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Fontana de' Medici

Coordinate: 48°50′53″N 2°20′18″E
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Fontana dei Medici

La fontana de' Medici (in francese fontaine Médicis) è una fontana di Parigi, situata nei giardini del Lussemburgo nel VI arrondissement.

La grotta di Maria de' Medici

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Nel contesto della costruzione del Palazzo del Lussemburgo, voluto da Maria de' Medici a Parigi, la sovrana espresse il desiderio di arricchire il giardino circostante con numerosi ambienti e manufatti ispirati ai ninfei della sua giovinezza, come la celebre Grotta del Buontalenti del giardino di Boboli, a Firenze. Tra questi erano previsti grotte, fontane, vasche e terrazze dotate di giochi d’acqua, volte a evocare l'estetica e l'atmosfera delle residenze italiane rinascimentali.

Pianta dei giardini del Lussemburgo nel 1752. La fontana era collocata dove, a sinistra nel disegno, è riportata l'indicazione «Grotte» [Grotta]

L’unica testimonianza superstite di tale progetto è la fontana de' Medici,[1] la cui realizzazione fu affidata intorno al 1630 all’ingegnere fiorentino Tommaso Francini, già noto per la costruzione dell’acquedotto dei Medici che collegava Parigi a Rungis. Francini avrebbe inoltre progettato una grotta simile sei anni più tardi nei giardini del castello di Wideville.

La struttura della fontana, concepita per celare alla vista gli edifici della vicina rue d’Enfer, si presenta come una monumentale facciata alta 14 metri e larga 12. Essa è scandita da tre nicchie delimitate da quattro colonne di ordine tuscanico, sormontate da un frontone recante gli stemmi della Francia e della casata dei Medici. Sopra di esso si trovavano originariamente tre vasi ornamentali (oggi perduti), affiancati da due figure allegoriche distese, rappresentanti i fiumi Rodano e Senna, scolpite da Pierre II Biard. Ai lati della grotta fu previsto un muro in pietra da taglio, ornato da finte arcate.

In origine, la grotta, che fino al XIX secolo non era animata da giochi d'acqua,[2] si trovava nella porzione orientale del giardino del Lussemburgo, in asse con il viale che univa la porta dei Carmelitani alla rue d’Enfer, allineandosi così con la facciata meridionale del palazzo.

Le trasformazioni ottocentesche

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Come il Palazzo del Lussemburgo, anche il giardino subì importanti trasformazioni a seguito dell'insediamento del Senato francese nel 1799. L’architetto Jean-François Chalgrin fu incaricato della ristrutturazione del complesso, e affidò agli scultori Duret, Ramey e Talamona il restauro della cosiddetta "grotta del Lussemburgo". In questa fase, gli stemmi di Enrico IV e della famiglia de' Medici furono rimossi, e nella nicchia centrale venne collocata una piccola statua marmorea raffigurante Venere. Inoltre, la vasca preesistente fu arricchita da una cascata d’acqua che scendeva da sotto la statua, trasformando l’originario portico in stile italiano in una vera e propria fontana.[3]

Cartolina di fine Ottocento raffigurante la fontana
La fontana ricoperta dalla neve

Nel corso degli anni Cinquanta dell’Ottocento i muri laterali che prolungavano la struttura su entrambi i lati furono demoliti. All’inizio del decennio successivo, la fontana fu oggetto di un ulteriore intervento: nel 1862, nell’ambito dei vasti lavori di rinnovamento urbano promossi dal prefetto Georges-Eugène Haussmann, fu decisa l’apertura di rue de Médicis. Tale progetto comportò la demolizione di una parte degli edifici annessi al Senato e la conseguente rimozione della fontana, nonostante le proteste pubbliche. La struttura fu smontata pietra per pietra e ricostruita circa trenta metri più vicino al palazzo. A supervisionare l'intervento vi fu Alphonse de Gisors, che ripristinò lo stemma della Francia e progettò una nuova vasca di circa cinquanta metri di lunghezza. La vasca venne delimitata da una ringhiera decorata con coppe ornamentali, mentre due filari di platani furono piantati lungo i suoi bordi, contribuendo a incorniciare scenograficamente l’insieme.[4]

Anche il programma decorativo scultoreo della fontana fu profondamente rivisitato nel corso del XIX secolo. La statua di Venere, precedentemente collocata nella nicchia centrale, fu sostituita da un gruppo scultoreo in marmo intitolato Polifemo sorprende Galatea tra le braccia di Aci, opera dell’artista Auguste Ottin. L’opera raffigura una scena tratta dalla mitologia greca: il ciclope Polifemo, innamorato della ninfa marina Galatea, sorprende la nereide tra le braccia del suo amante mortale, Aci. Polifemo, rappresentato in bronzo e accovacciato su una roccia, con una pelle animale sulle spalle, osserva la coppia con lo sguardo avvelenato dalla gelosia, pronto a scagliare una pietra per eliminare il rivale. Galatea e Aci, invece, sono raffigurati distesi in atteggiamento languido sul bordo dello specchio d'acqua, in netto contrasto con la massa imponente e cupa del ciclope.[5] La resa plastica del gruppo, in particolare il contrasto cromatico tra la scura patina del bronzo e il candore del marmo, contribuisce a rafforzare la tensione drammatica della scena. La scultura bronzea di Polifemo fu fusa presso la rinomata fonderia Thiébaut.

Nelle due nicchie laterali, invece, furono aggiunte statue raffiguranti un fauno e una cacciatrice, integrando l’apparato iconografico con ulteriori riferimenti alla mitologia classica. Anche la parte posteriore della fontana fu oggetto di un intervento di ristrutturazione da parte dell’architetto Alphonse de Gisors, che vi incorporò la fontana di Leda, precedentemente ubicata all’angolo tra rue du Regard e rue de Vaugirard e rimossa in occasione dell’apertura di rue de Rennes. Quest'ultima opera, realizzata nel 1807, è decorata da un bassorilievo scolpito da Achille Valois, e presenta un frontone semicircolare sormontato da due statue di ninfe attribuite a Jean-Baptiste-Jules Klagmann.

  1. ^ (FR) La Fontaine Médicis, su senat.fr. URL consultato il 24 aprile 2020.
  2. ^ (FR) La grotte telle qu'elle se présentait au XVIIe siècle, su senat.fr. URL consultato il 24 aprile 2020.
  3. ^ (FR) La grotte devient fontaine, su senat.fr. URL consultato il 24 aprile 2020..
  4. ^ (FR) Le déplacement de la fontaine Médicis, su senat.fr. URL consultato il 24 aprile 2020.
  5. ^ (FR) Mylène Caillette, Promenade au jardin du Luxembourg autour de 50 sculptures. Côté ouest, Éditions M. Caillette, 1995.

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