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Acidi carbossilici

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Acido carbossilico
Caratteristiche generali
SMILES
OC([*])=O
Indicazioni di sicurezza

Gli acidi carbossilici sono una classe di ossiacidi organici di formula generale è R−COOH[1] che contengono un gruppo carbossilico (−COOH o −CO2H) unito a un residuo R, dove R può rappresentare H o un residuo organico saturo o insaturo, tra cui un alchile, un arile, o anche un eteroarile.[2]

Modello molecolare di un acido carbossilico:
R gruppo alchilico

     carbonio

     ossigeno

     idrogeno

Il nome dell'acido carbossilico si ottiene dal nome dell'idrocarburo corrispondente preceduto dalla parola acido e sostituendo la lettera finale con la desinenza -oico. La numerazione della catena inizia dal carbonio del gruppo carbossilico.[3] Nel caso sulla catena siano presenti due gruppi carbossilici la desinenza diventa -dioico.[4]

Tuttavia continuano ad essere largamente utilizzati nomi comuni con l'indicazione della posizione di eventuali sostituenti utilizzando le lettere greche (α, β, γ) per indicare il carbonio sostituito iniziando dal carbonio adiacente al gruppo carbossilico.[3]

Alcuni acidi carbossilici alifatici[3]
Atomi di carbonio Nome comune Nome IUPAC Formula molecolare Dove si trova
1 Acido formico Acido metanoico HCOOH Pungiglioni degli insetti
2 Acido acetico Acido etanoico CH3COOH Aceto
3 Acido propionico Acido propanoico CH3CH2COOH Latte
4 Acido butirrico Acido butanoico CH3(CH2)2COOH Burro rancido
5 Acido valerico Acido pentanoico CH3(CH2)3COOH Valeriana officinalis
6 Acido caproico Acido esanoico CH3(CH2)4COOH Latte di capra
7 Acido enantico Acido eptanoico CH3(CH2)5COOH Piante del genere Oenanthe
8 Acido caprilico Acido ottanoico CH3(CH2)6COOH Latte di capra
9 Acido pelargonico Acido nonanoico CH3(CH2)7COOH Piante del genere Pelargonium
10 Acido caprinico Acido decanoico CH3(CH2)8COOH Latte di capra
2 Acido ossalico Acido etandioico HOOC−COOH Piante del genere Oxalis
3 Acido malonico Acido 1,3-propandioico HOOC−CH2−COOH Mela e altri frutti, dal greco malon
4 Acido succinico Acido 1,4-butandioico HOOC−(CH2)2−COOH Ambra, dal latino succinum

Esistono inoltre:[5]

Classe Descrizione Esempi
Acidi bicarbossilici o alcandioici Acidi che contengono 2 gruppi carbossilici acido ossalico, acido malonico, acido succinico, acido glutarico, acido adipico, acido aldarico, acido ftalico, acido azelaico, acido sebacico
Acidi tricarbossilici Acidi che contengono 3 gruppi carbossilici acido citrico, acido isocitrico
Acidi grassi Acidi monocarbossilici saturi o insaturi con catena lineare di almeno 4 atomi di carbonio acido butirrico, acido oleico, acido palmitico, acido stearico
Amminoacidi Acidi mono/dicarbossilici con porzioni amminiche acido glutammico, acido aspartico, GABA
Chetoacidi Acidi carbossilici contenenti uno o più gruppi carbonilici. acido acetoacetico, acido piruvico, acido levulinico
Idrossiacidi Acidi carbossilici contenenti uno o più gruppi ossidrile. acido glicolico, acido lattico, acido salicilico, acido gentisico

Caratteristiche strutturali e fisiche

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Dimero carbossilico

Nel carbossile e nel carbossilato l'atomo di carbonio e gli atomi di ossigeno sono ibridati sp2 e pertanto questi gruppi sono planari.[6] Gli acidi carbossilici sono molecole polari che formano legami intermolecolari con altre molecole dello stesso composto e con l'acqua, di conseguenza:[2][3]

  • se nC ≤ 4 sono completamente solubili in acqua, all'aumentare del numero di atomi di carbonio la solubilità diminuisce fino ad annullarsi;
  • se nC ≤ 8 sono liquidi incolori di odore pungente, mentre se nC è superiore risultano essere solidi quasi inodori a basso punto di fusione;
  • hanno punti di fusione ed ebollizione abbastanza elevati e più alti dei corrispondenti idrocarburi e alcoli.
Proprietà fisiche degli acidi carbossilici più semplici[2]
Composto Punto di fusione Punto di ebollizione
Acido metanoico 8,4°C 101°C
Acido etanoico 16,6°C 118°C
Acido propanoico -20,8°C 141°C
Acido butanoico -5,5°C 164°C
Acido pentanoico -34,5°C 186°C
Acido esanoico -4,0°C 205°C

Esistono due metodi principali per la preparazione degli acidi carbossilici:[2][4]

  • ossidazione degli alcoli primari con agenti ossidanti deboli:

  • idrolisi dei nitrili in ambiente acido:

Reattività e caratteristiche chimiche

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Le proprietà chimiche sono essenzialmente determinate dal gruppo carbossilico. Si tratta di acidi deboli (pKa ≈ 10-4 - 10-5) che in soluzione acquosa si dissociano secondo la reazione:[3][7]

Tale reazione è facilitata da:[3]

  • l'effetto elettronattrattore dell'ossigeno del gruppo che indebolisce il legame OH
  • la stabilizzazione per risonanza dello ione carbossilato ()
Acidi carbossilici[8] pKa
Acido formico (HCOOH) 3,75
Acido acetico (CH3COOH) 4,76
Acido butirrico (CH3CH2CH2COOH) 4,82
acido 2-idrossietanoico (HOCH2COOH) 3,83
Acido 2-idrossipropanoico (CH3CH(OH)COOH) 3,86
Acido cloroacetico (CH2ClCOOH) 2,86
Acido dicloroacetico (CHCl2COOH) 1,29
Acido tricloroacetico (CCl3COOH) 0,65
Acido trifluoroacetico (CF3COOH) 0,23
Acido ossalico (HO2CCOOH) 1,27
Acido benzoico (C6H5COOH) 4.2

Le principali reazioni degli acidi carbossilici sono:[2][3][4]

  • la decarbossilazione con formazione di anidride carbonica e dell'alcano corrispondente con un atomo di carbonio in meno, importante dal punto di vista biochimico nei β-chetoacidi quando sono riscaldati sopra i 100°C:

Lo stesso argomento in dettaglio: Alogenuri acilici, Anidride, Esteri e Ammidi.

Voci correlate

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  1. ^ (EN) The International Union of Pure and Applied Chemistry (IUPAC), IUPAC - carboxylic acids (C00852), su goldbook.iupac.org. URL consultato il 6 aprile 2025.
  2. ^ a b c d e Sandro Barbone e Luigi Altavilla, Acidi carbossilici (PDF), in La Chimica facile, Franco Lucisano Editore, 2014.
  3. ^ a b c d e f g Alessandra Terzaghi, Chimica 2, Alpha Test, 2000, ISBN 978-88-483-0043-8. URL consultato il 21 ottobre 2025.
  4. ^ a b c AA VV, TUTTO - Chimica, De Agostini, 10 febbraio 2012, ISBN 978-88-418-6932-1. URL consultato il 21 ottobre 2025.
  5. ^ CHIMICA ORGANICA Gli acidi carbossilici (PDF), su online.scuola.zanichelli.it.
  6. ^ (EN) 20.2 Structure and Properties of Carboxylic Acids, su Chemistry LibreTexts, 25 agosto 2017. URL consultato il 6 aprile 2025.
  7. ^ Jonathan Clayden, Nick Greeves e Stuart Warren, Organic chemistry, 2nd ed, Oxford university press, 2012, p. 31, ISBN 978-0-19-927029-3.
  8. ^ William M. Haynes, CRC Handbook of Chemistry and Physics, n. 92, CRC Press, 2011, pp. 5–94 e 5–98, ISBN 1439855110.
  • T. W. Graham Solomons, Chimica organica, 2ª ed., Bologna, Zanichelli, 2001, pp. 57-58, ISBN 88-08-09414-6.

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