Castel Borello
| Castel Borello | |
|---|---|
| Stato | Ducato di Savoia |
| Stato attuale | |
| Regione | Piemonte |
| Città | Bussoleno |
| Coordinate | 45°07′18″N 7°09′46.06″E |
| Informazioni generali | |
| Tipo | rifugio |
| Primo proprietario | Famiglia Borello |
| Condizione attuale | in uso alla Società Meteorologica Italiana (fino al 2021) |
| Proprietario attuale | privato[1] |
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Il Castel Borello è un castello che sorge vicino a Bussoleno, in val di Susa (Città metropolitana di Torino).
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Del castello si hanno notizie nel XIV secolo[2], ma la sua costruzione è probabilmente precedente, forse del XII secolo[3]; appartenne in un primo tempo ai signori Borello e serviva come rifugio dalle guerre per le popolazioni locali.
Il castello, nel corso dei secoli, passò agli Aschieri, ai Bartolomei e ai Rotari di Susa. Durante la peste del 1630 il medico Fiocchetto, allora proprietario del castello, si prodigò grandemente per la cura dei malati.
Nel corso del XVIII secolo, il castello fu di proprietà degli Allasio di Bussoleno, una famiglia nobile di origine franco-tedesca (sorta in Bretagna all'epoca dell'Impero carolingio e fuggita dalla Francia all'epoca della cacciata degli ugonotti - 1685). Essi tennero il castello fino all'inizio del 1900.
L'edificio è stato la sede dalla Società Meteorologica Italiana[4], in seguito trasferitasi a Moncalieri.
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Il castello è un edificio a pianta quadrangolare. La costruzione è in pietra, con grandi feritoie e tetto in lose. Le finestre sono protette da inferriate. L'edificio si raggiunge dalla frazione di Bussoleno Baroni, a circa 3 km di distanza dal centro comunale[3].
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Archeocarta: Bussoleno to Castel Borello, su archeocarta.org.
- ^ AA.VV. (Direzione generale delle ferrovie dello Stato), Piemonte, Capriolo & Massimino, 1919, p. 21. URL consultato il 3 gennaio 2021.
- ^ a b Castello Borello, su turismotorino.org, Turismo Torino e Provincia s.c.r.l.. URL consultato il 3 gennaio 2021.
- ^ AA.VV., Nuovi montanari. Abitare le Alpi nel XXI secolo, Federica Corrado, Giuseppe Dematteis (a cura di), Franco Angeli, 2014, p. 106. URL consultato il 3 gennaio 2021.
Altri progetti
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Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Scheda sul sito della Provincia di Torino, su provincia.torino.gov.it (archiviato dall'url originale il 6 gennaio 2014).
