Reduce dal titolo mancato per un solo punto a favore del Milan nel giugno 1951[4][5], la compagine nerazzurra scommise sul portiere Ghezzi — avente alle spalle numerose presenze in categorie minori —[6] facendolo esordire in Serie A per spartire i guanti con Puccioni.[7]
La distanza che separava in classifica l'Inter dalle storiche rivali, ovverosia i concittadini e una Juventus destinata a succedere nell'albo d'oro a questi ultimi[8], prese a farsi consistente già nel girone d'andata[9]: impostisi contro i sabaudi nella partita che assegnò matematicamente ad essi il tricolore[10], gli uomini di Olivieri conclusero il campionato sull'ultimo gradino del podio.[11]
^Recupero della gara sospesa il 23 dicembre 1951 al 61', sul punteggio di 1-1 (gol di Armano al 24' e Vitali al 47'), per impraticabilità del campo dovuta alla nebbia; cfr. Internazionale-Fiorentina, in Nuova Stampa Sera, 24 dicembre 1951, p. 5.
^L'incontro, originariamente in programma domenica 27 gennaio 1952, è stato rinviato per impraticabilità del campo dovuta alla neve; cfr. Non basta all'Inter lo spazzaneve speciale, in Nuova Stampa Sera, 28 gennaio 1952, p. 5.
^L'anticipo dell'incontro al venerdì, rispetto alle altre gare della 31ª giornata svoltesi domenica 27 aprile 1952, è stato disposto dalla Lega in comune accordo con le società; cfr. Novara-Inter anticipata a domani, in Nuova Stampa Sera, 24 aprile 1952, p. 5.