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Epinephelus aeneus

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Cernia bianca
Stato di conservazione
Prossimo alla minaccia (nt)[1]
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
SottoregnoEumetazoa
RamoBilateria
PhylumChordata
SubphylumVertebrata
SuperclasseGnathostomata
ClasseActinopterygii
SottoclasseOsteichthyes
SuperordineAcanthopterygii
OrdinePerciformes
SottordinePercoidei
FamigliaSerranidae
SottofamigliaEpinephelinae
GenereEpinephelus
SpecieE. aeneus
Nomenclatura binomiale
Epinephelus aeneus
(Geoffroy Saint-Hilaire, 1809)
Sinonimi

Cherna aenea, Perca robusta, Serranus aeneus

Nomi comuni

Cernia bianca

Individuo giovanile

La cernia bianca (Epinephelus aeneus (Geoffroy Saint-Hilaire, 1809)), conosciuta commercialmente come cernia[2], è un pesce osseo marino della famiglia Serranidae[3].

Distribuzione e habitat

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È distribuita in tutto il settore orientale dell'oceano Atlantico, dalle coste del Portogallo e della Spagna sino alle coste dell'Angola, includendo le isole del golfo di Guinea. È presente anche nel Mediterraneo, dove è stata a lungo considerata esclusiva delle coste meridionali ed orientali e molto rara nei mari italiani; a partire dagli anni 2000 sono però aumentate le catture nelle regioni settentrionali mediterranee e nel mar Adriatico, oggi colonizzati dalla specie[1][4].

Questa cernia, contrariamente ad altre specie congenere, frequenta soprattutto i fondi sabbiosi e fangosi, comprese le praterie di Posidonia oceanica o di Cymodocea nodosa[5], e solo più raramente i fondali duri. Si incontra da 20 a 200 m di profondità. I giovanili sono stati segnalati anche in lagune e foci fluviali[6].

Rispetto alle altre cernie mediterranee, E. aeneus presenta un corpo più allungato e compresso lateralmente. La bocca è ampia, con mandibola leggermente prominente e la testa grande e massiccia[7]. La pinna dorsale, unica, ha 10-11 raggi spinosi e 15-16 molli; la pinna anale ha 3 raggi spinosi e 8-9 molli. La pinna caudale ha margine arrotondato[8], che negli individui di grandi dimensioni può diventare quasi dritto[5].

La caratteristica più evidente di questa specie sono le due o tre linee oblique bianche[8] o azzurrine[5], situate dietro l'occhio e dirette all'indietro, ben visibili[7]. La colorazione di base presenta un fondo grigiastro o brunastro, con larghe fasce verticali scure alternate ad altre chiare. Queste fasce sono spesso poco visibili negli adulti – in alcuni casi possono scomparire del tutto negli esemplari che vivono su fondali sabbiosi – mentre sono assai contrastate nei giovani. I fianchi possono essere punteggiati da macchie rotondeggianti scure poco evidenti[5].

La taglia massima può raggiungere eccezionalmente 120 cm e 25 kg, mentre solitamente non supera i 60 cm[6].

Le conoscenze sulla biologia di questa specie sono ancora limitate[5].

Comportamento

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Nelle acque africane compie migrazioni annuali[6].

E. aeneus è un ermafrodita proterogino: la maturità sessuale è raggiunta a 5-7 anni, mentre la transizione da femmina a maschio avviene a 10-13 anni[1].

Alimentazione

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Si nutre di pesci, crostacei e molluschi cefalopodi[9].

Viene catturata prevalentemente con reti a strascico e palamiti. Le carni sono considerate ottime[7].

Conservazione

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La IUCN classifica E. aeneus come "prossimo alla minaccia". Storicamente è stata soggetta a forte sovrapesca, soprattutto lungo le coste africane e, in misura minore, nel Mediterraneo orientale. Le popolazioni appaiono in regressione in diverse parti dell'areale, che d'altra parte sembra in espansione. Non esistono dati statistici affidabili sul pescato africano fino a tempi recenti, poiché in passato non si distingueva tra le varie specie di cernie.

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Collegamenti esterni

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