Universale. Il testo esorta giovani e anziani a ricordare il loro Creatore e ad abbandonare le tentazioni terrene per seguire la croce di Cristo. Viene sottolineata la necessità di una vita virtuosa per ottenere la salvezza eterna.[7]
CB 050 Heu, voce flebili cogor enarrare - Latino Lamento, sofferenza Un racconto dettagliato della disfatta dei cristiani contro Saladino nella battaglia di Hattin (1187). Si descrive la brutalità dei musulmani, la cattura del re di Gerusalemme e la decapitazione dei Templari. Lamenti e invocazioni divine sottolineano il dolore per la perdita della Terra Santa e la necessità di penitenza e redenzione.[7]
CB 051 Debacchatur mundus pomo - Latino Eccessi, peccato Un lamento per la caduta dell'umanità nel peccato, a partire dal peccato originale. Si descrive il mondo come in preda alla corruzione e alla sofferenza, mentre si richiama alla memoria figure bibliche (Mosè, Davide, Salomone) e luoghi sacri (Gerusalemme, Sion). Il tono è apocalittico e ammonitorio.[7]
CB 051a Imperator rex Grecorum - Latino Politica, sovrani Un inno guerriero in cui si celebra l'imperatore bizantino e il re Amalrico I di Gerusalemme, lodandoli per le loro campagne militari contro i musulmani in Egitto. Il ritornello in greco rafforza il carattere liturgico e solenne del testo.[7]
CB 052 Nomen Solemnibus - Latino Celebrazione Un poema dedicato all'abbazia di Solesmes (Solemniacum), elogiandone la solennità e l'importanza religiosa. L’inizio del carme suggerisce una celebrazione della vita monastica e della sua funzione nella cristianità.[7]
CB 053 Anno Christi incarnationis - Latino Cronaca, storia Il carme celebra la salvezza portata da Cristo, che ha dissipato il buio dello scisma e ha restaurato la Chiesa. Si descrive un periodo di divisione che è stato superato grazie all'intervento di un papa, simbolo di unità e pace. L'unità cristiana è paragonata alla vittoria della verità, e Roma viene esaltata come simbolo di trionfo spirituale. Il giubileo è visto come un momento di purificazione, in cui la Chiesa esprime la sua gioia per la pace ritrovata e per il ritorno alla carità.[7]
CB 053a Passeres illos, qui transmigrant supra montes - Latino Natura, viaggio Il carme celebra la figura di Alessandro III come un cacciatore spirituale che sconfigge i nemici della fede. Si descrivono le forze negative, come il serpente che diffonde l'errore, ma vengono sconfitte dalla grazia divina. Il testo evoca un’azione decisiva contro le minacce spirituali che turbano l'armonia della Chiesa.[7]
CB 054 Omne genus demoniorum - Latino Demonologia Il carme è un esorcismo potente contro i demoni e le forze oscure, invocando il potere divino e i simboli sacri come i tre magi e il re David per allontanare il male. Viene espressa una condanna per le forze demoniache che disturbano l’uomo, invocando il giorno del giudizio e la salvezza eterna. Si sottolinea la vittoria finale della luce e della verità sul caos e l'errore.[7]
CB 055 Amara tanta tyri - Latino Dolore, condanna Il carme risulta difficile da interpretare direttamente a causa del suo linguaggio criptico e della presenza di termini che sembrano non appartenere a una lingua comune o classica riconosciuta.[7]

Carmina amatoria (56-186)

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Questa sezione raccoglie poesie d'amore, molte delle quali ispirate alla lirica cortese ma con una forte componente sensuale e carnale. L’amore è descritto nelle sue molteplici sfaccettature: dalla passione travolgente al desiderio fisico, dalla gioia alla sofferenza. I poeti non si limitano a idealizzare l’amore, ma ne esplorano anche gli aspetti più terreni e umani.[8] [9] [10] [11] [12] [13]

  • 56-70: I primi componimenti celebrano l'amore giovanile, spesso in contesti primaverili, con immagini di natura rigogliosa che fanno da sfondo alla passione nascente.[8]
  • 71-87: In questa parte si sviluppa il tema dell’amore come gioco e competizione tra uomini e donne, con toni a volte ironici e maliziosi.[9]
  • 88-100: Qui si trovano poesie che esaltano il desiderio e il piacere sensuale, talvolta con accenti più espliciti e audaci rispetto alle sezioni precedenti.[10]
  • 101-122a: Questi carmina esplorano il lato più malinconico dell’amore: il tradimento, l’attesa e la sofferenza causata dalla lontananza dell’amata.[11]
  • 123-154: L’amore cortese si mescola al realismo della vita quotidiana, con poemi che raccontano incontri segreti e relazioni proibite.[12]
  • 155-186: L’ultima parte della sezione culmina con un’esaltazione dell’amore come esperienza totalizzante, che può condurre sia alla felicità che alla rovina.[13]
Codice CB Titolo Autore Lingua Temi Descrizione
CB 056 Ianus annum circinat - Latino Tempo, ciclicità Un inno all'amore e alla primavera. Il tempo ciclico segna il passaggio delle stagioni, e l'amore trionfa su tutto. Il poeta descrive l’incontro con una donna dalla bellezza divina, diversa da tutte le altre. L’amore lo consuma, ma è anche la sua gioia suprema. Invoca Venere e Cupido, chiedendo grazia e favore.[8]
CB 057 Bruma, veris emula - Latino Stagioni, contrasto Un contrasto tra inverno e primavera: la natura si risveglia e gli elementi si uniscono grazie all’amore. Hymeneus, dio del matrimonio, garantisce l’armonia. Il carme rievoca il mito di Proserpina e le forze cosmiche che regolano la vita. Il sole nei Pesci simboleggia abbondanza e cambiamento.[8]
CB 058 Iam ver oritur - Latino Primavera, rinascita La primavera si manifesta con il canto degli uccelli, tra cui l’usignolo che rievoca il mito di Tereo e Filomela. La natura è in festa: gli dei e le creature mitologiche danzano. Viene descritto un corteo di uccelli, ognuno con caratteristiche simboliche. L’armonia della natura porta gioia e celebra l’arrivo del tempo felice.[8]
CB 059 Ecce, chorus virginum - Latino Danza, giovinezza Un gruppo di vergini si riunisce per celebrare Venere in una valle fiorita. L’ambiente idilliaco è accompagnato dal canto degli uccelli. Si dibatte se l’amore casto sia superiore a quello passionale, e si conclude che l’amore puro è più felice. La celebrazione della bellezza e della gioia amorosa è il tema centrale.[8]
CB 060 Captus amore gravi - Latino Amore, passione Un lamento d’amore. Il poeta si paragona a un uccello prigioniero e soffre per una donna che lo respinge. La passione si trasforma in dolore, e la donna viene accusata di infedeltà. Il poeta si sente tradito e invoca Venere per aiutarlo a superare la sofferenza.[8]
CB 060a Cupido mentem gyrat - Latino Cupido, desiderio Un’ode all’amore carnale e alla passione. Cupido agisce sul cuore dell’amante, che desidera un bacio dalla donna amata. La bellezza della giovane è paragonata alle stelle del mattino. Il poeta esprime il desiderio di godere del piacere amoroso, celebrando Venere come fonte di gioia.[8]
CB 061 Siquem Pieridum ditavit contio - Latino Muse, poesia Un canto d’amore e di devozione. Il poeta, ispirato dalle Muse, esalta una donna dalla bellezza straordinaria. La sua presenza è fonte di felicità, ma l’incertezza amorosa lo tormenta. Invoca la fortuna per ottenere il suo favore, desiderando un legame eterno con lei.[8]
CB 062 Dum Diane vitrea - Latino Diana, caccia Un inno al sonno e al suo legame con l’amore. Viene descritto come un antidoto alle preoccupazioni e un dolce rifugio dopo le fatiche amorose. Morfeo è evocato insieme ai suoni della natura e agli effetti rilassanti che portano al riposo. Il passaggio dal piacere amoroso al sonno e viceversa viene visto come un ciclo naturale e piacevole.[8]
CB 063 Olim sudor Herculis - Latino Ercole, fatica Una riflessione sulla forza dell’amore e il suo potere di far dimenticare la gloria e il valore. L’autore paragona le imprese di Ercole, che aveva sconfitto mostri e pericoli, alla sua sconfitta davanti al fascino femminile. L’amore viene visto come un’esperienza che fa perdere tempo e merito, ma a cui l’innamorato non riesce a sottrarsi. Il testo si conclude con una dichiarazione di resistenza contro Venere e il desiderio di fuggire dal suo dominio.[8]
CB 064 Prima Cleonei tolerata - Latino Ercole, Leone di Nemea Un elenco poetico delle dodici fatiche di Ercole, sottolineando la difficoltà e la gloria delle imprese mitologiche, dalla lotta contro il leone di Nemea fino alla discesa negli Inferi per catturare Cerbero.[8]
CB 065 Quocumque more motu - Latino Movimento, destino Un carme enigmatico con riferimenti astronomici e mitologici. Si menzionano vari fenomeni celesti e si intrecciano elementi di amore e desiderio. Si parla della bellezza femminile e dell’attrazione amorosa, con immagini di Venere e di Paride. L’innamorato si trova in bilico tra desiderio e timore, incerto su come procedere.
CB 066 Acteon, Lampos, Erythreus et Philogeus - Latino Miti, cavalli Una descrizione poetica delle diverse fasi del giorno, con nomi greci dati ai vari momenti della giornata. "Acteon" rappresenta l'alba, "Lampos" il mattino luminoso, "Erythreus" il mezzogiorno infuocato e "Philogeus" il tramonto. Il carme celebra il ciclo del sole e la sua influenza sulla terra.[8]
CB 067 A Globo Veteri - Latino Saggezza, passato Un elogio alla bellezza femminile, descrivendo una donna perfetta, creata da Natura con particolare attenzione. Viene esaltata la sua armonia fisica e il potere del suo sorriso nel conquistare gli uomini. Si conclude con la descrizione del desiderio suscitato dalla sua bellezza, che incatena l’innamorato.[8]
CB 068 Saturni sidus lividum - Latino Saturno, astrologia Un inno alla primavera e all’amore. Si celebra il ritorno della bella stagione, con il risveglio della natura e il rinnovarsi della passione amorosa. Il vento di Zefiro porta dolcezza, le spine e i fiori simboleggiano il piacere e il dolore dell’amore. Il carme esprime il desiderio di unione amorosa e il piacere del bacio.[8]
CB 069 Estas in exilium - Latino Estate, transitorietà L’inverno e la tristezza che porta con sé vengono contrapposti al calore e alla vitalità dell’amore. Nonostante il gelo e la perdita del canto degli uccelli, l’amore non si spegne e anzi diventa un rifugio contro il freddo. Il poeta descrive la bellezza della sua amata e il piacere dei suoi baci.[8]
CB 070 Estatis florigero tempore - Latino Estate, gioia Un dialogo amoroso tra un innamorato e la sua amata. Lui le confessa il suo desiderio ardente, mentre lei si mostra prudente e dubbiosa, ponendo ostacoli. Alla fine, però, si lascia convincere e accetta l’amore. Il carme celebra l’astuzia, la pazienza e il trionfo dell’amore sulla resistenza.[8]
CB 071 Axe Phebus aureo - Latino Sole, Apollo Si celebra la bellezza della natura primaverile e la rinascita della vita, con immagini luminose di Febo (Apollo) e Flora. La primavera risveglia gli animi e accende il desiderio amoroso, con un riferimento al potere di Cupido. Tuttavia, emerge anche la sofferenza dell’amante diviso tra attrazione e rifiuto, desiderio e paura.[9]
CB 072 Grates ago Veneri - Latino Amore, devozione Il poeta ringrazia Venere per il successo in amore con una giovane vergine. Dopo un periodo di attesa e sofferenza, finalmente ottiene il suo "trofeo". Tuttavia, la ragazza esita e piange, creando un contrasto tra il desiderio maschile e la resistenza femminile, che alla fine viene superata.[9]
CB 073 Clauso Cronos - Latino Tempo, chiusura Un carme dedicato alla primavera e alla sua influenza sugli esseri umani e le divinità mitologiche. La stagione risveglia la passione amorosa e il desiderio proibito. Il poeta si trova in un tormento interiore, poiché ciò che è vietato risulta più desiderabile, un classico topos dell’amore cortese.[9]
CB 074 Letabundus rediit - Latino Ritorno, gioia Un inno alla rinascita della natura e alla gioia della giovinezza. La primavera è vista come simbolo del risveglio amoroso, con immagini di fiori, canti di uccelli e danze di ninfe e satiri. Il poeta invita a godere dell’amore e dei piaceri della vita prima che sia troppo tardi.[9]
CB 075 Omittamus Studia - Latino Svago, riposo Un carme che esorta ad abbandonare gli studi e a dedicarsi ai piaceri della giovinezza, perché il tempo passa velocemente. Si critica la vecchiaia e la serietà della vita adulta, contrapponendola all’istinto naturale dei giovani verso il divertimento e l’amore.[9]
CB 076 Dum caupona verterem - Latino Taverna, spensieratezza Una narrazione in prima persona: un giovane, dopo aver bevuto in una locanda, si ritrova vicino al tempio di Venere e desidera entrare. Dopo una serie di dialoghi con una donna, riesce a incontrare la dea dell’amore e ottiene il suo favore. Tuttavia, dopo aver goduto del piacere, finisce impoverito, lasciando una morale sul costo del desiderio.[9]
CB 077 Si linguis angelicis - Latino Sapienza, virtù Un carme più spirituale e filosofico: il poeta riflette sull’amore e sul suo valore, paragonandolo a un’esperienza quasi mistica. Si fa riferimento a una donna ideale, paragonata a una stella luminosa, e si descrive il tormento di un amore impossibile o non corrisposto.[9]
CB 078 Anni novi rediit novitas - Latino Nuovo anno, rinnovamento Il carme celebra il ritorno della primavera e la fine dell'inverno. Il poeta è tormentato dall'amore per una fanciulla. Venere lo ha ferito con le sue frecce e Cupido ha acceso il suo desiderio. Il poeta anela a un bacio della fanciulla amata e desidera che i loro cuori diventino uno[9]
CB 079 Estivali sub fervore - Latino Estate, calore Il poeta, riposando sotto un albero in un prato, incontra una pastorella di straordinaria bellezza

. Dichiarandosi non un predatore ma un amante, si offre a lei, esaltandone la bellezza superiore a Flora. La pastorella rifiuta le avances, adducendo il timore dei suoi genitori severi e della reazione spropositata di sua madre, invitando il poeta a desistere[9]

CB 080 Estivali gaudio - Latino Estate, festa Il carme celebra la gioia estiva e il risveglio della natura. Venere spinge all'amore e i cori di giovani gioiscono. I prati si adornano di fiori e la gioia si diffonde tra gli amanti. Il ritornello esalta le gioie dell'amore condiviso e la fine dell'inverno[9]
CB 081 Solis iubar nituit - Latino Sole, luce Il carme celebra il ritorno del sole e della primavera. La natura si risveglia e la gioia si diffonde. Il ritornello invita tutti a cantare e danzare con gioia.[9]
CB 082 Frigus hinc est horridum - Latino Inverno, gelo Il carme contrappone l'inverno rigido alla primavera fiorita. La terra diventa fertile e si riempie di fiori. Il carme esalta l'amore e afferma che i chierici sanno amare le vergini più dei soldati. Critica i soldati e celebra l'amore dei chierici.[9]
CB 083 Sevit aure spiritus - Latino Vento, natura Il carme descrive l'amore sensuale per Flora. Il poeta si abbandona ai piaceri fisici con la sua amata, esaltandone la bellezza e la tenerezza. Temendo che Giove possa desiderare Flora, il poeta fantastica sulle possibili metamorfosi che il dio potrebbe assumere per sedurla[9]
CB 084 Dum prius inculta - Latino Natura, fertilità Il carme descrive un incontro amoroso in un ambiente naturale. Il poeta vede Fillide sotto un tiglio e se ne innamora. Cerca di sedurla, ma lei resiste. Alla fine, il poeta riesce a conquistarla con la forza.[9]
CB 085 Veris dulcis in tempore - Latino Primavera, rinascita Il carme celebra la dolcezza dell'amore in primavera. I fiori sbocciano, gli uccelli cantano e le vergini si scaldano. Il ritornello afferma che chi è privo d'amore è meno valido. Il poeta desidera baciare la sua amata in un bosco.[9]
CB 086 Non contrecto quam affecto - Latino Desiderio, amore Il carme presenta un invito all'esperienza fisica. Esorta una fanciulla, Cecilia, a preferire la giovinezza alla vecchiaia, paragonando le qualità dei giovani a utensili agili e docili. Dopo il calore del cielo e la rugiada, i gigli bianchi emanano il loro profumo.[9]
CB 087 Amor tenet omnia - Latino Amore universale Il carme esplora la natura complessa e contraddittoria dell'amore. L'amore domina tutto, cambia i cuori e cerca vie nascoste. Può essere dolce come il miele o amaro come il fiele, cieco e privo di pudore. Il carme descrive l'amore come una forza che governa i giovani e cattura le vergini, escludendo la vecchiaia. L'amore è volubile, ma anche governato dall'arte e si consuma nel segreto della notte.[9]
CB 088 Amor habet superos - Latino Divinità, amore Questo carme celebra l'amore puro e innocente tra vergini. Il poeta si erge a custode della loro castità, preferendo questo tipo di relazione a quelle con donne considerate corrotte o già sposate. Il testo esplora il tema del piacere innocente e della purezza. Si paragona l'amore divino, come quello tra Giove e Giunone, all'amore tra le vergini. Il ritornello "Amoris solamine / virgino cum virgine; / aro non in semine, / pecco sine crimine" sottolinea la natura non fisica e senza peccato di questo amore[10]
CB 088a Iove cum Mercurio - Latino Mitologia, inganno Il carme descrive una nascita sotto specifiche costellazioni astrologiche. Si parla di un amore reciproco e puro, immune da inganni, che nasce sotto influenze astrali favorevoli. L'io lirico esprime il suo amore per una sola persona, sottolineando che il loro legame è determinato dai segni celesti[10]
CB 089 Nos duo boni - Latino Amicizia In questo carme, una giovane pastorella si distingue per la sua critica nei confronti dei pastori negligenti e avidi. Viene rimproverata per aver osato intromettersi in questioni maschili e le vengono ricordati i suoi doveri di donna. I pastori, a loro volta, si autoelogiano, presentandosi come eccellenti amministratori del gregge reale. Il carme mette in luce il contrasto tra la diligenza e l'onestà della fanciulla e la corruzione dei pastori.[10]
CB 090 Exit diluculo - Latino Partenza, alba Una fanciulla di campagna invita uno scolaro a unirsi a lei nei giochi mentre sorveglia il suo piccolo gregge. Questo carme presenta un quadro idilliaco della vita rurale, dove l'innocenza e la semplicità sono celebrate attraverso l'invito al gioco.[10]
CB 091 Sacerdotes, mementote - Latino Religione, dovere Questo carme è una forte invettiva contro i sacerdoti che si macchiano di impurità e lussuria. Li ammonisce a essere degni del loro ruolo sacrosanto e li invita a pentirsi dei loro peccati, altrimenti andranno incontro alla condanna divina. Il carme denuncia l'ipocrisia di coloro che celebrano i sacramenti pur vivendo nel peccato. Si sottolinea la necessità di purezza interiore ed esteriore per poter degnamente servire Dio[10]
CB 092 Anni parte florida - Latino Stagioni, primavera Il carme è un dialogo vivace tra Phyllis e Flora, due vergini, che discutono animatamente sull'amore e sulla loro preferenza tra un soldato (miles) e un chierico (clericus). Le due vergini si contendono i meriti dei loro amati, esaltandone le virtù e criticando i difetti dell'altro. La discussione verte sui valori e sugli stili di vita associati alla carriera militare e a quella ecclesiastica. Alla fine, decidono di affidare il giudizio a Cupido. Il carme offre uno spaccato interessante sulle concezioni dell'amore e della società nel Medioevo.[10]
CB 093 Hortum habet insula - Latino Natura, giardino Un uomo incontra una vergine in un giardino e si unisce a lei, ma la loro relazione è presto turbata da inganni e invidia. Questo carme suggerisce che anche l'amore più idilliaco può essere corrotto da forze esterne.[10]
CB 093a Cum Fortuna voluit - Latino Sorte, destino Un uomo anziano riflette sulla transitorietà della giovinezza e sulla necessità di cedere il passo alle nuove generazioni. Utilizza l'immagine del rinoceronte, che si concede solo alle vergini pure, per sottolineare come la purezza e la gioventù siano qualità preziose.[10]
CB 094 Congaudentes ludite - Latino Gioia, festa Questo carme è un invito gioioso a celebrare l'amore e la giovinezza, contrapponendoli all'inevitabile declino della vecchiaia. Il ritornello "Audi, bel'amia, mille modos Veneris! hahi zevaleria!" incita all'esplorazione delle gioie dell'amore.[10]
CB 095 Cur suspectum me tenet domina - Latino Gelosia, amore Un uomo si difende con passione dalle accuse della sua amata, giurando la sua innocenza e proclamando di preferire una povertà onesta a una ricchezza corrotta. Il carme esprime un forte senso di integrità morale e un rifiuto di compromessi.[10]
CB 096 Iuvenes amorifer - Latino Gioventù, amore Questo carme è un incitamento all'amore e al piacere tra giovani e vergini, ispirato dal canto degli uccelli. Il ritornello "O vireat, o floreat, o gaudeat in tempore iuventus!" celebra la vitalità e la gioia della gioventù.[10]
CB 097 O Antioche, cur decipis me - Latino Inganno, politica Il carme narra la storia travagliata di Apollonio e di sua figlia Tharsia, ricca di colpi di scena, tra cui naufragi, rapimenti, vendite e, infine, il ricongiungimento. La storia mette in luce temi come la perseveranza, la fortuna e la forza dei legami familiari.[10]
CB 098 Troie post excidium - Latino Troia, distruzione Il carme racconta l'incontro fatale tra Enea e Didone a Cartagine, l'amore appassionato che sboccia tra loro e il tragico epilogo, con il suicidio di Didone a causa dell'abbandono di Enea. Il carme esplora i temi dell'amore, della passione, del destino e del dolore.[10]
CB 099 Superbi Paridis leve iudicium - Latino Paride, guerra di Troia Questo carme ripercorre brevemente le storie di Paride, Elena, Enea e Didone, figure emblematiche dell'amore e della tragedia. Sottolinea come l'amore possa essere fonte sia di immensa gioia che di profondo dolore.[10]
CB 099a Armat amor Paridem - Latino Amore, guerra Paride si arma con l'amore, rapisce Elena e questo atto scatena una guerra.[10]
CB 099b Prebuit Eneas - Latino Morte, eroismo Enea è causa della morte di Didone, che si toglie la vita con la spada dell'eroe troiano.[10]
CB 100 Oh decus, o Lybie regnum - Latino Cartagine, gloria Questo carme è un lamento disperato di Didone per l'abbandono subito da Enea e per il funesto destino che incombe su Cartagine. Il carme esprime la sofferenza, il dolore e la rabbia di una regina tradita e abbandonata al suo destino.[10]
CB 101 Pergama flere volo - Latino Rovina, pianto, memoria storica Questo carme è un lamento sulla distruzione di Troia, città un tempo potente, ora ridotta in rovina. Il testo include riferimenti a figure chiave come Paride, responsabile del ratto di Elena, e alla conseguente guerra di Troia. Il carme esplora temi di dolore, devastazione e le conseguenze nefaste della lussuria e della guerra, culminando nel lamento di Ecuba, regina di Troia, di fronte alla distruzione e alla perdita. Il carme riflette sulla caducità della grandezza e sulla natura inesorabile del destino.[11]
CB 102 Fervet amore Paris - Latino Passione, amore, desiderio Questo carme narra gli eventi che portano alla guerra di Troia, concentrandosi sul rapimento di Elena da parte di Paride

. Elena abbandona il marito, Atride, per seguire Paride, scatenando l'ira dei Greci. Il carme descrive i preparativi per la guerra, l'assedio di Troia e la famosa astuzia del cavallo di Troia che porta alla caduta della città. Il carme si conclude con le successive peregrinazioni di Enea, sottolineando come la guerra e la distruzione portino a nuove lotte e sfide[11]

CB 103 Eia dolor! - Latino Dolore, sofferenza, lamento Questo carme è un lamento amoroso in cui il poeta si rivolge a una vergine, paragonandola a Tyndaride (Elena) e implorandola di favorire il suo amore come Paride fece con Elena

. Il poeta si sente consumato dalla passione, descrivendo come Venere (dea dell'amore) e Cupido (dio dell'amore) lo tormentino. Il carme esprime il desiderio del poeta di essere liberato dalla sofferenza amorosa e di trovare conforto nell'amore della vergine[11]

CB 104 Egre fero quod egroto - Latino Malattia, sofferenza, rassegnazione In questo carme, un uomo anziano esprime il suo desiderio e la sua passione per Venere, lamentando come l'amore lo consumi nonostante la sua età

. L'uomo si sente intrappolato in un ciclo di desiderio e sofferenza, incapace di resistere al potere di Venere. Il carme esplora il tema dell'amore senile e la difficoltà di controllare le passioni, anche in età avanzata[11]

CB 104a Non honor est - Latino Onore, disillusione, valori Questo breve distico sottolinea l'importanza di sposarsi con qualcuno di pari livello sociale

. Il carme suggerisce che l'unione tra persone di diversa condizione può portare a infelicità e problemi sociali[11]

CB 105 Dum curata vegetarem - Latino Guarigione, ripresa, vita In questo carme, Cupido appare in sogno lamentando la perdita delle vere arti amatorie insegnate da Ovidio e deplorando come i misteri di Venere siano stati profanati e resi pubblici

. Cupido si lamenta della corruzione dei costumi moderni e della mancanza di vera comprensione dell'amore. Il carme riflette sulla nostalgia per un passato in cui l'amore era considerato un'arte nobile e sacra[11]

CB 106 Veneris vincula - Latino Amore, desiderio, passione Il poeta si dichiara legato dalle catene di Venere e consumato dal desiderio per Flora

. Esplora la natura mutevole dell'amore e invoca Flora affinché riconosca la sua sofferenza. Il carme descrive l'amore come una forza potente e imprevedibile, capace di trasformare e tormentare l'amante[11]

CB 107 Dira vi amoris teror - Latino Amore tormentato, paura, passione Il poeta, terrorizzato dalla forza dell'amore, invoca una vergine affinché lo aiuti, descrivendola come un giglio virginale e una stella splendente

. Il carme esprime la paura e la vulnerabilità dell'amante di fronte alla potenza dell'amore, cercando rifugio nella purezza e nella castità[11]

CB 108 Vacillantis trutine - Latino Incertezza, indecisione, destino Il poeta è combattuto tra la ragione (Ratio) e l'amore (Amor), simboleggiato dal desiderio per Florula

. La ragione lo invita allo studio, ma l'amore lo attrae con le sue lusinghe. Il carme esplora il conflitto interiore tra dovere e piacere, tra saggezza e passione, riflettendo sulla difficoltà di trovare un equilibrio nella vita[11]

CB 109 Multiformi succendente - Latino Mutamento, tempo, trasformazione Questo carme descrive un uomo tormentato dalle pene d'amore e dal rifiuto della sua amata, paragonando la sua situazione a quella di Apollo e Dafne

. Il poeta si lamenta del fatto che la sua amata preferisca un altro e si sente morire a causa del suo amore non corrisposto. Il carme esprime la frustrazione e la disperazione dell'amante respinto[11]

CB 110 Quis furor est in amore! - Latino Amore, follia, passione Il poeta descrive la follia dell'amore e come questo lo trasformi, portando turbamento nel suo cuore. Il carme esplora il potere dell'amore di sconvolgere la mente e il corpo, portando l'amante a comportarsi in modo irrazionale[11]
CB 111 O comes amoris dolor - Latino Dolore, amore, nostalgia Questo carme è un lamento sulla sofferenza causata dall'amore non corrisposto per una donna eccezionale, lodata per la sua bellezza e purezza. Il poeta si lamenta del fatto che la sua amata lo disprezzi e che non ricambi il suo amore. Il carme esprime la solitudine e la tristezza dell'amante non corrisposto[11]
CB 112 Dudum voveram - Latino Voto, promessa, dedizione Il poeta, che aveva promesso di allontanarsi dall'amore, si ritrova nuovamente prigioniero di Venere e si lamenta della sua condizione

. Il carme esplora la difficoltà di resistere alle tentazioni dell'amore e la fragilità delle promesse fatte in passato[11]

CB 112a Div mich singen tuot - Medio alto tedesco Musica, espressione, sentimento Questo breve lamento in tedesco esprime il dolore del poeta e invoca una donna affinché gli sia favorevole, sentendosi bruciato dalla passione[11]
CB 113 Transit nix et glacies - Latino Tempo, fugacità, natura Il poeta descrive il risveglio della primavera e come questo alimenti il suo amore, nonostante la sofferenza causata dal rifiuto della sua amata. Il carme esplora il legame tra la natura e l'amore, e la difficoltà di trovare gioia quando si è afflitti dal dolore amoroso[11]
CB 113a Vvaz ist fur daz senen guot - Medio alto tedesco Desiderio, nostalgia, amore Questo breve frammento in tedesco in cui una donna si interroga sul desiderio che prova per un uomo[11]
CB 114 Tempus accedit floridum - Latino Primavera, rinascita, natura Il poeta celebra l'arrivo della primavera e si lamenta della mancanza di conforto nel suo cuore, implorando una vergine di ascoltare la sua miseria. Il carme esprime il contrasto tra la gioia della natura e il dolore dell'amore non corrisposto[11]
CB 114a Der al der werlt ein meister si - Medio alto tedesco Sapienza, guida, maestro Questo breve frammento in tedesco in cui il poeta esprime gratitudine per il conforto ricevuto da una donna[11]
CB 115 Nobilis mei miserere precor! - Latino Supplica, amore, dolore Il poeta implora una nobile donna di avere pietà di lui, descrivendo come la sua bellezza lo stia uccidendo. Il carme esprime l'ammirazione e il desiderio del poeta per la donna amata, sentendosi sopraffatto dalla sua bellezza[11]
CB 115a Edile vrowe min - Medio alto tedesco Amore, supplica, devozione Questo breve frammento in tedesco in cui il poeta implora una donna di riconoscere il suo amore, sentendosi consumato dal suo splendore.[11]
CB 116 Sic mea fata canendo solor - Latino Destino, musica, consolazione Il poeta si lamenta del dolore che affligge il suo cuore a causa dell'amore, desiderando la felicità con la persona amata. Il carme esprime la sofferenza e il desiderio dell'amante, sperando di trovare conforto e gioia nell'amore[11]
CB 117 Lingua mendax et dolosa - Latino Inganno, menzogna, malizia Il poeta si difende dalle accuse di essere un ingannatore e giura fedeltà alla sua amata, esaltandone la bellezza. Il carme esprime l'innocenza del poeta e il suo impegno verso l'amata.[11]
CB 118 Doleo quod nimium - Latino Dolore, rimpianto, eccesso Il poeta si lamenta dell'esilio e della sofferenza causati dall'amore, esprimendo il desiderio di un bacio dalla sua amata. Il carme include frasi in francese antico, che aggiungono un tono di malinconia e nostalgia[11]
CB 119 Dulce solum natalis patrie - Latino Patria, nostalgia, amore Il poeta si prepara a lasciare la sua terra natale a causa della rabbia dell'amore, riconoscendo la miseria che esso porta. Il carme esprime il dolore e la perdita dell'amante costretto a separarsi dalla sua terra e dai suoi affetti[11]
CB 119a Semper ad omne - Latino Eternità, impegno, fedeltà Questo breve distico sottolinea l'importanza della misura in tutte le cose[11]
CB 120 Rumor letalis - Latino Pericolo, morte, notizie Il poeta si lamenta delle maldicenze e delle voci che diffamano la sua amata, esortandola alla cautela. Il carme esprime la preoccupazione e la gelosia dell'amante, desideroso di proteggere la reputazione della sua amata[11]
CB 120a Vincit Amor quemque - Latino Amore, ineluttabilità, passione Questo breve detto afferma che "L'amore vince tutti, ma non è mai vinto"[11]
CB 121 Tange sodes citharam - Latino Musica, invito, arte Il poeta celebra il suo nuovo amore, denigrando la precedente amante e lodando le virtù della nuova. Il carme esprime la gioia e la leggerezza dell'amante, pronto a dimenticare il passato e a godersi il presente[11]
CB 121a Non est crimen amor - Latino Amore, giustizia, morale Questo breve detto afferma che "Non è un crimine l'amore, perché, se fosse un peccato amare, Dio stesso non vorrebbe legare le cose divine con l'amore"[11]
CB 122 Expirante primitivo - Latino Fine, origine, tempo Questo carme è un lamento sulla morte di un re, che priva il mondo di virtù e splendore. Il carme esprime il dolore e la perdita causati dalla morte del sovrano, sottolineando il suo valore e la sua importanza per il regno.[11]
CB 122a Vite presentis - Latino Vita, tempo, fugacità "Se paragono le gioie della vita presente ai venti, poiché nessuno dei due dura, nessuno si preoccupi di criticare!". Questo breve detto riflette sulla transitorietà della vita e delle sue gioie.[11]
CB 123 Versa est in luctum cithara Waltheri - Latino Lutto, musica, morte Lamenta la corruzione dei giudici ecclesiastici e la decadenza morale del clero, paragonando la situazione a una notte oscura. Invoca un intervento divino[12]
CB 123a Ludit in humanis - Latino Fortuna, destino, gioco Riflette sull'inaffidabilità della fortuna e la precarietà del presente, citando Ovidio[12]
CB 124 Dum Philippus moritur - Latino Morte, storia, lutto Lamenta la corruzione e la perdita di valori dopo la morte di Filippo, sottolineando la trasgressione della fede e l'assenza di ragione[12]
CB 125 Ante Dei vultum - Latino Fede, giudizio, divinità Afferma che nessuna azione malvagia rimane impunita davanti a Dio ed esalta la beatitudine di chi contempla le gioie celesti[12]
CB 126 Huc usque me miseram! - Latino Dolore, disperazione, destino Descrive la situazione di una giovane donna che ha nascosto la sua gravidanza, ma ora affronta la vergogna e il biasimo. Soffre per l'assenza del suo amante[12]
CB 127 Deus pater adiuva - Latino Fede, preghiera, speranza Un individuo invoca l'aiuto divino di fronte alla morte imminente, considerando di farsi monaco. Discute sui rigori della vita monastica e decide di rimandare la decisione[12]
CB 128 Remigabat naufragus - Latino Naufragio, difficoltà, sopravvivenza Narra di un naufrago soccorso da due giovani che gli indicano la via per il porto, salvandogli la vita[12]
CB 129 Exul ego clericus - Latino Esilio, religione, solitudine Un chierico esiliato lamenta la sua povertà e chiede sostegno per poter studiare e partecipare alle funzioni religiose[12]
CB 130 Olim lacus colueram - Latino Decadenza, fortuna Un cigno, trasformato in cibo arrostito, lamenta la sua sorte, preferendo la vita libera nell'acqua[12]
CB 131 La Verità, la Carità e la Giustizia sono invocate e interrogate sul perché si trovino in un mondo di ipocrisia e peccato[12]
CB 131a Critica la corruzione e l'avidità nella Curia papale, dove la giustizia è soppressa e venduta. Denuncia la corruzione dei funzionari ecclesiastici[12]
CB 132 Iam vernali tempore - Latino Primavera, rinascita Celebra il ritorno della primavera con immagini vivide della natura che si risveglia, descrivendo il canto degli uccelli, i suoni degli animali e la fertilità della terra[12]
CB 133 Hic volucres celi referam sermone fideli - Latino Natura, uccelli Elenca i nomi di diversi uccelli[12]
CB 134 Nomina paucarum sunt hic socianda ferarum - Latino Animali, simbolismo Elenca i nomi di diversi animali selvatici[12]
CB 135 Cedit hiems tua durities - Latino Inverno, primavera Descrive la fine dell'inverno e l'arrivo della primavera, con la rinascita della natura e l'invito all'amore[12]
CB 135a Der starche winder hat uns uerlan - Tedesco Inverno, cambiamento Esprime gioia per la fine dell'inverno e la bellezza dell'estate[12]
CB 136 Omnia sol temperat - Latino Sole, armonia Celebra la primavera come tempo di amore e gioia, esortando alla fedeltà e alla costanza[12]
CB 136a Solde ih noch den tach geleben - Tedesco Vita, destino Desidera vivere il giorno in cui potrà ricevere gioia dalla sua amata[12]
CB 137 Ver redit optatum - Latino Primavera, rinascita Celebra il ritorno della primavera e invita i giovani a godere dei piaceri della natura e dell'amore[12]
CB 137a Springerwir den reigen - Tedesco Danza, festa Esprime gioia per l'arrivo di maggio e la bellezza dei fiori[12]
CB 138 Veri leta facies - Latino Primavera, gioia Descrive la gioia della primavera, con la natura che rinasce e l'amore che pervade ogni cosa, invitando tutti a partecipare alla celebrazione[12]
CB 138a In liehter varwe - Tedesco Colori, rinascita Celebra la bellezza della primavera e il canto degli uccelli[12]
CB 139 Tempus transit horridum - Latino Tempo, inverno Esprime il desiderio di godere dell'amore e della gioia nel tempo presente, riconoscendo la natura fugace della giovinezza[12]
CB 139a Zergangen ist der winder chalt - Tedesco Freddo, transizione Esprime gioia per la fine dell'inverno e l'amore di una donna[12]
CB 140 Terra iam pandit gremium - Latino Natura, fertilità Celebra il risveglio della natura in primavera, invitando a godere dei piaceri dell'amore e della compagnia[12]
CB 140a Nu suln wir alle froude han - Tedesco Gioia, festa Invita alla gioia e alla danza per celebrare la primavera[12]
CB 141 Florent omnes arbores - Latino Natura, alberi Descrive il contrasto tra la gioia della primavera e la difficoltà di conquistare una donna[12]
CB 141a Div heide gruonet vnde der walt - Tedesco Verde, rinascita Celebra la primavera e il canto degli uccelli[12]
CB 142 Tempus adest floridum - Latino Primavera, fiori Invita a godere della primavera e dell'amore, con un riferimento al mito di Elena e Paride[12]
CB 142a Ih solde eines morgenes gan - Tedesco Mattino, speranza Narra l'incontro con una fanciulla in un prato[12]
CB 143 Ecce gratum et optatum - Latino Primavera, festa Celebra il ritorno della primavera e invita a godere dei piaceri dell'amore sotto il dominio di Cupido[12]
CB 143a Ze niwen vrouden stat min muot - Tedesco Gioia, speranza Una donna esprime la sua gioia per l'amore di un cavaliere[12]
CB 144 Iam iam virent prata - Latino Natura, prati Invita a celebrare la primavera e l'amore, unendosi a Venere per evitare la tristezza[12]
CB 144a Ich han gesehen - Tedesco Esperienza, osservazione Esprime gioia per la bellezza della natura[12]
CB 145 Musa venit carmine - Latino Poesia, ispirazione Invita a cantare in lode della primavera, descrivendo la bellezza della natura e il canto degli uccelli[12]
CB 145a Uvere div werlt alle min - Tedesco Possesso, desiderio Desidera avere il re d'Inghilterra tra le sue braccia[12]
CB 146 Tellus flore vario vestitur - Latino Natura, colori Descrive la bellezza di una donna e il desiderio di amore[12]
CB 146a Nahtegal, sing einen don mit sinne - Tedesco Usignolo, musica Invoca l'usignolo affinché canti alla sua regina, esprimendo il suo amore e la sua devozione[12]
CB 147 Si de more cum honore - Latino Tradizione, rispetto Riflette sulla vanità dell'amore e sulla condizione di poeta, diviso tra il desiderio di gioia e la consapevolezza della sofferenza[12]
CB 147a Sage, daz ih dirs iemmer lone - Tedesco Riconoscenza, fedeltà Chiede informazioni su un uomo amato, esprimendo il desiderio di sapere se è felice[12]
CB 148 Floret tellus floribus - Latino Fiori, natura Invita a celebrare l'amore con la protezione di Venere e Cupido[12]
CB 148a Nu sin stolz vnde hovisch - Tedesco Orgoglio, nobiltà Invita ad essere orgogliosi e cortesi, con riferimento alle frecce di Venere[12]
CB 149 Floret silva nobilis - Latino Foresta, splendore Lamenta l'assenza dell'amato e la solitudine, con un riferimento alla bellezza della natura[12]
CB 150 Redivivo vernat flore - Latino Rinascita, natura Celebra il ritorno della primavera e invita i giovani a seguire l'amore, lodando la gioia e la dolcezza[12]
CB 150a Ich pin cheiser ane chrone - Tedesco Re, potere Si definisce un imperatore senza corona né terra, esprimendo gioia per l'amore di una donna[12]
CB 151 Virent prata hiemata - Latino Prati, inverno Descrive la gioia della primavera, il canto degli uccelli e l'amore tra i giovani, esprimendo il desiderio di una donna in particolare[12]
CB 151a So wol dir, meine, wie du scheidest - Tedesco Addio, destino Celebra la bellezza di maggio e la varietà dei colori della natura[12]
CB 152 Estas non apparuit - Latino Estate, assenza Afferma che l'estate non è mai stata così bella, esaltando il canto degli uccelli e la potenza dell'amore[12]
CB 152a Ich gesach den sumer nie - Tedesco Estate, attesa Esprime gioia per la bellezza dell'estate e il canto degli uccelli[12]
CB 153 Tempus transit gelidum - Latino Tempo, gelo Descrive il rinnovamento del mondo in primavera, il canto degli uccelli e il gioco delle vergini, confessando di essere stato vinto da Amore e di amare una donna con cui ha stretto un patto[12]
CB 153a Vrowe, ih pin dir undertan - Tedesco Devozione, amore Si dichiara sottomesso a una donna e desidera godere del suo amore[12]
CB 154 Est Amor alatus - Latino Amore, leggerezza Descrive Amore come un fanciullo alato e armato di frecce, e elenca i cinque modi in cui ci uniamo all'amore: vista, colloquio, tatto, bacio e atto sessuale[12]
CB 155 Quam pulchra nitet facie - Latino Bellezza, ammirazione Descrive la bellezza di una donna che attrae il cuore, paragonandola a figure mitologiche e bibliche per la sua avvenenza. Il carme esprime il desiderio e la sofferenza amorosa del poeta, che si sente consumato dal fuoco della passione[13]
CB 155a Si ist schouner den urowe Dido was - Tedesco Bellezza, mitologia In tedesco, esalta una donna superando in bellezza figure come Didone, Elena, Pallade ed Ecuba, sottolineando la sua ricchezza di virtù[13]
CB 156 Salve ver optatum - Latino Primavera, saluto Celebra l'arrivo della primavera, descrivendo la natura che si risveglia e l'amore che divampa nei cuori

. Invoca una fanciulla di nome Phyllis affinché curi il suo ardore amoroso[13]

CB 157 Lucis orto sidere - Latino Stella, luce Narra l'incontro con una vergine pastorella, che custodisce il gregge

. Un lupo rapisce una pecora e la fanciulla promette la sua mano a chi la salverà. Il poeta interviene, uccide il lupo e riporta indietro la pecora[13]

CB 158 Vere dulci mediante - Latino Primavera, dolcezza Descrive l'incontro con una vergine in un dolce paesaggio primaverile

. La ninfa fugge spaventata, ma il poeta la raggiunge e la sopraffà. La fanciulla teme la reazione dei suoi familiari se la vicenda venisse scoperta[13]

CB 159 Veris dulcis in tempore - Latino Stagioni, rinascita Celebra l'amore in primavera, con alberi in fiore e canti di uccelli

. Chi non ama in questo tempo è considerato vile. Il poeta desidera baciare la sua amata in un bosco[13]

CB 160 Dum estas inchoatur - Latino Estate, inizio Lamenta di essere ferito dall'amore per una fanciulla durante l'estate[13]
CB 161 Ab estatis foribus - Latino Estate, cambiamento L'amore saluta dall'inizio dell'estate, la terra si trasforma con i fiori

. Chi non ha Venere, perde la giovinezza. Tutti celebrano il giorno della nascita del mondo in primavera[13]

CB 161a Diu werlt frovt sih uber als - Tedesco Mondo, gioia Il mondo gioisce per l'estate, si sentono i canti degli uccelli e i prati fioriscono

. Il bosco è verde e invita alla gioia[13]

CB 162 O consocii, quid vobis videtur? - Latino Amicizia, opinioni Invita i compagni a unirsi ai festeggiamenti per l'arrivo di Venere e delle Driadi

. Venere preferisce Bacco a Nettuno e premia gli studenti che amano e sanno farsi amare. Invita tutti a seguire i segni di Venere ed esclude chi non comprende l'arte dell'amore[13]

CB 162a Svoziv vrowe min - Tedesco Amore, devozione In tedesco, invoca una donna affinché lo lasci godere del suo amore, perché lei è la luce dei suoi occhi

. Venere vuole colpirlo, quindi chiede alla regina di farlo godere del suo amore[13]

CB 163 Longa spes et dubia - Latino Speranza, incertezza Descrive una speranza lunga e incerta, mista a timore, che causa dolore

. Il poeta ama una donna più di ogni altra cosa al mondo, una bellezza che supera qualsiasi descrizione. Si sente ferito e confuso dall'amore[13]

CB 163a Eine wunnechliche stat - Tedesco Meraviglia, città In tedesco, descrive un incontro in un luogo incantevole con fiori e erba verde, dove accade qualcosa di spiacevole[13]
CB 164 Ob amoris pressuram - Latino Amore, sofferenza Sotto la pressione dell'amore, cerca una cura per un amante sofferente

. Per guarire, deve affrettarsi alla presenza di Corinna, piena di dolcezza e bellezza. Descrive le qualità fisiche della donna amata. Il poeta fantastica di giacere con lei[13]

CB 164a Ih wolde gerne singen - Tedesco Musica, desiderio In tedesco, esprime il desiderio di cantare e portare gioia al mondo se potesse conquistare la donna che serve

. L'amore lo tormenta, ma spera ancora[13]

CB 165 Amor telum est insignis Veneris - Latino Amore, Cupido L'amore è un dardo di Venere, che sconvolge la mente e affligge gli amanti

. Il poeta si sottomette a Venere chiedendo protezione. Descrive l'odore soave della sua amata e il suo aspetto incantevole. Invita a cantare e ballare in onore di Venere e della donna amata[13]

CB 165a Mir ist ein wip sere - Tedesco Amore, dolore In tedesco, una donna è entrata profondamente nel suo cuore, e lui ha sentito parlare della sua completa virtù

. Il suo bel corpo gli ha dato molta gioia. Se potesse vivere secondo il suo volere, giacerebbe con lei[13]

CB 166 Iam dudum Amoris militem - Latino Amore, guerra Si dichiara soldato d'amore, sottomettendosi al suo volere

. Non si tirerà indietro di fronte alle difficoltà. Vuole che lei lo sappia magnanimo[13]

CB 166a Solde auer ich mit sorgen iemmer leben - Tedesco Sofferenza, destino In tedesco, lamenta che se deve vivere sempre con dolore mentre gli altri sono felici, si darà conforto e manterrà alto il suo spirito[13]
CB 167 Laboris remedium - Latino Lavoro, sollievo La memoria di una vergine mitiga l'esilio e porta gioia

. L'assenza dell'amata lo fa ardere, ma la sua grazia è l'unico conforto. Amava teneramente una fanciulla in età tenera, senza osare chiedere nulla oltre un legame spirituale. Ora che è cresciuta, desidera unirsi a lei anche fisicamente. Vuole godere degli amplessi e svelare il significato dell'amore non a parole, ma con i fatti[13]

CB 167a Swaz hie gat umbe - Tedesco Vita, transitorietà In tedesco, tutte le ragazze vogliono sposarsi durante l'estate[13]
CB 168 Annualis mea sospes sit et gaudeat! - Latino Festa, auguri Augura felicità e gioia alla sua amata

. Lei è più bella e adatta di chiunque altro al mondo. Il suo amore è un fuoco ardente, ma anche dolcezza e bontà. Venere, dea dell'amore, lo aiuta perché lui brucia per lei. Invita a lodare la sua amata, che ama e venera come una dea[13]

CB 168a Nu grvonet auer div heide - Tedesco Natura, rinnovamento In tedesco, la brughiera è verde e il bosco ha belle foglie

. Il freddo inverno li ha fatti soffrire entrambi. Ricorda la donna amata da cui non vorrebbe separarsi[13]

CB 169 Habet sidus leti visus - Latino Destino, presagi Il poeta lamenta l'oscuramento della gioia nel suo cuore

. Ammira la sua amata, che brilla più di tutte le altre e la desidera unicamente. Si lamenta del tempo trascorso in solitudine e ricorda i baci rubati. La donna amata langue e non ha conforto[13]

CB 169a Roter munt, wie du dich swachest - Tedesco Luna, cambiamento In tedesco, si lamenta del sorriso crudele di una donna che ride del suo dolore[13]
CB 170 Quelibet succenditur vivens creatura - Latino Vita, passione Ogni creatura vivente si accende per la gioia dell'amore

. Il poeta è attratto da una vergine, creata da Dio e dalla Natura. Il suo viso è niveo, la bocca rosea come l'aurora. I suoi occhi brillano come gemme preziose e la sua bellezza supera tutte le altre[13]

CB 170a Min vrowe Uenus ist so guot - Tedesco Venere, amore In tedesco, Venere è così buona che sa dare gioia a chi fa la sua volontà

. Lei protegge le donne e chi ha coraggio non ha paura di vegliare[13]

CB 171 De pollicito mea mens elata - Latino Promesse, speranza La sua mente è elevata dalla promessa e vive nella speranza

. Ama una sola stella, i cui baci stillano miele. In lei ride e brucia nel suo volere. L'amore eccessivo incute timore, e il timore aumenta l'ardore. Brucia nel fuoco di Venere e gode dei doni di Cerere e del nettare divino[13]

CB 171a Vrowe, wesent vro! - Tedesco Gioia, amore In tedesco, invita le donne a essere felici e a consolarsi con l'estate

. L'estate porta rose e gigli. L'erba cresce alta[13]

CB 172 Lude, ludat, ludite - Latino Giochi, divertimento Invita a giocare e a godere dei piaceri della vita

. L'amore deve essere cantato con dolci melodie. Una fanciulla deve promettere amore facilmente. Deve fare ciò che le viene chiesto e una vergine lodata deve concedere ciò che viene chiesto con la preghiera[13]

CB 172a Ich han eine senede not - Tedesco Desiderio, dolore In tedesco, ha un desiderio doloroso causato dal freddo inverno e dalla neve

. Se arrivasse l'estate, loderebbe il suo corpo per una donna molto bella[13]

CB 173 Revirescit et florescit - Latino Natura, rinnovamento Il suo cuore rinasce e fiorisce di gioia

. Chiede alla sua amata di donargli la sua grazia. Quando l'usignolo vola nel bosco, lui glorifica la sua amata. Soffre per lei una pena dolcissima[13]

CB 173a Wol ir libe, div so schone - Tedesco Bellezza, ammirazione In tedesco, la sua amata vive così splendidamente come la sua signora

. Porta la corona dell'onore e lui vuole servirla. Chi si oppone non otterrà mai più l'amore[13]

CB 174 Veni, veni, venias - Latino Invito, passione Invoca l'amata a venire e a non farlo morire

. Descrive la sua bellezza, gli occhi, i capelli. È più rossa della rosa, più bianca del giglio, la più bella di tutte[13]

CB 174a Chume, chume, geselle min - Tedesco Amore, nostalgia In tedesco, invita l'amato a venire perché lo aspetta ardentemente

. La sua bocca dolce come una rosa lo guarisca[13]

CB 175 Pre amoris tedio - Latino Amore, noia Ferito dalla pena d'amore, chiede un rimedio

. La sua anima sta naufragando. Invoca la fanciulla dal volto splendente di guardarlo. L'amore lo conduce alla distruzione e una scintilla gli brucia il cuore. Il suo volto lo tormenta e il suo amore lo consuma incessantemente. La prega di salvarlo dalla tempesta[13]

CB 175a Taugen minne div ist guot - Tedesco Amore, valore In tedesco, l'amore segreto è buono e dà coraggio

. Bisogna coltivarlo e rimproverare chi non lo fa con fedeltà[13]

CB 176 Non est in medico - Latino Medicina, amore Non sempre il medico può guarire un malato

. La facondia dà forza alla mente sapiente[13]

CB 177 Stetit puella rufa - Latino Bellezza, innocenza Una fanciulla stava in piedi con una tunica rossa

. Chi la toccava, la tunica scricchiolava. Stava in piedi come una rosellina e il suo volto splendeva. Scrisse l'amore su una foglia. Venere venne e offrì grande amore al suo uomo[13]

CB 178 Volo virum vivere viriliter - Latino Virtù, coraggio Vuole vivere virilmente e amare solo se riamato

. Disprezza la superbia femminile. Vuole piacere a chi desidera piacergli e essere amato per primo. Non vuole essere inferiore alla donna. Gli piace la sfrontatezza in una donna. Si pente di ciò che ha detto e si dichiara colpevole verso la sua signora. Chiede di essere punito in privato[13]

CB 178a Ich wil den sumer gruzen - Tedesco Estate, celebrazione In tedesco, vuole salutare l'estate nel miglior modo possibile, perché l'inverno gli ha fatto molto male

. Invita tutti a gioire dell'arrivo dell'estate e a ballare[13]

CB 179 Tempus est iocundum - Latino Gioia, giovinezza È tempo di gioia per le vergini e i giovani

. Canta l'usignolo e lui arde d'amore. Ama un fiore di fanciulla e brucia per lei. La sua promessa lo conforta e la sua negazione lo abbatte. La sua verginità lo illude e la sua semplicità lo respinge. Invita l'usignolo a tacere e la canzone a nascere dal cuore. Invita la sua amata a venire con gioia perché sta morendo[13]

CB 179a Einen brief ich sande - Tedesco Lettere, attesa In tedesco, ha mandato una lettera a una donna che lo fa restare nella sua terra

. Le ha inviato silenziosamente tutto il suo cuore. La donna pura dà coraggio e chi giace con lei sta bene[13]

CB 180 O mi dilectissima! - Latino Amore, passione Si rivolge alla sua amata, chiedendole se legge la sua lettera

. Si chiede chi sia questa fanciulla così candida, il cui volto brilla di candore e rossore. Il suo volto indica la sua nobiltà. I suoi occhi brillano come il sole e donano luce alle tenebre. Vorrebbe svelare i suoi legami verginali[13]

CB 180a Ich wil truren varen lan - Tedesco Dolore, distacco In tedesco, vuole lasciare andare il dolore e andare nella brughiera

. Lì vedrà lo splendore dei fiori. Invita il suo amato a venire con lui. Il dolce amore gli faccia una ghirlanda da far indossare a un uomo orgoglioso che sa servire le donne[13]

CB 181 Quam Natura ceteris - Latino Natura, bellezza La Natura la adorna con arte meravigliosa

. Vorrebbe lodarla e la invoca a tornare per poterla ammirare. È spinto verso Venere e, se lei venisse, non gemerebbe. Chiede che lei non inganni le sue lusinghe e che gli permetta di sperimentarla senza timore[13]

CB 181a Der winder zeiget sine chraft - Tedesco Inverno, forza In tedesco, l'inverno mostra la sua forza ai fiori e al prato

. Il suo verde è svanito e la brughiera lo lamenta. La brina e la neve fanno appassire l'erba verde. Gli uccelli tacciono e vivono nella tristezza[13]

CB 182 Sol solo in stellifero - Latino Sole, universo Brilla più delle stelle

. Lei piace a lui e al popolo. Invita i compagni a militare per Venere. Lei risponde al suo amore. Il suo aspetto è simile ai gigli, le guance alle rose, la bocca è dolce e il corpo longilineo. Vorrebbe essere Mercurio, studioso di Filologia, per unirsi a lei. La invita a rompere l'attesa e a farlo morire o vivere[13]

CB 182a Vns chumet ein lichte sumerzit - Tedesco Estate, luce In tedesco, arriva un'estate splendente

. La brughiera è verde e offre erba, fiori e foglie. Chi vuole cercare gioia, deve avere coraggio e intelligenza[13]

CB 183 Si puer cum puellula - Latino Amore, giovinezza Se un ragazzo e una ragazza indugiassero in una cella

. Sarebbe una felice unione con amore crescente, allontanando la noia[13]

CB 183a Ich sich den morgensterne brehen - Tedesco Stella del mattino, speranza In tedesco, vede brillare la stella del mattino

. Invita a non farsi vedere e consiglia di amare segretamente dove l'amicizia protegge[13]

CB 184 Virgo quedam nobilis - Latino Donna, nobiltà Una nobile vergine andava a fare legna

. Mentre legava il carico. Venne un giovane bello e amabile. Egli ruppe i suoi legami. La prese per la mano bianca e la condusse nel canto degli uccelli. Venne Aquilone e la gettò lontano in un buco[13]

CB 185 Ich was ein chint so wolgetan - Tedesco Infanzia, ricordo Era una fanciulla ben fatta

. Quando fioriva, il mondo la distruggeva. Voleva andare nei prati a raccogliere fiori. Lì un malvagio voleva deflorarla. La prese per la mano bianca. La condusse lontano. Le strappò la veste bianca. Disse: "Signora, siate ragionevole! Il bosco è lontano". Le disse di sedersi sotto un tiglio dove aveva la sua arpa. La desiderava e le prese il corpo bianco. Le disse: "Ti farò una donna!". Le sollevò la veste e la penetrò. Prese l'arco e le frecce. L'aveva ingannata[13]

CB 186 Suscipe flos florem - Latino Fiori, simbolismo Accetta, o fiore, un fiore, perché il fiore designa l'amore!

. È stato catturato da questo fiore. O Flora dolcissima, sii sempre profumata!. La tua forma sarà bella come l'aurora. Guarda il fiore e sorridigli!. Bacia il fiore! Un fiore rosso si addice a una bocca rossa. Un fiore in un dipinto non è un fiore, ma una figura. Chi dipinge un fiore, non ne dipinge il profumo.[13]

Carmina potoria (187-226)

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Questa raccolta di componimenti è dedicata al vino, al piacere del bere e alla convivialità. I toni sono spesso goliardici e spensierati, con celebrazioni delle taverne e della libertà che l’alcol sembra offrire.[14][15]

  • 187-200: I primi carmina descrivono il vino come fonte di gioia e ispirazione poetica, esaltando il piacere del bere in compagnia.[14]
  • 201-226: Questi componimenti assumono toni più sfrenati, talvolta parodici, descrivendo l’ubriachezza e le sue conseguenze con ironia e umorismo.[15]
Codice CB Titolo Autore Lingua Temi Descrizione
CB 187 O curas hominum - Latino Condizione umana Questo carme critica la corruzione e l'opportunismo alla corte dei principi. Il testo evidenzia come la lealtà e la giustizia siano compromesse dall'avidità e dall'adulazione. Chi non offre nulla è destinato a perdere tempo e fatica, mentre chi ha successo ottiene sempre di più. La legge e le sentenze vengono manipolate in cambio di denaro, e le promozioni sono date a chi adula i potenti. Gli adulatori nascondono la loro vera natura, ma la rivelano quando ottengono potere[14]
CB 188 Diligitur colitur - Latino Amore, devozione Questo breve carme afferma che chi ha denaro è amato e onorato, mentre chi è povero è disprezzato e oppresso[14]
CB 189 Aristippe, quamvis sero - Latino Filosofia, saggezza Questo carme presenta un dialogo tra Aristippo e Diogene sulla corruzione e l'adulazione necessarie per ottenere favori a Roma

. Aristippo si lamenta del fatto che per ottenere la grazia dei potenti è necessario mentire e adulare. Diogene risponde che per avere successo nella Chiesa bisogna rendersi complici dei vizi dei prelati. Entrambi concordano sulla difficoltà di mantenere l'integrità in un ambiente corrotto. Il carme si conclude con un rifiuto dell'adulazione e un invito a vivere una vita modesta e contenta[14]

CB 190 Sunt detractores - Latino Malelingue, critica sociale Questo carme denuncia i detrattori e gli adulatori, definendoli peggiori dei nemici aperti

. La lingua del calunniatore è paragonata al veleno di un drago[14]

CB 191 Estuans intrinsecus - Latino Passione, ribellione Questo lungo carme è una confessione dell'Archipoeta, che esprime il suo conflitto interiore tra la saggezza e la passione

. Si paragona a una foglia in balia del vento e ammette di essere incline ai vizi e ai piaceri. Chiede perdono al suo presule per la sua debolezza nei confronti delle donne e del vino. Il carme include una difesa della vita da taverna, dove il vino ispira la sua poesia. Conclude con un appello alla misericordia e al rinnovamento spirituale[14]

CB 191a Cum sit fama multiplex - Latino Reputazione, fama L'autore cerca di ingraziarsi qualcuno con le proprie capacità di scrittura, ma chiede anche aiuto per alleviare il peso della povertà[14]
CB 192 Si quis displiceat pravis - Latino Giustizia, morale Questo carme afferma che se qualcuno dispiace ai malvagi, non deve preoccuparsi, perché è impossibile piacere a chi è malvagio

. Il poeta aspira a piacere ai buoni ed essere odiato dai malvagi, perché questi ultimi sono soliti odiare i buoni[14]

CB 193 Denudata veritate - Latino Verità, rivelazione Questo carme è un dibattito tra il vino e l'acqua, in cui ognuno difende le proprie qualità e attacca l'altro

. Il vino si lamenta di essere mescolato con l'acqua, che considera impura e inutile. L'acqua critica il vino per i suoi effetti negativi, come l'ubriachezza e la perdita di controllo. Il vino si proclama fonte di sapienza e ispirazione, mentre l'acqua è accusata di essere pericolosa e ingannevole. L'acqua risponde accusando il vino di corrompere gli uomini e di essere la causa di molti mali. Il carme si conclude con una condanna di chi miscela vino e acqua[14]

CB 194 In cratere meo - Latino Vino, allegria Il carme descrive l'unione di Thetis (acqua) e Lieo (vino) in un cratere, ma sottolinea che nessuna delle due sostanze ha valore se mescolata all'altra

. L'autore ricorda che nemmeno durante l'Ultima Cena acqua e vino furono mescolati[14].

CB 195 Si quis Deciorum - Latino Storia, eroismo Questo carme descrive i pericoli del gioco d'azzardo e dell'eccessiva fiducia nella fortuna

. Il carme menziona Decio, una figura associata alla frode e all'inganno nel gioco. Chi perde al gioco è spogliato dei suoi averi e si lamenta della sua sfortuna. Il carme include esclamazioni in tedesco, che riflettono l'ambiente multiculturale delle taverne medievali[14]

CB 196 In taberna quando sumus - Latino Bacco, eccessi Questo carme descrive la vita in una taverna, dove le persone si dedicano al gioco, al bere e alla dissolutezza

. Il carme elenca una serie di brindisi fatti in taverna, che includono preghiere per i vivi, i morti e varie categorie di persone. Il carme si conclude con una riflessione sulla povertà causata dall'eccessivo bere e una maledizione contro chi critica i bevitori[14]

CB 197 Dum domus lapidea - Latino Costruzione, stabilità Questo carme descrive l'atmosfera di una casa da gioco e gli effetti del vino

. I compagni definiscono il luogo "dolce luogo di ospitalità". Il vino fa impegnare i vestiti. Il carme esalta la felicità del bevitore e descrive gli effetti del vino sul corpo e sulla mente. La scena si conclude con i giocatori ubriachi che cadono a terra e invocano Bacco[14]

CB 198 Mella cibus dulcis - Latino Dolcezza, metafora Questo breve carme afferma che i cibi dolci e le ricchezze sono spesso dannosi per molti

. Il cibo semplice rende sani e forti, ma molti abbandonano i cibi sani[14]

CB 199 Puri Bacchi meritum - Latino Vino, lode Questo carme celebra il merito del puro Bacco e invita a dedicarsi al gioco e al bere

. Il carme descrive il gioco come una battaglia tra compagni e menziona un certo Simon che visita l'Alsazia per bere con i confratelli[14]

CB 200 Bacche, bene venies - Latino Invocazione, festa Questo carme è un inno a Bacco, il dio del vino, che porta gioia, amore e coraggio

. Il ritornello celebra il vino come una bevanda che rende gli uomini cortesi, onesti e coraggiosi. Il carme descrive gli effetti del vino sulle donne, che le rende più inclini all'amore e al piacere. Conclude con una lode a Bacco e un ringraziamento per i suoi doni.[14]

CB 201 Tu das, Bacche, loqui - Latino Ebbrezza, eloquenza In lode di Bacco, descritto come colui che concede eloquenza, placa gli animi, arricchisce, trasforma la tristezza in gioia, riconcilia i nemici e rivela la conoscenza. Il carme invita a bere per non aver sete e a non preoccuparsi della morte, esaltando il vino e il gioco. Narra anche di Bacco imprigionato che evade rompendo le catene[15]
CB 202 O potores exquisiti - Latino Convivialità Invita i bevitori esperti a bere senza sosta e a riempire le coppe, escludendo coloro che non amano bere e lodando l'ebbrezza

. Critica chi non beve vino puro e mescola l'acqua, sottolineando la purezza del vino e il piacere che Bacco dona[15]

CB 203 Hiemali tempore - Latino Inverno, malinconia Descrive una scena invernale con persone che si riuniscono in un estuario, giocando e scambiandosi vestiti per soldi e bevande

. Il carme menziona anche un episodio in cui qualcuno viene punito per aver nominato un re martire[15]

CB 203a Vns seit uon Lutringen Helfrich - Tedesco Storia, nobiltà Narra di un incontro tra Helfrich von Lutringen e altri personaggi come Erekke e Dieterich in un bosco, con riferimento a scontri e pericoli[15]
CB 204 Urbs salve regia - Latino Città, gloria Celebra la città di Treviri (Trier) come città regale e fonte di gioia, associandola a Bacco e al vino forte

. Esalta anche l'arte dialettica e la superiorità dei tedeschi nel bere, paragonando la rosa a Venere e Giove[15]

CB 205 Hospes laudatur - Latino Ospitalità Elogia l'ospite generoso e invita a bere e a giocare a sorte

. Associa il gioco al bere e all'amore, con riferimento a Bacco che stimola i giovani. Il carme include un ritornello in cui si invoca "Deu sal" e si invita a bere e a giocare[15]

CB 206 Hircus quando bibit - Latino Comportamenti, eccessi Afferma che quando un uomo beve troppo, dice cose inappropriate

. Il carme esprime come l'autore si senta ispirato a scrivere versi quando è ben bevuto, ma arido e senza ispirazione quando è sobrio[15]

CB 207 Tessera blandita fueras michi - Latino Fortuna, inganno Lamenta il gioco dei dadi (tessera) come causa di perdita e rovina

. Descrive i dadi come portatori di bugie, litigi e povertà, ma anche come fonte di speranza per guadagnare beni[15]

CB 208 Littera bis bina - Latino Sapienza, scrittura È un indovinello sulla lettera "L"[15]
CB 209 Roch, pedites, regina - Latino Scacchi, strategia Descrive una battaglia a scacchi, con riferimenti alle figure del gioco e al conflitto tra le parti[15]
CB 210 Qui cupit egregium scachorum - Latino Scacchi, abilità Spiega il gioco degli scacchi, descrivendo le posizioni iniziali dei pezzi e le loro mosse

. Il carme illustra come i pedoni aprono la strada, le torri si muovono liberamente, i cavalieri saltano, gli alfieri ingannano e il re è protetto dalla regina[15]

CB 211 Alte clamat Epicurus - Latino Epicureismo, filosofia Celebra Epicuro e il piacere del ventre pieno, descrivendo il ventre come un dio e la cucina come un tempio

. Il carme esalta il cibo, il vino e il riposo, con un riferimento al ventre che ruggisce e al vino che combatte con l'idromele[15]

CB 211a Nu lebe ich mir alrest werde - Tedesco Vita, cambiamento È un frammento del Palästinalied di Walther von der Vogelweide, che esprime gioia per aver visto la Terra Santa[15]
CB 212 Non iubeo quemquam - Latino Libertà, autodeterminazione Invita a godere dei piaceri della vita con moderazione, suggerendo di mangiare con misura per non morire e di nutrire il corpo senza appesantire la mente[15]
CB 213 Sperne lucrum - Latino Avidità, morale Offre consigli sul gioco, come evitare l'avidità, cedere ai più esperti, non arrabbiarsi se si perde e giocare con serenità se si hanno risorse[15]
CB 214 Si preceptorum superest - Latino Insegnamento, etica Fornisce indicazioni per una vita equilibrata, consigliando di alzarsi presto, dedicare tempo alla lettura, mangiare e bere con moderazione, dormire un po', meditare e scrivere[15]
CB 215 Lugeamus omnes in Decio - Latino Lutto, commemorazione È un "Ufficio dei giocatori" che lamenta le malefatte di Decio, una figura associata al gioco d'azzardo e alla perdita di beni

. Include elementi parodistici di una liturgia, come un introito, un'epistola, un graduale, un'alleluia, una sequenza e un vangelo[15]

CB 215a Omnipotens sempiterne Deus - Latino Religione, preghiera Esprime un desiderio di vivere dei lavori dei rustici e dei chierici, di godere delle loro donne e di rallegrarsi della loro morte[15]
CB 216 Tempus hoc letitie - Latino Festa, celebrazione Celebra un tempo di gioia e festa, invitando tutti a cantare e a suonare, specialmente gli studenti

. Il carme menziona anche lo stilo e le tavolette come strumenti per le feste e i carmi di Nasone (Ovidio)[15]

CB 217 Iocundemur socii - Latino Amicizia, allegria Invita i compagni a gioire e a lodare coloro che sono virtuosi e senza inganno

. Il carme include un ritornello in cui si loda la generosità e si maledicono gli invidiosi e gli ipocriti[15]

CB 218 Audientes audiant - Latino Sapienza, ascolto Si lamenta della malvagità che si diffonde sulla terra e invita i chierici liberali a essere generosi con i vagabondi e i bisognosi

. Il carme paragona i chierici liberali al grano setacciato e quelli malvagi alla pula[15]

CB 219 Cum «In orbem universum» - Latino Universalità Invita i sacerdoti e i monaci a seguire la "nostra setta", che accoglie tutti, inclusi nobili, ricchi, poveri, monaci, preti con amanti, maestri con studenti e persone di diverse nazionalità e condizioni

. La setta proibisce le preghiere mattutine, incoraggia a cercare osterie e a bere vino e mangiare polli[15]

CB 220 Sepe de miseria mee paupertatis - Latino Povertà, sofferenza È una lamentela dell'Arcipoeta sulla sua povertà, causata dal fatto che i laici non comprendono i poeti e non li ricompensano

. L'Arcipoeta rifiuta di lavorare la terra, di mendicare o di rubare[15]

CB 220a Nullus ita parcus est - Latino Generosità, avarizia Descrive come le persone, anche le più avare, comprino vestiti nuovi per le feste, ma li conservino con cura per molti anni

. Il carme menziona come i colori e le forme dei vestiti vengano modificati e come i chierici trasformino i loro vestiti in vari modi[15]

CB 221 Cum animadverterem, dicit Cato - Latino Massime, filosofia Invita a cantare lodi all'ospite generoso e a bere, ma consiglia a chi si ubriaca di allontanarsi

. Il carme incoraggia a spogliarsi dei propri vestiti in caso di perdita al gioco, paragonando i giocatori agli apostoli[15]

CB 222 Ego sum Abbas Cucaniensis - Latino Clero, satira L'abate di Cuccagna afferma di essere in compagnia dei bevitori e nella setta di Decio

. Chi lo cerca al mattino nella taverna, uscirà nudo alla sera, lamentandosi della sua sfortuna[15]

CB 223 Res dare pro rebus - Latino Scambio, economia Afferma che si è soliti dare cose in cambio di cose e parole in cambio di parole[15]
CB 224 Artifex, qui condidit - Latino Creazione, divinità Un artista si presenta e saluta i prelati, i nobili e i sacerdoti

. Si lamenta della sua povertà e chiede consolazione, affermando di conoscere uomini di grande probità[15]

CB 225 Sacerdotes et levite - Latino Clero, religione Si rivolge ai sacerdoti e ai leviti, chiedendo loro di comprendere le sue parole e di accogliere solo coloro che sono colti e onesti

. Il carme chiede carità e compassione per chi è bisognoso[15]

CB 226 Mundus est in varium - Latino Mondo, mutevolezza Lamenta lo stato mutevole e degradato del mondo, dove l'ordine è in disordine e l'amicizia è egoistica. Il carme critica la mancanza di generosità e descrive una forma di generosità rivolta a Thais (una cortigiana) o a giovani effeminati.[15]

Ludi (227-228)

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Questa sezione è composta da due componimenti che appartengono al genere teatrale. Sono testi drammatici o parodici che mostrano la vitalità della cultura medievale anche nelle sue espressioni più spettacolari.[16][17]

  • 227: Il primo componimento è probabilmente legato a una rappresentazione di carattere sacro o profano, forse incentrata su un episodio biblico o mitologico.[16]
  • 228: Il secondo componimento potrebbe essere una farsa o un breve dramma, in linea con le tradizioni teatrali medievali.[17]
Codice CB Titolo Autore Lingua Temi Descrizione
CB 227 Primo ponatur sedes Augustino - Latino Autorità, religione, gerarchia Il carme è un dramma liturgico medievale che rappresenta la nascita di Gesù Cristo. L'opera si apre con una scena che vede Sant'Agostino seduto in posizione preminente, affiancato da profeti come Isaia e Daniele, e contrapposto all'archisinagogo e ai suoi seguaci ebrei. Diversi personaggi profetizzano la nascita verginale di Cristo:
  • Isaia annuncia che una vergine concepirà e partorirà un figlio che laverà il mondo dal peccato.
  • Daniele predice la caduta della Giudea e la nascita di un re da una vergine.
  • La Sibilla, gesticolando, proclama la nascita di un figlio che porterà salvezza
  • Aronne porta una verga fiorita, simbolo della purezza di Maria e della nascita miracolosa
  • Balaam, seduto su un'asina, profetizza l'avvento di una stella da Giacobbe.

L'archisinagogo contesta queste profezie, mettendo in dubbio la possibilità di una nascita verginale. Agostino interviene, invitando gli ebrei ad aprire le orecchie e spiegando come Cristo unirà Dio e l'umanità. Seguono scene dell'Annunciazione, con un angelo che appare a Maria, e della Visitazione, con l'incontro tra Maria ed Elisabetta. La nascita di Gesù è annunciata da una stella. I tre re magi, guidati dalla stella, cercano il bambino. Giunti al cospetto di Erode, questi interroga l'archisinagogo per avere informazioni sul neonato re. Temendo per il suo trono, Erode ordina l'uccisione di tutti i bambini. Un angelo avverte Giuseppe di fuggire in Egitto con Maria e Gesù.[16]

CB 228 Rex Egypti cum comitatu suo - Latino Regalità, storia, potere Il Carme si presenta come un'opera allegorica, divisa in sezioni tematiche. Inizia con un'esplosione di gioia primaverile, celebrando l'amore e la rinascita della natura. Si esalta la filosofia e le sue figure principali come Pitagora, Socrate, Platone e Aristotele, visti come fonti di sapienza. Successivamente, il carme introduce un elemento di critica morale, denunciando le tentazioni e i piaceri effimeri del mondo, paragonati ai "fiumi di Babilonia". Si critica l'adorazione di molte divinità. L'arrivo di Maria e Giuseppe in Egitto con Gesù provoca la caduta degli idoli egizi, segno della superiorità del cristianesimo. Il re d'Egitto, dopo aver consultato i suoi sapienti e assistito al crollo degli idoli, si converte al cristianesimo e ordina l'abbandono delle false divinità. Il carme include anche riferimenti al re di Babilonia e all'Anticristo, e denuncia l'ipocrisia. Si conclude con una profezia sulla caduta di Gerusalemme e sulla morte di Erode.[17]

Supplementum (1-26a)

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Questa sezione supplementare raccoglie componimenti che, per vari motivi, non rientravano nelle categorie precedenti. Possono essere testi di varia natura, tra cui poesie di carattere filosofico o frammenti di carmina più ampi.[18][19]

  • 1-15: Questi testi sembrano collegarsi ai carmina morali e satirici, con riflessioni sulla società e sul comportamento umano.[18]
  • 16-26a: Gli ultimi componimenti includono testi amorosi o conviviali che, per la loro forma o contenuto, sono stati inseriti in questa appendice anziché nelle sezioni principali.[19]
Codice Supp. Titolo Autore Lingua Temi Descrizione
Supp. I Sancte ERASME - Latino Santità, devozione, martirio Una preghiera a Sant'Erasmo affinché accolga l'orazione offerta per l'anima del fedele e provveda al suo sostentamento secondo la volontà divina. Il fedele si affida a lui, confidando nella protezione di Cristo contro i nemici visibili e invisibili[18]
Supp. II Ich lob die liben frowen min - Medio alto tedesco Amore, lode, devozione Un inno d'amore per una donna ammirata sopra tutte le altre. Il poeta esprime la sua devozione e il desiderio di servirla fedelmente. La sua bellezza è paragonata a uno specchio e a un diamante di virtù, e il poeta si dichiara legato a lei con ogni legame[18]
Supp. III Iam dudum estivalia - Latino Stagioni, natura, estate Una riflessione sul passaggio dall'estate all'inverno. La natura si spegne, gli uccelli smettono di cantare e l'amore perde il suo fervore. Si invoca il ritorno della primavera per ravvivare gli spiriti afflitti[18]
Supp. IV Flete, fideles anime - Latino Lutto, fede, anime Un lamento funebre sulla passione di Cristo. Vengono invocate le anime fedeli e le sorelle a piangere per le ferite di Maria, madre di Gesù. Il carme descrive il dolore di Maria di fronte alla crocifissione e si interroga sul perché il Figlio di Dio debba subire tale supplizio[18]
Supp. V Furibundi cum aceto mixto felle - Latino Passione di Cristo, sofferenza, sacrificio Un'invocazione a Cristo, che con il suo sangue ha sanato le ferite causate dal peccato originale. Si chiede a Cristo di concedere la pace e di purificare l'anima del fedele, rendendola degna del suo amore[18]
Supp. VI Pange vox adonis - Latino Lode, divinità, canto Un elogio a un prelato di Solio, lodandone le virtù, la saggezza e la nobiltà d'animo[18]
Supp. VII In anegenge was ein wort - Medio alto tedesco Origine, creazione, parola divina Una traduzione in tedesco antico dei primi versetti del Vangelo di Giovanni (Giovanni 1, 1-14)[18]
Supp. VIII O comes amoris dolor - Latino Amore, dolore, nostalgia Un lamento d'amore per una donna irraggiungibile. Il poeta soffre per la lontananza e il disprezzo della sua amata, ma continua ad amarla e a idealizzarla, paragonando il luogo in cui vive a un paradiso[18]
Supp. IX Mundus finem properans - Latino Fine del mondo, escatologia, tempo Una riflessione sulla decadenza del mondo e della Chiesa. Si critica la corruzione degli ordini religiosi e l'avidità dei nuovi predicatori. Si rimpiange il rigore degli antichi istituti monastici e si invoca il giudizio divino[18]
Supp. X Deus largus in naturis - Latino Divinità, creazione, generosità Una condanna dell'avarizia e dell'attaccamento ai beni materiali. Si esalta la generosità e si ricorda che l'avarizia è una forma di idolatria che preclude l'accesso al regno dei cieli[18]
Supp. XI Ave Nobilis - Latino Lode, onore, devozione Un'invocazione a Maria, definita nobile, venerabile, amica e guida sicura. Si chiede la sua intercessione per illuminare le menti, correggere i costumi e proteggere i fedeli dai pericoli del mondo[18]
Supp. XII Christi sponsa Katharina - Latino Santità, martirio, fede Un inno a Santa Caterina, vergine e martire, lodandone la bellezza, la sapienza e i miracoli operati per sua intercessione[18]
Supp. XIII Ludus breviter de passione primo inchoatur ita - Latino Teatro sacro, Passione di Cristo, narrazione Un breve dramma liturgico sulla Passione di Cristo. Il testo include dialoghi tra Gesù, i discepoli, Giuda, i sacerdoti e Pilato, culminando con la crocifissione e la morte di Gesù[18]
Supp. XIV Planctus ante nescia - Latino Lamento, dolore, perdita Un lamento di Maria per la morte del figlio. Maria esprime il suo dolore per la crocifissione di Gesù, lamentando la crudeltà dei suoi carnefici e invocando la morte per sé stessa[18]
Supp. XV Incipit ludus immo exemplum dominice resurrectionis - Latino Resurrezione, teatro sacro, fede Un dramma liturgico sulla Resurrezione di Cristo. Il testo include dialoghi e canti tra Pilato, i sacerdoti, le pie donne, gli angeli, i soldati e Gesù, culminando con l'annuncio della Resurrezione e la vittoria di Cristo sulla morte e sull'Inferno.[18]
Supp. XVI Primitus producatur Pilatus - Latino Giudizio, teatro sacro, Passione Descrive scene della Passione di Cristo, inclusi dialoghi tra Pilato e Gesù, e tra Gesù e diverse figure come il cieco e Zaccheo. Include anche l'ingresso di Gesù a Gerusalemme e il canto dei bambini[19]
Supp. XVII Diu mukke muoz sich sere muen - Medio alto tedesco Fatica, resistenza, perseveranza Contiene proverbi e osservazioni sulla natura umana e sul mondo animale, riflettendo saggezza popolare e critica sociale[19]
Supp. XVIII Magnificat (anima mea Dominum...) - Latino Lode, preghiera, fede Include invocazioni e preghiere alla Vergine Maria, esaltandone la purezza e il ruolo di madre di Dio[19]
Supp. XIX Katerine collaudemus - Latino Devozione, santità, lode Un inno a Santa Caterina, che elogia le sue virtù e il suo coraggio di fronte al giudice Massenzio[19]
Supp. XX Pange Lingua - Latino Fede, canto, adorazione Un inno che celebra il martirio di una vergine[19]
Supp. XXI Presens Dies - Latino Tempo, festività, celebrazione Descrive il martirio di Santa Caterina, inclusa la sua disputa con i filosofi e il miracolo dell'olio che emana dalla sua tomba[19]
Supp. XXII Hac in die mentes pie - Latino Fede, pietà, celebrazione Narra la storia di Santa Caterina, la sua fede, la sua disputa con Massenzio, e il suo martirio[19]
Supp. XXIII Cantus Ioseph ab Arimathia - Latino Religione, sepoltura di Cristo, fede Un canto di Giuseppe d'Arimatea che chiede a Pilato il permesso di seppellire Gesù[19]
Supp. XXIV Cum iubilo iubilemus virgini Marie - Latino Gioia, devozione, Maria Preghiere e invocazioni a Maria[19]
Supp. XXV Tempore completorii traditus est Dominus - Latino Passione di Cristo, tradimento, notte Riflessioni sul tempo della Passione di Cristo[19]
Supp. XXVI Incipit exemplum apparitionis Domini - Latino Resurrezione, miracolo, teatro sacro Descrive l'apparizione di Gesù ai discepoli sulla via di Emmaus e a Tommaso.[19]
Supp. XXVIa Hoc finito producatur mater Domini - Latino Maria, teatro sacro, devozione Descrive l'apparizione di Gesù ai discepoli sulla via di Emmaus e a Tommaso.[19]
  • (DE) Johann Andreas Schmeller, Beurer Lieder oder Lieder aus Benediktbeuern, 1847.
  • Piervittorio Rossi (a cura di), Carmina Burana. Testo latino a fronte, 8ª ed., Milano, Tascabili Bompiani, 2006 [1989], ISBN 88-452-5307-4.

Collegamenti esterni

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Singoli carme

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