Iaia (pittrice)

Iaia, indicata anche come Lala, Laia o Maia (Cizico, ... – ...; fl. II-I secolo a.C.), è stata una pittrice greca antica, attiva a Roma sul finire dell'età repubblicana.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]La maggior parte delle informazioni su Iaia deriva dalla Naturalis historia di Plinio il Vecchio.
Iaia nacque a Cizico, città greca della Misia, regione dell'Asia Minore, verosimilmente nella seconda metà del II secolo a.C.: Plinio la indica infatti come attiva a Roma all'epoca della giovinezza di Marco Terenzio Varrone (nato nel 116 a.C.).
L'artista si distinse soprattutto come ritrattista, per la sua tecnica a encausto e per le sue incisioni in avorio.[1] Era inoltre famosa per un suo autoritratto, eseguito grazie all'uso di uno specchio, e per altri ritratti femminili che spesso concludeva con eccezionale rapidità, forse anche in un giorno soltanto.
Fu attiva dapprima a Neapolis (l'odierna Napoli), ma il suo successo fu tale da spingerla a trasferirsi direttamente a Roma, dove riuscì a mantenersi grazie alla sua arte, senza mai sposarsi ma vivendo da donna indipendente.[2][3] Infatti venne soprannominata "perpetua virgo", perché libera da qualsiasi marito.[4]
Iaia fu considerata un'artista più rapida e talentuosa dei suoi principali corrispettivi maschili dell'epoca, Sopoli e Dionisio, riuscendo a farsi pagare salari più elevati dei suoi colleghi e rivali uomini.[5][6] Viene considerata da diversi autori latini "la migliore artista di Roma" all'epoca.
Nella letteratura
[modifica | modifica wikitesto]Iaia è una delle cinque artiste donne ricordata da Plinio il Vecchio nella sua Naturalis historia (XXXV, 147-148) insieme a Timarete, Irene, Aristarete ed Olimpia.[7]
Timarete, Eirene e Iaia (indicate rispettivamente come "Tamiri", "Irene" e "Marzia") figurano anche nel De mulieribus claris di Giovanni Boccaccio.[8] Tramite Boccaccio, le tre furono riprese anche da Christine de Pizan nel suo La città delle dame.
Galleria d'immagini
[modifica | modifica wikitesto]- Iaia ("Marzia") in manoscritti miniati francesi del De mulieribus claris
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BNF Fr. 598, fol. 100v (1403)
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British Library, Royal 16 G V fol. 80 (metà XV secolo)
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BnF Français 599 fol. 58 (fine XV secolo)
- Iaia
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Iaia di Cizico che dipinge, dipinto di Michel Corneille il Giovane (1672) nel Salone dei Nobili della Reggia di Versailles (1672)
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Iaia, affresco di Johann Georg Hiltensperger (anni 1840) nella Galleria di storia della pittura antica al Nuovo Ermitage
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Iaia, su Treccani. URL consultato il 27 maggio 2024.
- ^ Iaia (fl. c. 100 BCE) - Women in World History: A Biographical Encyclopedia | HighBeam Research, su highbeam.com, Archive.org, 23 settembre 2018. URL consultato il 13 luglio 2020 (archiviato dall'url originale il 23 settembre 2018).
- ^ Storia delle artistE parte I, su Liceo artistico musicale Forlì, 15 marzo 2021. URL consultato il 15 luglio 2024 (archiviato il 28 maggio 2024).
- ^ Luca Traini, Luca Traini: PITTRICI NELL'IMPERO ROMANO Iaia di Cizico e le altre, sabato 12 dicembre 2020. URL consultato il 27 maggio 2024. Ospitato su Blogspot.
- ^ (EN) Jerome Jordan Pollitt, The Art of Rome C.753 B.C.-A.D. 337: Sources and Documents, Cambridge University Press, 12 maggio 1983, p. 87, ISBN 978-0-521-27365-7. URL consultato il 14 luglio 2020. Ospitato su Google Books.
- ^ (EN) Karen Covington, Creators: Artists, Designers, Craftswomen, Raintree Steck-Vaughn, 2000, p. 35, ISBN 978-0-8172-5725-5. URL consultato il 14 luglio 2020. Ospitato su Google Books.
- ^ Le prime pittrici della storia secondo Plinio il Vecchio, su Artribune, 9 febbraio 2024. URL consultato il 27 maggio 2024.
- ^ Boccaccio però interpretò erroneamente il testo pliniano (forse perché si stava servendo di un codice deteriore), e chiamò l'artista "Marzia (figlia) di Varrone", come da allora fu spesso citata.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Giacomo Caputo, IAIA (Iaia; nei manoscritti anche: Lala, Laia, Maia), in Enciclopedia Italiana, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1933. URL consultato il 17 settembre 2022.
- R. Pincelli, IAIA (Iaia, Laia, Lala), in Enciclopedia dell'arte antica, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1961. URL consultato il 17 settembre 2022.
Altri progetti
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Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Iaia
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Iaia, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Iàia, su sapere.it, De Agostini.
- Iàia, in Treccani.it – Enciclopedie on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. URL consultato il 17 settembre 2022.
| Controllo di autorità | VIAF (EN) 6109165871026564270007 · Europeana agent/base/159436 · GND (DE) 1262948738 |
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