Vai al contenuto

Crin Antonescu

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Crin Antonescu

Presidente della Romania
(ad interim)
Durata mandato10 luglio 2012 –
27 agosto 2012
PredecessoreTraian Băsescu
SuccessoreTraian Băsescu

Ministro della gioventù e dello sport
Durata mandato5 dicembre 1997 –
28 dicembre 2000
Capo del governoVictor Ciorbea
Radu Vasile
Mugur Isărescu
PredecessoreMihai-Sorin Stănescu
SuccessoreGeorgiu Gingăraș

Presidente del Senato della Romania
Durata mandato3 luglio 2012 –
4 marzo 2014
PredecessoreVasile Blaga
SuccessoreCristian Dumitrescu (ad interim)
Călin Popescu Tăriceanu

Senatore della Romania
Durata mandato19 dicembre 2008 –
21 dicembre 2016
LegislaturaVI, VII
Gruppo
parlamentare
PNL
CircoscrizioneBucarest (VI)
Teleorman (VII)
Sito istituzionale

Membro della Camera dei deputati della Romania
Durata mandato28 ottobre 1992 –
13 dicembre 2008
LegislaturaII, III, IV, V
Gruppo
parlamentare
PAC (fino a marzo 1995),
Indipendente (marzo 1995-novembre 1996),
PNL (da novembre 1996)
CircoscrizioneTulcea (II, III)
Teleorman (IV)
Bucarest (V)
Sito istituzionale

Presidente del Partito Nazionale Liberale
Durata mandato20 marzo 2009 –
2 giugno 2014
PredecessoreCălin Popescu Tăriceanu
SuccessoreKlaus Iohannis

Dati generali
Partito politicoPNL (1990-1992)
PAC (1992-1993)
PL93 (1993-1995)
PNL (1995-2025)
Titolo di studioLaurea in Storia
UniversitàUniversità di Bucarest
ProfessioneStorico

George Crin Laurențiu Antonescu (Tulcea, 21 settembre 1959) è un politico rumeno, Presidente della Romania ad interim dal 10 luglio al 27 agosto 2012, Presidente del Partito Nazionale Liberale dal 2009 al 2014 e presidente del Senato rumeno tra il 2012 e il 2014.

Formatosi come docente di storia, è entrato in politica nel 1990 come membro del Partito Nazionale Liberale, di cui è stato a più riprese capogruppo alla camera dei deputati (1996-1997, 2002-2004 e 2005-2008), vicepresidente in due frangenti (1995-2002 e 2007-2009) e presidente (2009-2014).

Si è candidato alla presidenza della Romania nel 2009, giungendo al terzo posto.

Ministro dello sport (1997-2000), deputato in quattro legislature (1992-2008) e senatore in due (2008-2016), tra il 2012 e il 2014 è stato presidente del Senato rumeno. In tale veste tra il luglio e l'agosto 2012 ha rivestito ad interim la funzione di presidente della Romania, in conseguenza della sospensione dall'incarico del titolare Traian Băsescu.

Nel 2025 è stato nuovamente proposto per la candidatura alla presidenza della Romania, come rappresentante di una coalizione composta da PNL, PSD e UDMR.

Formazione e carriera professionale

[modifica | modifica wikitesto]

Ha studiato presso la facoltà di Storia e Filosofia dell'Università di Bucarest. Nel 1978 ha vinto le olimpiadi nazionali di storia e si è laureato nel 1985 con una tesi sulla concezione politica di Dante Alighieri.[1]

Ha poi iniziato la carriera da professore presso le scuole dei villaggi di Știoborăni e Niculițel.[2][1] Nel 1989 è diventato curatore del museo del Delta del Danubio di Tulcea e l'anno successivo è tornato ad insegnare, venendo assunto dal liceo "Spiru Haret" di Tulcea, dove ha lavorato fino al 1992.[2][1]

Carriera politica

[modifica | modifica wikitesto]

Dopo la rivoluzione romena del 1989 ha aderito al Partito Nazionale Liberale (PNL), contribuendo alla fondazione della filiale di Tulcea.[3]

Nel 1990 si è candidato alle elezioni parlamentari, ma con il 4,7% delle preferenze non è stato eletto.[1] Contrario all'uscita del PNL dalla Convezione Democratica Romena (CDR), nel 1992 ha seguito Stelian Tănase nel Partito Alleanza Civica (PAC), che faceva parte della suddetta coalizione.[1] È quindi stato eletto deputato nelle liste della CDR in occasione delle elezioni del 1992 e ha partecipato alla commissione sull'istruzione.[4][5]

Nel luglio 1993 si è iscritto al Partito Liberale 93 (PL93) insieme a Tănase. In seguito alla scelta del PL93 di ritirarsi dalla CDR, nel marzo 1995 è stato tra gli scissionisti, riuniti nel cosiddetto "gruppo politico liberale", che hanno preso la decisione di iscriversi al Partito Nazionale Liberale.[6][7] Il 13 maggio 1995 è stato nominato vicepresidente del PNL.[8]

Nel 1996 è stato rieletto deputato ed è stato capogruppo del PNL alla camera dal novembre 1996 al settembre 1997, oltre che membro della commissione sulla politica estera.[5][9] Il congresso del partito del 16-17 maggio 1997 lo ha confermato vicepresidente.[10]

Ministro della gioventù e dello sport

[modifica | modifica wikitesto]

In seguito ad un rimpasto del governo Ciorbea, nel dicembre 1997 è diventato ministro della gioventù e dello sport.[11] Ha mantenuto l'incarico anche nei successivi governi Vasile e Isărescu. Da ministro ha promosso l'istituzione di una rendita vitalizia per gli atleti con risultati olimpici significativi[12], la nuova legge sull'educazione fisica e il trasferimento della gestione della Sala Polivalentă di Bucarest al suo dicastero.[1]

Nel febbraio 2000 è stato nominato portavoce del PNL.[2]

Dopo le elezioni del 2000 è diventato membro della commissione sull'istruzione della camera dei deputati.[5]

Al congresso del 17-18 febbraio 2001 si è candidato alla presidenza del partito, ma con 179 voti si è classificato terzo alle spalle di Valeriu Stoica (509) e Călin Popescu Tăriceanu (248).[13][14] Il congresso lo ha comunque rieletto tra i cinque vicepresidenti.[13][15] Si è erto tra i critici della presidenza Stoica[16] e al congresso del 19 gennaio 2002 è stato uno dei sette delegati a votare contro la fusione con Alleanza per la Romania incoraggiata dal leader del PNL.[17]

Al congresso del 24-25 agosto 2002 che ha nominato Theodor Stolojan presidente, Antonescu ha perso il ruolo di vicepresidente[17], ma nel mese di settembre è stato nominato capogruppo del PNL alla camera fino al termine della legislatura nel 2004.[5] Nella seguente legislatura 2004-2008 è stato membro della commissione per la politica estera e di quella sulla cultura.[5]

Presidente del Partito Nazionale Liberale

[modifica | modifica wikitesto]

Al successivo convegno del partito del 4-5 febbraio 2005 ha condannato il sistema di voto di lista che permetteva al nuovo presidente Tăriceanu di scegliere parte dei membri dell'ufficio nazionale.[18] Nei mesi seguenti Antonescu ha rivolto un appello al presidente del PNL perché convocasse un nuovo congresso al fine di placare i malumori interni emersi contro Tăriceanu a metà 2005, con l'obiettivo di legittimare la posizione della dirigenza[19], e si è opposto alla fusione con il Partito Democratico proposta da una parte dei militanti.[4] Nel settembre 2005 è tornato a capo del gruppo PNL alla camera dei deputati e nel corso del congresso del 12 e 13 gennaio 2007 è stato rieletto vicepresidente del partito, funzione che che non rivestiva da cinque anni.[20]

Nel 2007 ha partecipato anche alla commissione d'inchiesta per la messa in stato d'accusa del presidente della Romania Traian Băsescu.[5]

Alle elezioni parlamentari del 2008 si è candidato al Senato. Ha ricevuto il 29,8% delle preferenze della sua circoscrizione ed è arrivato secondo. È risultato comunque eletto in seguito alla ripartizione dei seggi stabilita dalla legge elettorale.[4] Nel corso della legislatura è stato membro della commissione per la politica estera e vicepresidente del senato (da dicembre 2008 a settembre 2009).[5]

Quattro mesi dopo le elezioni, il 20 marzo 2009, è stato eletto nuovo leader del PNL, superando il presidente uscente Tăriceanu per 873 voti a 546.[14][21][22][23]

Dopo la sfiducia al governo Boc I nell'ottobre 2009, è stato tra i promotori della formazione di un nuovo esecutivo con a capo Klaus Iohannis, che godeva del sostegno di tutti i partiti d'opposizione.[24][25] Il presidente della Romania Traian Băsescu tuttavia ha rifiutato la nomina.[3]

Elezioni presidenziali del 2009

[modifica | modifica wikitesto]
Lo stesso argomento in dettaglio: Elezioni presidenziali in Romania del 2009.
Crin Antonescu nel 2009.

Nel 2009 si è candidato alla funzione di presidente della Romania. Ha presentato un programma chiamato «È in nostro potere rovesciare il loro potere» («Stă in puterea noastră să schimbăm puterea lor»),[26] che si concentrava sul ruolo del presidente nella società. Tra le proposte concrete figuravano la riduzione della flat tax sui redditi al 10% e dell'IVA al 15%, lo snellimento della squadra di governo a dodici ministeri, la diminuzione dei contributi sociali per i lavoratori dipendenti, l'adozione dell'euro e misure per la liberalizzazione dei mercati finanziari.[27]

Il messaggio che il presidente del PNL voleva trasmettere era quello della responsabilità morale.[3] Antonescu si presentava all'elettorato come un candidato equilibrato e sottolineava di essere uno dei pochi uomini politici a non aver avuto scandali pubblici nel passato.[28][29] L'obiettivo era quello di posizionarsi come elemento di cambiamento nella percezione del ruolo di presidente della Romania.[28]

Al primo turno delle elezioni presidenziali del 22 novembre 2009, Antonescu ha conseguito il 20% delle preferenze, giungendo terzo dietro ai rappresentanti di PDL (Traian Băsescu) e PSD (Mircea Geoană), che si sono qualificati per il ballottaggio. Nei giorni successivi al voto, Antonescu ha siglato un accordo con il Partito Social democratico che avrebbe garantito al PNL la nomina del primo ministro nel caso di una vittoria di Mircea Geoană alle presidenziali.[30] Nonostante il sostegno di più partiti al candidato del PSD, Băsescu è riuscito a vincere il confronto al ballottaggio, mentre il PNL è rimasto all'opposizione.

Fondazione dell'Unione Social-Liberale

[modifica | modifica wikitesto]
Antonescu e Victor Ponta nel 2013.

Il congresso del PNL del 5-7 marzo 2010 lo ha confermato presidente del partito (986 voti contro i 357 dell'avversario Ludovic Orban).[14][31] Antonescu ha vinto il confronto presentando il documento programmatico «Tramite noi stessi, adesso» (Prin noi înșine, acum), nel quale rivendicava il ruolo del PNL come unico autentico partito di destra, rappresentante tanto del liberalismo quanto delle correnti conservatrici e cristianodemocratiche.[7][32] È inoltre riuscito a far approvare la propria proposta riguardante l'elezione in blocco dei membri dell'ufficio politico centrale su una lista designata dal presidente.[32][33]

Nel corso della sua presidenza il PNL ha rafforzato i rapporti con il Partito Social Democratico. In modo da riunire l'opposizione in un unico fronte, nel corso del 2011 è stato tra i fautori dell'Unione Social-Liberale (USL), una coalizione politica trasversale nata in contrapposizione al presidente della Romania Băsescu. Il 7 aprile 2012 il congresso ha approvato la partecipazione su liste comuni di PNL, PSD e PC alle elezioni locali e parlamentari del 2012. In base agli accordi fra le parti, Victor Ponta (PSD) sarebbe stato proposto quale primo ministro nel 2012, mentre Antonescu quale candidato alla presidenza della Romania nel 2014.[31] Dopo aver sfiduciato il governo Ungureanu, nel maggio 2012 l'USL ha formato un governo di coalizione.

Presidente del Senato e Presidente della Romania ad interim

[modifica | modifica wikitesto]

Il 3 luglio 2012, dopo la revoca di Vasile Blaga (PDL) decisa dai rappresentanti dell'USL, Antonescu è stato eletto nuovo presidente del Senato con i voti di 73 colleghi.[34] Il 10 luglio, in conseguenza della sospensione del presidente della Romania Băsescu, nel quadro delle procedure referendarie per il suo impeachment, Antonescu lo ha sostituito ad interim, in virtù delle disposizioni dell'art. 98 della costituzione.[34] È rimasto in carica fino alla convalida del risultato del referendum, il 27 agosto 2012, che ha decretato il ritorno di Băsescu nella sua posizione.

Dopo la vittoria dell'USL alle elezioni parlamentari del 2012, il 19 dicembre è stato rieletto presidente del Senato con 136 voti favorevoli e 9 contrari.[35] Tra gli altri incarichi parlamentari è stato presidente della commissione per la revisione della costituzione (dicembre 2012-marzo 2015) e membro della commissione per la politica estera (marzo 2014-dicembre 2016).[5]

In occasione del congresso straordinario del 22 febbraio 2013 è stato confermato per la terza volta consecutiva presidente del PNL (1.434 voti a favore, 44 contro e 50 nulli).[36]

Nel febbraio 2014 ha deciso di ritirare il PNL dalla maggioranza, in conseguenza di tensioni con il PSD, culminate nel rifiuto di Victor Ponta di accettare un rimpasto che avrebbe dato a Klaus Iohannis il ruolo di vice primo ministro.[37][38][39][40] Tornato all'opposizione, Antonescu ha annunciato le proprie dimissioni da capo del Senato il 4 marzo 2014, in polemica con Ponta, durante la seduta congiunta delle camere in occasione del voto di fiducia al governo Ponta III.[41]

Dopo le elezioni europee del 2014 ha reso noto l'abbandono del PNL all'ALDE e la futura adesione al Partito Popolare Europeo.[42] Contestualmente, per via della sconfitta elettorale e del netto successo del PSD, il 26 maggio 2014 ha rassegnato le dimissioni dalla presidenza del partito.[43] Al termine della legislatura nel 2016 si è quindi ritirato dalla vita politica attiva.[44]

Elezioni presidenziali del 2025

[modifica | modifica wikitesto]
Lo stesso argomento in dettaglio: Elezioni presidenziali in Romania del 2025.

Nel dicembre 2024, nel contesto della formazione di un governo europeista composto da PSD, PNL e UDMR, i tre partiti hanno concordato la presentazione di un candidato comune alla presidenza della Romania nel 2025. La scelta è ricaduta su Antonescu.[44][45] La sua candidatura è stata convalidata internamente dai partiti contraenti il 26 gennaio 2025 (PNL)[46], il 29 gennaio 2025 (UDMR)[47] e il 2 febbraio 2025 (PSD).[48] La coalizione a suo sostegno, Alleanza Elettorale România Înainte, è stata registrata il 22 febbraio 2025.[49]

Il 9 marzo ha presentato la candidatura all'ufficio elettorale centrale e si è contestualmente dimesso dal PNL.[50]

Nel 1984 ha conosciuto la prima moglie Aurelia, da cui ha avuto una figlia nata nel 2001, Irina.[1]

Dopo la morte della moglie, avvenuta nel 2004[51], nel 2009 ha sposato la collega di partito ed europarlamentare Adina Vălean.[4]

  1. ^ a b c d e f g (RO) Prezentare candidat : Crin Antonescu, su politico.ro (archiviato dall'url originale il 3 dicembre 2009).
  2. ^ a b c (RO) Crin Antonescu, liberal din '90, in Mediafax, 20 marzo 2009 (archiviato dall'url originale il 20 gennaio 2025).
  3. ^ a b c (RO) Marius Mureșan, Destinația Cotroceni. Alegerile prezidențiale in România. 1990-2014, Cluj-Napoca, Casa Cărții de Știința, 2019, pp. 329-335, ISBN 9786061715060..
  4. ^ a b c d (RO) Sergiu Șteț, Profil Crin Antonescu, Radio Romania Actualitatii, 6 marzo 2010.
  5. ^ a b c d e f g h (RO) Profilo di Crin Antonescu sul sito della Camera dei deputati della Romania, su cdep.ro.
  6. ^ (RO) Dan Pavel e Iulia Huia, Nu putem reuși decît împreună. O istorie analitică a Convenției Democratice, 1989-2000, Iași, Polirom, 2003, p. 231, ISBN 973-681-260-X.
  7. ^ a b (RO) Cronologie PNL 1835 – 2018, su aliantadreptei.wordpress.com.
  8. ^ (RO) Alexandru Radu, România partidelor politice, Bucarest, Editura institutului de științe politice și relații internaționale, 2015, pp. 205-206, ISBN 978-606-8656-14-4..
  9. ^ Radu, p. 207.
  10. ^ Stoica, p. 282.
  11. ^ (RO) Stan Stoica, România după 1989, Meronia, 2010, p. 94, ISBN 978-973-7839-33-6..
  12. ^ (RO) 350 de sportivi romani primesc renta viagera, in Adevărul, 7 ottobre 2004 (archiviato dall'url originale il 13 novembre 2009).
  13. ^ a b Stoica, p. 284.
  14. ^ a b c (RO) Horia Plugaru, Congresul Partidului Naţional Liberal, Agerpres, 16 giugno 2017. URL consultato il 22 settembre 2018 (archiviato dall'url originale il 25 settembre 2018).
  15. ^ Radu, pp. 213-214.
  16. ^ (RO) Alexandru Radu, Un experiment politic românesc. Alianța Dreptate și Adevăr PNL-PD, Iași, Institutul european, 2009, pp. 28-32, ISBN 978-973-611-614-8.
  17. ^ a b Radu, pp. 217-220.
  18. ^ Radu, p. 226.
  19. ^ Radu, pp. 230-231.
  20. ^ Stoica, p. 178.
  21. ^ (RO) PNL + PDL: Cine isi sacrifica istoria pentru victoria in fata PSD. INFOGRAFIC cu candidatii la prezidentiale de dupa 1989, Pro TV, 29 maggio 2014. URL consultato il 10 settembre 2018.
  22. ^ (RO) Crin Antonescu este noul preşedinte al PNL, Mediafax, 20 marzo 2009. URL consultato il 7 maggio 2017 (archiviato dall'url originale il 20 febbraio 2025).
  23. ^ (RO) Crin Antonescu este noul presedinte al PNL. Ludovic Orban a fost ales in functia de prim-vicepresedinte, in HotNews, 20 marzo 2009.
  24. ^ (RO) Luminita Parvu, Guvernul Boc a cazut din functie. 254 de parlamentari au votat pentru motiune, PDL acuza UDMR de tradare, HotNews, 13 ottobre 2009. URL consultato il 26 febbraio 2017.
  25. ^ (RO) V. M., PSD, PNL si UDMR vor propune un Guvern tehnocrat condus de Klaus Johannis, HotNews, 13 ottobre 2009. URL consultato il 26 febbraio 2017.
  26. ^ (RO) Programma di Crin Antonescu per le elezioni del 2009 (PDF), su media.hotnews.ro. URL consultato il 13 novembre 2022.
  27. ^ Mureșan, pp. 335-340.
  28. ^ a b (RO) Cosmin Dima, De ce a pierdut Crin Antonescu alegerile prezidenţiale?, n. 143, Sfera politicii, 2010. URL consultato il 13 novembre 2022.
  29. ^ (RO) Andrei Crăițoiu, Istoria ultimelor alegeri prezidențiale. Anul 2009: Băsescu, peste Geoană! ”Votul vostru poate însemna o șansă pentru viitorul României!”, in Libertatea, 9 novembre 2019. URL consultato il 2 novembre 2022.
  30. ^ (RO) Horia Plugaru, ALEGERILE PREZIDENȚIALE DIN 2009, Agerpres, 3 ottobre 2014. URL consultato il 22 agosto 2018.
  31. ^ a b Radu, pp. 241-242.
  32. ^ a b (RO) Alexandru Radu, Reforma partidelor. Cazurile PSD şi PNL, in Sfera Politicii, n. 145, marzo 2010. URL consultato il 22 agosto 2018 (archiviato dall'url originale il 24 aprile 2018).
  33. ^ Stoica, p. 213.
  34. ^ a b (RO) Luminita Pirvu, Actiunile USL care au dus la suspendarea lui Traian Basescu, HotNews, 9 luglio 2012. URL consultato l'11 giugno 2017.
  35. ^ (RO) Antonescu, reales preşedinte al Senatului, The Epoch Times, 19 dicembre 2012.
  36. ^ (RO) Crin Antonescu a fost reales preşedintele PNL. Klaus Iohannis este prim-vicepreşedinte, partidul are 31 de vicepreşedinţi, Adevărul, 23 febbraio 2013.
  37. ^ Radu, p. 243-244.
  38. ^ (EN) PNL's Klaus Iohannis: Governmental crisis has set in, ActMedia, 14 febbraio 2014. URL consultato il 15 gennaio 2017.
  39. ^ (EN) Alex Bivol, Romania’s Liberals to leave ruling coalition, government, The Sofia Globe, 25 febbraio 2014. URL consultato il 19 settembre 2018.
  40. ^ (RO) Conducerea PNL a adoptat rezolutia privind iesirea de la guvernare. Crin Antonescu: PNL isi retrage ministrii din Guvern si cere demisia lui Victor Ponta din functia de premier, HotNews, 25 febbraio 2014. URL consultato il 15 gennaio 2017 (archiviato dall'url originale il 16 gennaio 2017).
  41. ^ (RO) Alexandra Vladescu, Crin Antonescu A DEMISIONAT din funcţia de preşedinte al Senatului şi cere DEMISIA lui Ponta/ Ponta, despre demisia lui Antonescu: S-a sinucis!, Mediafax, 4 marzo 2014. URL consultato il 15 gennaio 2017>urlmorto=sì (archiviato dall'url originale il 26 novembre 2024).
  42. ^ (EN) Romanian liberals seek EPP affiliation, Euractiv, 26 maggio 2014. URL consultato il 25 febbraio 2014.
  43. ^ (RO) Antonescu si-a prezentat demisia din fruntea PNL, dar va asigura in continuare interimatul, in HotNews, 26 maggio 2014.
  44. ^ a b (RO) Crin Antonescu a fost propus candidat comun la prezidențiale de șefii coaliției. Cine e Crin Antonescu, șomer de lux timp de zece ani după puciul din 2012, in G4 Media, 23 dicembre 2024.
  45. ^ (RO) Crin Antonescu, candidatul coaliției PSD-PNL-UDMR la alegerile prezidențiale, Europa Libera Romania, 22 dicembre 2024.
  46. ^ (RO) Crin Antonescu, validat de liberali candidat la prezidențiale: „N-am pretenția că sunt vreun salvator”, in Euronews, 26 gennaio 2025.
  47. ^ (RO) UDMR a validat candidatura lui Crin Antonescu la alegerile prezidenţiale, G4 Media, 29 gennaio 2025.
  48. ^ (RO) Congres PSD. Ciolacu, laude la Crin Antonescu și atacuri la Ciucă: Orgoliile stupide au făcut să candidăm separat și să ne umplem de noroi pe toate TV-urile. Am generat doar silă / Crin Antonescu: Nimeni din partidul meu nu a vorbit așa frumos despre mine, in HotNews, 2 febbraio 2025.
  49. ^ (RO) BEC a înregistrat Alianţa Electorală „România Înainte” care îl susţine pe Crin Antonescu la alegerile prezidenţiale, in Digi24, 22 febbraio 2025.
  50. ^ (RO) Crin Antonescu și-a anunțat demisia din Partidul Național Liberal și și-a depus candidatura la BEC, in Digi 24, 9 marzo 2025.
  51. ^ (RO) Motivul pentru care fosta soție a lui Crin Antonescu s-a sinucis. Cum arată și cu ce se ocupă Irina, orfană de mamă, la 23 de ani: „După așa ceva nu îți revii niciodată”, in Click!, 14 febbraio 2025.

Voci correlate

[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Presidente della Romania
(ad interim)
Successore
Traian Băsescu 10 luglio 2012 - 27 agosto 2012 Traian Băsescu

Predecessore Presidente del Senato della Romania Successore
Vasile Blaga 3 luglio 2012 - 4 marzo 2014 Cristian Dumitrescu (ad interim)
Călin Popescu Tăriceanu

Predecessore Ministro della gioventù e dello sport della Romania Successore
Mihai-Sorin Stănescu 5 dicembre 1997 - 28 dicembre 2000 Georgiu Gingăraș

Predecessore Presidente del Partito Nazionale Liberale Successore
Călin Popescu Tăriceanu 20 marzo 2009 - 2 giugno 2014 Klaus Iohannis