Brivio (famiglia)
| Brivio | |
|---|---|
Arma: Di rosso, inquartato: il 1° e 4° alla mano di carnagione (destra nel 1°, sinistra nel 4°) tenente un sasso al naturale, sostenuta da un breve d'argento svolazzante in sbarra e scritto col motto: Also, fest; al 2° e 3°, ai carciofi al naturale fioriti d'oro, sostenuti da un breve d'argento svolazzante in banda e scritto col motto: Vor, Gott. Sul tutto, di azzurro, a due branche di leone d'oro, recise in croce di Sant'Andrea, col capo dell'Impero. Alias: D'azzurro, a due branche di leone d'oro, recise in croce di Sant'Andrea, col capo dell'Impero. Cimiero: L'aquila di nero, nascente, coronata d'oro.[1] | |
| Stato | |
| Titoli |
|
| Fondatore | Guglielmo (fl. 1251) |
| Attuale capo | Annibale Giacomo Brivio Sforza, XIV marchese di Santa Maria in Prato |
| Data di fondazione | X secolo |
| Etnia | italiana |
| Rami cadetti |
|

La Casata dei Brivio, successivamente nota anche come Brivio Sforza, è un'antica famiglia patrizia milanese, originaria del borgo fortificato di Brivio, sull'Adda. Secondo una tradizione genealogica attestata a partire dal XVII secolo, i Brivio sarebbero discesi da un ramo secondario dei Duchi di Brunswick, della stirpe dei Guelfi, giunti in Italia al seguito degli imperatori ottoniani. Questa presunta origine germanica sarebbe confermata, secondo tale tradizione, dall'uso del motto araldico in lingua tedesca Also fest vor Gott e dalla presenza in documenti medievali del soprannome Todesco o Todeschino attribuito ad alcuni membri del casato.[2]
Al di là delle ipotesi genealogiche d'origine transalpina, la famiglia Brivio è storicamente documentata in Lombardia a partire dal XIII secolo, con Guglielmo, citato in un atto del 1251 come abitante nel castello di Brivio. La storiografia moderna tende a collegare i Brivio ad antichi signori longobardi del territorio, in particolare ad Alcherio di Airuno, citato come dominus di Airuno e Brivio nel X secolo. A partire dal XIV secolo, il casato si affermò nel patriziato cittadino di Milano e della pieve di Monza, acquisendo numerosi titoli nobiliari e vasti possessi fondiari in Brianza, nel Lodigiano e nel Melegnanese. Distintasi per l'esercizio di cariche pubbliche e ruoli diplomatici, la famiglia ebbe un ruolo di rilievo nella storia milanese tra il XV e il XIX secolo. Il ramo dei Brivio Sforza, tuttora esistente, ottenne nel XVII secolo il titolo di Marchese e numerose investiture feudali nel Ducato di Milano.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Origini
[modifica | modifica wikitesto]Le prime attestazioni certe della famiglia Brivio risalgono al XIII secolo, con Guglielmo, citato in un atto del 1251 come abitante del castello di Brivio, da cui il casato trasse presumibilmente il nome. Tuttavia, membri della stirpe sono documentati anche nei secoli precedenti: nel 1150 un Ugone Brivio fu giudice a Monza, e nel 1197 un Manfredo è menzionato come domini Enrici imperatoris notarius, al servizio della cancelleria imperiale di Enrico VI di Svevia.
Secondo una tradizione genealogica diffusa in età moderna, i Brivio sarebbero discesi da un ramo dei Duchi di Brunswick, giunti in Italia al seguito degli imperatori ottoniani. Questa presunta origine transalpina fu utilizzata per spiegare l'adozione del motto araldico in lingua tedesca Also fest vor Gott, associato all'antico stemma della casata. La storiografia moderna, tuttavia, collega più verosimilmente la famiglia ad antichi signori longobardi del territorio di Airuno, in particolare ad Alcherio di Airuno, menzionato come dominus di Brivio nel X secolo.
XIV e XV secolo
[modifica | modifica wikitesto]A partire dal XIV secolo, la famiglia si radicò nel patriziato urbano di Milano, esercitando incarichi pubblici e ottenendo progressiva visibilità politica. Delfinolo Brivio, vissuto tra il 1380 e il 1410, fu ambasciatore di Bernabò Visconti presso Giovanni I d'Aragona e consigliere di Caterina Visconti. Fu lui, secondo alcuni genealogisti, a fondare il ramo detto di Franciscolo, da cui discendono i Brivio che detennero la Signoria sulla Corte di Luzzaria, le acque del Lambro e la Vettabbia.
Nel corso del XV secolo, Giacomo Stefano Brivio fu Deputato alla Fabbrica del Duomo e Questore del Magistrato delle Entrate. Suo figlio, Giovanni Francesco, fu Signore di Melegnano e vicario di Ludovico il Moro. La famiglia ottenne ampie concessioni territoriali e giurisdizionali in ambito milanese e lodigiano.
XVI e XVII secolo
[modifica | modifica wikitesto]Nel XVI secolo Dionigi Brivio fu Cavaliere Aurato e governatore di diverse piazze lombarde. Tra il 1513 e il 1532 i Brivio furono titolari, come conti e signori, del feudo di Melegnano, perduto in seguito a un contenzioso con Gian Giacomo Medici. Al 1592 risale la concessione della Signoria di Cavagnera a un ramo cadetto della casata.
Il conferimento più importante avvenne nel 1627, quando Cesare Brivio ricevette da Filippo IV di Spagna l'investitura sui feudi di Santa Maria in Prato, Casalmaiocco, Sordio, Roncoli e Isola Balba, con facoltà di assumere il titolo di marchese. Da lui discende il ramo oggi noto come Brivio Sforza, a cui si deve anche l'acquisizione della Villa Belgiojoso Brivio Sforza a Merate.
Nel medesimo periodo altri membri della famiglia consolidarono il possesso di feudi minori nei pressi di Pairana, Carpiano e Colturano, rafforzando la presenza della casata nell'entroterra sud-orientale del ducato.
XVIII e XIX secolo
[modifica | modifica wikitesto]Nel corso del XVIII secolo fu riconosciuto un nuovo titolo marchionale al ramo Brivio di Pavia, con l'elevazione a marchese di un esponente della linea locale già attiva nella vita politica e giudiziaria del Senato di Milano. Contestualmente, al ramo dei Brivio di Brochles furono conferiti il titolo di Conte di Brochles e la Signoria di Montevecchia, a conferma del prestigio raggiunto dalla famiglia anche al di fuori del tradizionale ambito milanese. In questo periodo, numerosi membri della casata ricoprirono cariche nella Regia Camera e nelle Congregazioni centrali del Ducato di Milano sotto amministrazione asburgica, tra cui va ricordato Carlo Brivio, consigliere della Giunta del Censimento e componente della Reale Accademia di Scienze e Belle Lettere di Mantova.
Nel XIX secolo la famiglia Brivio mantenne un ruolo di primo piano nel panorama aristocratico lombardo, con esponenti iscritti al patriziato di Milano e attivi nella vita municipale. Il marchese Annibale Brivio Sforza (1790-1861) fu membro del Consiglio comunale di Milano durante il periodo della Restaurazione e sostenitore delle istanze riformiste moderate. Un altro esponente, Giuseppe Brivio (1818-1872), partecipò ai moti del 1848 e fu tra i promotori del Circolo Costituzionale lombardo, legato alle posizioni di Carlo Cattaneo.
Dopo l'unità d'Italia, la famiglia ottenne il riconoscimento ufficiale dei titoli nobiliari da parte del Regno d'Italia, mantenendo il trattamento di Don e Donna per i membri di entrambi i sessi. Il titolo di Marchese di Santa Maria in Prato fu confermato per successione primogenita al ramo Brivio Sforza, mentre i titoli comitali e signorili vennero trasmessi ad altri rami cadetti, in particolare quelli stabilitisi nel lodigiano e nel territorio di Merate.[3][4]
Epoca recente
[modifica | modifica wikitesto]Durante il XX secolo il ramo primogenito dei Brivio Sforza mantenne la titolarità del marchesato di Santa Maria in Prato, regolarmente trasmesso per via ereditaria. Il marchese Annibale Brivio Sforza, ultimo a ricevere formale riconoscimento nobiliare secondo le normative del Regno d'Italia, promosse la tutela del patrimonio archivistico familiare, parte del quale è oggi conservato presso la Biblioteca Ambrosiana e oggetto di inventariazione da parte della Soprintendenza archivistica per la Lombardia.[5]
Con la sua scomparsa nel 1988, la rappresentanza dinastica e la titolarità del titolo marchionale sono passate al figlio Giacomo Brivio Sforza, padre dell'attuale capo del casato, Annibale Giacomo, XIV marchese di Santa Maria in Prato. La famiglia ha conservato un ruolo di presenza nel contesto culturale e documentario lombardo, in particolare attraverso attività di conservazione e valorizzazione delle proprie memorie storiche.
Nel XXI secolo il ramo Brivio Sforza continua a essere presente nell'ambito della conservazione del patrimonio storico e nobiliare familiare. La famiglia è coinvolta in attività legate alla tutela di Rocca Brivio, antica residenza situata nel territorio di San Giuliano Milanese, sottoposta a vincolo monumentale dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Milano.[6]
Altre famiglie
[modifica | modifica wikitesto]Esistono altre famiglie portanti il cognome Brivio, non si ha la certezza se esse siano in qualche modo collegate genealogicamente alla più celebre famiglia milanese.
Da un Pietro Brivio, vivente nel XV secolo e sposato a Caterina Carcano, discendono i Brivio di Montevecchia che, nella persona di Giacomo, ottennero nel 1708 il titolo di Conti di Brochles (feudo situato nell'allora Regno di Ungheria) e nel 1713 di Signori di Montevecchia. Di questa famiglia sono degni di nota Giuseppe Ferdinando Brivio, musicista, impresario del Teatro Ducale di Milano e compositore di opere liriche.
Nel 1738 una famiglia Brivio di Pavia ottenne il titolo di Marchese per concessione imperiale. Infine, esiste una famiglia Brivio nel Lazio, che ebbe il titolo di Patrizi Sabini.
Marchesi di Santa Maria in Prato (1627-attuale)
[modifica | modifica wikitesto]Il titolo di Marchese di Santa Maria in Prato fu concesso con diploma del 2 agosto 1627 da Filippo IV di Spagna a Cesare Brivio, esponente del patriziato milanese. Il titolo fu riconosciuto dal Senato di Milano con decreto del 2 settembre dello stesso anno. La dignità marchionale è tuttora rappresentata dal ramo primogenito della famiglia Brivio Sforza.
- Cesare Brivio (1573-1634), I marchese di Santa Maria in Prato;
- Francesco Brivio (1600-1640), II marchese, figlio del precedente;
- Sforza Brivio (1611-1660), III marchese, fratello del precedente;
- Luigi Brivio (1617-1676), IV marchese, fratello del precedente;
- Cesare Brivio (1662-1723), V marchese, figlio del precedente;
- Luigi Gaetano Brivio (1692-1766), VI marchese, figlio del precedente;
- Sforza Brivio (1722-1799), VII marchese, figlio del precedente;
- Cesare Brivio Sforza (1750-1817), VIII marchese, nipote del precedente;
- Annibale Brivio Sforza (1782-1851), IX marchese, figlio del precedente;
- Giacomo Brivio Sforza (1819-1901), X marchese, figlio del precedente;
- Cesare Annibale Brivio Sforza (1857-1925), XI marchese, figlio del precedente;
- Annibale Brivio Sforza (1892-1988), XII marchese, figlio del precedente;
- Giacomo Luigi Brivio Sforza (1918-1994), XIII marchese, figlio del precedente;
- Annibale Giacomo Brivio Sforza (n. 1948), XIV marchese, figlio del precedente.
Albero genealogico
[modifica | modifica wikitesto]| Guglielmo fl. 1251 ? | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
| Ambrogio *? † post 1251 ? | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
| Stefano † post 1331 ? | Todesco † post 1272 ? | Giacomo †1270 ? | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
| Giovanni *? †? ? | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
| Franzino †1351 ? | Giacomo †1396 ? | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
| Maffiolo †1408 ? | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
| Franciscolo †1438 Maddalena de Alzate senza eredi | Franzino †1449 Antonia Borri | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
| Giacomo Stefano †1484 Antonia Gallerani | Elisabetta *? †? Martino Terzaghi | Orsina *? †? Francesco Martignoni | Anastasia *? †? Gaspare Dugnani | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
| Zanetta †1506 1.Giovanni Luigi Bossi 2.Giovanni Francesco Borri | Susanna †1483 Francesco Osio | Giovanni Francesco, I conte di Melegnano *1460 †1517 Margherita Landriani | Alessandro *1462 †1506 Lucrezia Visconti di Groppello | Luigi *1464 †1509 Ludovica Crivelli | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
| Isabella *? †? Gian Enrico Arconati | Antonia †1537 1.Melchiorre Ricci 2.Gaspare Della Torre | Dionigi *1508 †1580 Isabella Pusterla | Giovanni Battista *? †? ? | Bianca *? †? ? | Gerolama *? †? ? | Cecilia *? †? ? | Faustina *? †? ? | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
| Sforza *1531 †1612 Giulia Visconti di Somma | Chiara †1569 Camillo Stanga, conte di Castelnuovo Bocca d'Adda | Margherita *? †? Scipione Simonetta, conte palatino | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
| Francesco † Infante | Cesare † Infante | Francesco †1594 | Giovanni Battista *1560 †1621 vescovo di Cremona | Niccolò *1570 †? senza eredi | Cesare, I marchese di Santa Maria in Prato *1573 †1634 Isabella Vertemate Franchi | Marta †1604 Gian Filippo Canavesi | Isabella †1611 Luigi Melzi, I conte di Magenta | Chiara † Infante | Camillo † Infante | Giacomo † Infante | Margherita *1575 †? Carlo Castiglioni | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
| Dionigi *1597 †1634 | Antonia *1599 † giovane | Francesco, II marchese di Santa Maria in Prato *1600 †1640 Isabella Visconti Borromeo senza eredi | Giulia Margherita *1601 †1603 | Lelia *1602 † giovane | Francesca Margherita *1603 †1646 Paolo Biumi, marchese di Binasco | Giulia Maria *1605 †1615 | Cinzio Girolamo *1606 †1607 | Angela *1607 †1609 | Girolamo *1608 †1613 | Maria */†1609 | Sforza, III marchese di Santa Maria in Prato *1611 †1660 senza eredi | Maria */†1612 | Clara *1614 †1615 | Carlo Luigi */†1616 | Luigi, IV marchese di Santa Maria in Prato *1617 †1676 1.Paola Visconti di Lonate Pozzolo 2.Cecilia Rovida 3.Teresa Stampa | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
| 2.Cesare, V marchese di Santa Maria in Prato *1662 †1723 Laura Bossi | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
| Luigi Gaetano, VI marchese di Santa Maria in Prato *1692 †1766 Giovanna Visconti di Lonate Pozzolo | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
| Sforza, VII marchese di Santa Maria in Prato *1722 †1799 Teresa Visconti di Modrone | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
| Laura *1749 †1804 Francesco Lonati, I marchese delle Vignole | Cesare, VIII marchese di Santa Maria in Prato *1750 †1827 1.Isabella Anna Durini 2.Apollonia Claudia Erba Odescalchi BRIVIO SFORZA | Maria Giovanna Giuseppa *1756 †1824 1.Giovanni Cicogna Mozzoni, conte di Terdobbiate 2.Antonio Rinaldini | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
| 1.Annibale, IX marchese di Santa Maria in Prato *1782 †1851 Francesca Barbiano di Belgioioso | 1.Luigi *1783 †1835 senza eredi | 2.Marianna *1786 †1842 Giuseppe Casati, III conte di Spino | 2.Teresa *1792 †? Giuseppe Pasolini Zanelli, conte | 2.Claudia *1795 †1834 Galeotto Barbiano di Belgiojoso, XI conte di Belgioioso | 2.Camilla *1798 †1827 Federico Parravicini, conte Parravicini | 2.Elena *1800 †1862 Morandino Camillo Stanga Ariberti, conte Stanga | 2.Giovanni Battista *1801 †1871 Isabella Casati | 2.Francesco *1805 †1852 Carolina Crippa | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
| Ippolito *1812 †1841 senza eredi | Margherita *1813 †1901 Giuseppe Carlo Ambrogio Caccia Dominioni, conte | Luigia *1816 †1842 Ippolito Cavriani, marchese | Giacomo, X marchese di Santa Maria in Prato *1819 †1901 1.Maria Castelbarco Visconti Simonetta 2.Angela Clerici | Isabella *1822 †1903 Ascanio Parravicini, conte | Daria *1826 †1905 Ippolito Cavriani, marchese | Gabrio *1833 †1903 Luisa Florio di San Cassiano | Giuseppe *1839 †1900 Carolina Gola | Stefano *1844 †? Claudia Maria Barbiano di Belgioioso | Luigi *1854 †? Caterina Teresa Barbiano di Belgioioso | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
| 1.Cesare Annibale, XI marchese di Santa Maria in Prato *1857 †1925 1.Giuseppina Medolago Albani 2.Camilla Broggini | 2.Luisa *1887 †1976 Claudio di Seyssel, marchese d'Aix | 2.Annibale, XII marchese di Santa Maria in Prato *1892 †1988 Marianna Giulia Trivulzio | Isabella *1872 †? Giambattista Callegari | Danese *1873 †1946 Matilde Boglietti | Francesco *1864 †? Carolina Alievi | Maria Elisabetta *1865 †? monaca sacramentina a Monza | Teresa *1867 †? ? | Domenico *1869 †? Caterina Calvi | Giuseppe *1868 †? Diana de Bionne | Maria *? †? ? | Alessandro *1871 †? ? | Francesco *? †? ? | Giovanni Battista *1883 †? ? | Margherita *? †? ? | Carmelita *? †? ? | Carolina *? †? ? | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
| 1.Maria Ippolita *1885 †1920 Ugo di Carpegna Gabrielli, VI conte di Carpegna | 1.Maria Teresa *1887 †1974 Ugo di Carpegna Gabrielli, VI conte di Carpegna | 1.Giacomina Concetta *1893 †1967 | 1.Beatrice *1895 †1976 Alessandro Sagramoso, conte palatino | Giacomo Luigi, XIII marchese di Santa Maria in Prato *1918 †1994 Adriana Gulinelli | Angela Maddalena *1919 †2005 Giovanni Jacini, II conte di San Gervasio | Luigi Alberico *1922 †2002 Maria Isabella Cenami Spada | Maria Isabella *? †? Luigi Francesco Medici del Vascello, marchese | Gianfrancesco *1926 †1997 1.Graziella Borsini | Margherita *? †? Carlo Orombelli | Antonio Sforza *1905 †1995 Vittoria Perrone | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
| Annibale Giacomo, XIV marchese di Santa Maria in Prato *1948 ? | Cesare *1939 †2019 Roberta Zambeletti | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
| Alberica *1972 ? | Cristiana *1974 ? | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Enciclopedia delle famiglie Lombarde, su servizi.ct2.it. URL consultato il 27 gennaio 2019 (archiviato dall'url originale il 28 gennaio 2019).
- ^ Famiglia Brivio, in Enciclopedia delle famiglie lombarde, Società Storica Lombarda
- ^ Antonio Manno, Il patriziato lombardo nell'età della Restaurazione, Firenze, Olschki, 1992, pp. 94–97.
- ^ Archivio Centrale dello Stato, fondo Araldica, fasc. Brivio Sforza, Registro delle famiglie nobili riconosciute nel 1861.
- ^ SIUSA – Sistema informativo unificato per le soprintendenze archivistiche, scheda: Archivio Brivio Sforza, link.
- ^ Soprintendenza ABAP Milano, Vincoli monumentali. Fascicolo Rocca Brivio – San Giuliano Milanese, 2005.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Annibale Brivio Sforza, Notizie Storico-Genealogiche della famiglia Brivio
- Bugatti, Storia Universale, anno 1571, Pag. 572
- Vitali, Theatrum Mediolanensis Urbis, anno 1642
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]
Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Casata dei Brivio
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Brivio Sforza, su siusa.archivi.beniculturali.it.
