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Italia centrale

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Italia centrale
StatiItalia (bandiera) Italia
TerritorioLazio, Marche, Toscana e Umbria
Superficie58 052 km²
Abitanti11 703 240[1] (31-05-2025)
Densità201,73 ab./km²

L'Italia centrale, Centritalia, Centro Italia o, più semplicemente, Centro, è quella parte del territorio italiano che, nella definizione dell'Istat[2] adottata anche dall'Eurostat,[3] comprende le regioni Lazio, Marche, Toscana e Umbria. L'Abruzzo, sebbene sia anch'esso situato geograficamente nell'area centrale della penisola italiana, rientra nell'Italia meridionale per ragioni storiche, linguistiche e culturali.[4]

Geografia fisica

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È attraversata dagli Appennini settentrionali e centrali ed è bagnata a est dal mare Adriatico, a ovest dal mar Tirreno e dal mar Ligure. I principali fiumi di questa porzione di territorio sono l'Arno e il Tevere con i loro affluenti (es. Aniene), e il Liri-Garigliano. I laghi più importanti sono il Trasimeno, il lago di Montedoglio, il lago di Bolsena, il lago di Bracciano, il lago di Vico, il lago di Albano, il lago di Nemi e il lago di Sabaudia. Da un punto di vista altimetrico l'Italia centrale ha un territorio prevalentemente collinare (68,9%). Le zone montuose e quelle pianeggianti equivalgono rispettivamente al 26,9% e al 4,2% della ripartizione territoriale.

L'Italia centrale confina a nord con l'Italia settentrionale e San Marino, include al suo interno la Città del Vaticano, mentre a sud-est confina con l'Italia meridionale. Quest'ultima linea di confine segue, almeno a grandi linee, quello che in epoca pre-unitaria costituiva il confine tra lo Stato Pontificio e il Regno delle Due Sicilie, con le seguenti aggiunte:

Viceversa il territorio dell'ex delegazione apostolica di Benevento, che fino al 1860 costituiva un'exclave pontificia nel regno duo-siciliano, passò alla Campania e dunque all'Italia meridionale.[8]

Lo stesso argomento in dettaglio: Granducato di Toscana e Stato Pontificio.

La popolazione residente nell'Italia centrale ammonta a 11 703 437 abitanti.[1]

Regione Capoluogo Abitanti[1]
  Lazio Roma 5 710 493
  Marche Ancona 1 480 938
  Toscana Firenze 3 660 551
  Umbria Perugia 851 455

Comuni più popolosi

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Di seguito si riporta l'elenco della popolazione residente nei comuni con più di 50 000 abitanti.

# Comune Immagine Regione Provincia Abitanti[1]
1 Roma senza cornice   Lazio   Roma 2 746 929
2 Firenze senza cornice   Toscana   Firenze 362 582
3 Prato senza cornice   Toscana   Prato 198 440
4 Perugia senza cornice   Umbria   Perugia 162 526
5 Livorno senza cornice   Toscana   Livorno 152 684
6 Latina senza cornice   Lazio   Latina 127 634
7 Terni senza cornice   Umbria   Terni 106 342
8 Ancona senza cornice   Marche   Ancona 99 515
9 Arezzo senza cornice   Toscana   Arezzo 96 604
10 Pesaro senza cornice   Marche   Pesaro e Urbino 95 377
11 Pisa senza cornice   Toscana   Pisa 89 486
12 Guidonia Montecelio senza cornice   Lazio   Roma 89 251
13 Pistoia senza cornice   Toscana   Pistoia 88 898
14 Lucca senza cornice   Toscana   Lucca 88 541
15 Fiumicino senza cornice   Lazio   Roma 83 287
16 Grosseto senza cornice   Toscana   Grosseto 81 364
17 Aprilia senza cornice   Lazio   Latina 74 658
19 Viterbo senza cornice   Lazio   Viterbo 66 443
18 Massa senza cornice   Toscana   Massa-Carrara 65 712
20 Pomezia senza cornice   Lazio   Roma 65 066
21 Viareggio senza cornice   Toscana   Lucca 60 684
22 Fano senza cornice   Marche   Pesaro e Urbino 59 909
23 Anzio senza cornice   Lazio   Roma 59 853
24 Carrara senza cornice   Toscana   Massa-Carrara 59 676
25 Foligno senza cornice   Umbria   Perugia 55 292
26 Tivoli senza cornice   Lazio   Roma 55 138
27 Siena senza cornice   Toscana   Siena 53 033
28 Velletri senza cornice   Lazio   Roma 52 950
29 Civitavecchia senza cornice   Lazio   Roma 51 620
30 Ardea senza cornice   Lazio   Roma 50 858
Provincia Regione
Provincia di Frosinone senza cornice

Lazio

Provincia di Latina
Provincia di Rieti
Città metropolitana di Roma Capitale
Provincia di Viterbo
Provincia di Ancona senza cornice

Marche

Provincia di Ascoli Piceno
Provincia di Fermo
Provincia di Macerata
Provincia di Pesaro e Urbino
senza cornice Provincia di Arezzo senza cornice

Toscana

senza cornice Città metropolitana di Firenze
senza cornice Provincia di Grosseto
senza cornice Provincia di Livorno
senza cornice Provincia di Lucca
senza cornice Provincia di Massa-Carrara
senza cornice Provincia di Pisa
senza cornice Provincia di Pistoia
senza cornice Provincia di Prato
senza cornice Provincia di Siena
senza cornice Provincia di Perugia

senza cornice

Umbria

senza cornice Provincia di Terni

Utilizzando la distinzione in tre Italie industriali di Arnaldo Bagnasco, gran parte dell'Italia centrale farebbe parte della "Terza Italia",[9][10] quella caratterizzata da un'industria, tranne alcune grandi multinazionali, espressa da piccole e medie aziende scarsamente legate agli aiuti di Stato. Il turismo (naturale, artistico, commerciale e sportivo) è assai sviluppato ovunque.

Terni è leader nel settore siderurgico e nella fattispecie in quello dell'acciaio inossidabile. Il suo polo industriale è secondo per grandezza e primo per produttività in Italia. Fabriano (AN) è famosa per la produzione di carta (Cartiere Miliani Fabriano, Museo della carta e della filigrana, Archivio storico delle Cartiere Miliani Fabriano) e per le fabbriche della famiglia Merloni: Indesit Company, Ariston Group e Antonio Merloni. È quindi un importante polo industriale, grazie alla produzione di elettrodomestici e di cappe aspiranti, settore in cui la città è prima in Italia, grazie a industrie quali Elica, Best e Faber.

In Alta Valle del Tevere, Città di Castello (PG) è ben nota per la produzione tipografica, avviata sul finire del XIX secolo, e le industrie tessili, del legno e metalmeccaniche, con alcuni marchi di rilievo internazionale; significativo l'artigianato del ferro. La limitrofa Sansepolcro è sede di importanti industrie alimentari, tra cui spiccano la Buitoni e Aboca, qui fondate rispettivamente nel 1827 e 1978 e oggi note a livello mondiale, un centro di ricerca della Nestlé e numerose aziende di medie e piccole dimensioni nel settore tessile e abbigliamento; l'artigianato si caratterizza per la lavorazione dell'oro, del legno e del merletto.

  1. ^ a b c d Bilancio demografico e popolazione residente per sesso al 31 marzo 2025, su demo.istat.it. URL consultato il 1º luglio 2025 (archiviato il 29 maggio 2023).
  2. ^ Densità della popolazione residente al 1º gennaio 2016 - Glossario (PDF), su istat.it, p. 2. URL consultato il 15 marzo 2022.
  3. ^ (EN) NUTS (Nomenclature of Territorial Units for Statistics), by regional level, version 2021 - Italy, su ec.europa.eu. URL consultato il 15 marzo 2022.
  4. ^ Piergiorgio Landini, Paola Salvatori, Enciclopedia Italiana, VII Appendice, su treccani.it, Treccani, 2006. URL consultato il 12 ottobre 2019.
  5. ^ Archivio di Stato di Rieti - Ex circondario di Cittaducale, su as-ri.beniculturali.it. URL consultato il 16 marzo 2022.
  6. ^ R.D.L. 2 Gennaio 1927 n. 1 Riordinamento delle Circoscrizioni provinciali Regno d’Italia (PDF), su dait.interno.gov.it. URL consultato il 16 marzo 2022 (archiviato dall'url originale il 12 aprile 2023).
  7. ^ La storia - Storia, su procurasantamariacapuavetere.it. URL consultato il 16 marzo 2022.
  8. ^ Delegazione apostolica (Stato della Chiesa), 1816 - 1870, su sias.archivi.beniculturali.it. URL consultato il 16 marzo 2022.
  9. ^ Secondo Bagnasco, le regioni che fanno parte della Terza Italia sono: Trentino-Alto Adige, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Emilia-Romagna, Toscana, Umbria e Marche. Arnaldo Bagnasco, Tre Italie. La problematica territoriale dello sviluppo italiano, Bologna, Il Mulino, 1977.
  10. ^ Lo sviluppo economico delle regioni: dalle tre Italie alle due Italie - L’ascesa di Nord-Est e Centro - I caratteri comuni, su treccani.it. URL consultato il 16 marzo 2022.

Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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