Berito (Fenicia)
| Berito | |
|---|---|
| Civiltà | Fenicia |
| Localizzazione | |
| Stato | |
| Governatorato | Beirut |
| Mappa di localizzazione | |
| |
Berito (Berìto, AFI: /beˈrito/;[1] in greco antico Βηρῡτός?, Bērȳtós; in latino Bērȳtus), brevemente conosciuta come Laodicea in Fenicia (in greco antico: Λαοδίκεια ἡ ἐν Φοινίκῃ; in arabo: لاذقية كنعان) o Laodicea in Canaan dal II secolo al 64 a.C., era un'antica città fenicia che corrisponde all'odierna Beirut in Libano, ed in seguito ricostruita dai Seleucidi. Nel 64 a.C. Pompeo conquistò la regione e costituì la provincia romana di Siria che sarebbe stata il centro della presenza romana nelle coste del Mediterraneo orientale a sud dell'Anatolia.[2]
I veterani di due legioni romane guidate da Augusto si stabilirono nella città (la quinta macedone e la terza gallica), che si romanizzò rapidamente. Fino al IV secolo era l'unica città completamente di lingua latina nella regione della Siria-Fenicia.[3][4][5] Sebbene Berito fosse ancora una città importante dopo i terremoti, intorno al 400 d.C., fu Tiro a diventare la capitale della provincia romana della Fenicia. Ma "delle grandi scuole di legge di Roma, Costantinopoli e Berito", quella di Berito era "preminente".[6] Il Codice di Giustiniano (una parte del Corpus Juris Civilis, la codificazione del diritto romano ordinata all'inizio del VI secolo d.C. da Giustiniano I e completamente scritto in latino) fu in gran parte creato in questa scuola.
Scoperte recenti
[modifica | modifica wikitesto]

Recentemente al Giardino del Perdono le due strade principali della Berytus romana, il cardo e il decumano, sono state scoperte nel quartiere centrale di Beirut. I loro colonnati ombreggiati diventavano mercati affollati nei giorni di festa. In altri momenti, queste strade sarebbero state frequentate dagli studenti della facoltà di giurisprudenza e dai cittadini di passaggio al Foro o in visita a templi e chiese.
Nel 1968 sono stati scoperti i Giardini delle Terme Romane, uno spazio pubblico paesaggistico che si trova sul versante orientale della collina del Serrail. Si compone di un giardino e di un insieme di rovine scoperte delle antiche Terme Romane (da cui il nome del luogo). Queste rovine sono state sottoposte a un'accurata pulizia e a ulteriori scavi nel 1995-1997. Progettato dallo studio paesaggistico britannico Gillespies, il layout dei giardini è dominato da basse pareti di vetro e piattaforme panoramiche che possono essere trasformate in sale da concerto, dando così un tocco del 21° secolo senza danneggiare il tessuto storico della zona.[7]
Alla fine del XX secolo, è stata identificata l'area in cui esisteva la famosa scuola di diritto romano di Berytus. Gli scavi archeologici nell'area tra la cattedrale greco-ortodossa di San Giorgio e la cattedrale di San Giorgio dei Maroniti hanno portato alla luce una stele funeraria incisa con un epitaffio di un uomo di nome Patrizio, "la cui carriera è stata consacrata per lo studio del diritto".[8] L'epitaffio è stato identificato come dedicato al famoso professore di legge del V secolo.[8] Nel 1994, gli scavi archeologici sotto la cattedrale greco-ortodossa di San Giorgio in piazza Nejmeh nel distretto centrale di Beirut hanno identificato elementi strutturali della cattedrale di Anastasis, ma sono stati limitati a un'area di 316 metri quadrati e non sono riusciti a portare alla luce la scuola.[9] Nel V secolo, Zaccaria Rhetor riferì che la scuola sorgeva accanto al "Tempio di Dio", la cui descrizione permetteva la sua identificazione con la cattedrale bizantina di Anastasis.[8]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Bruno Migliorini et al., Scheda sul lemma "Berito", in Dizionario d'ortografia e di pronunzia, Rai Eri, 2010, ISBN 978-88-397-1478-7.
- ^ (EN) Theodore Mommsen, The Provinces of the Roman Empire from Caesar to Diocletian, New York, Press Holdings International, 2004, ISBN 9781410211675.
- ^ (EN) About Beirut and Downtown Beirut, su DownTownBeirut.com (archiviato dall'url originale il 23 aprile 2009).
- ^ (EN) Beirut Travel Information, in Lonely Planet.
- ^ (EN) Czech excavations in Beirut, Martyrs' Square, in Institute for Classical Archaeology (archiviato dall'url originale il 23 luglio 2013).
- ^ (EN) Samuel Parsons Scott, The Civil Law, Including the Twelve Tables: The Institutes of Gaius, the Rules of Ulpian, the Opinions of Paulus, the Enactments of Justinian, and the Constitutions of Leo, AMS Press, 1973, ISBN 9780404110321.
- ^ (EN) Beirut Shakes Off Rubble, Dons Slick New Architecture, in Co.Design, 11 agosto 2010.
- ^ a b c (FR) Collinet, Paul, Histoire de l'école de droit de Beyrouth, Parigi, Société Anonyme du Recueil Sirey, 1925.
- ^ (FR) Skaf, Isabelle, Assaf, Yasmine Makaroun Bou, Aïcha Ben Abed Ben Khader, Martha Demas e Thomas Roby, Une nouvelle approche pour la préservation in situ des mosaïques et vestiges archéologiques au Liban: La crypte de l'église Saint-Georges à Beyrouth, in 9ª Conferenza ICCM, Hammamet, Tunisia.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Kevin Butcher, Roman Syria and the Near East, Los Angeles, Getty Publications, 2003, ISBN 978-0-89236-715-3.
- (FR) Paul Collinet, Histoire de l'école de droit de Beyrouth, Parigi, Société Anonyme du Recueil Sirey, 1925.
- (EN) Linda J. Hall, Roman Berytus: Beirut in Late Antiquity, Londra, Psychology Press, 2004, ISBN 978-1-134-44013-9.
- (FR) Lauffray,Jean, Beyrouth, Archéologie et Histoire I: période hellénistique et Haut-Empire romain, in Aufstieg und Niedergang des römischen Welt, II, New York-Berlino, 1977, pp. 135-163.
- (EN) Mann, J.C., The settlement of veterans in the Roman Empire (PDF), Londra, London University, 1956.
- (EN) Mommsen, Theodore, The Provinces of the Roman Empire from Caesar to Diocletian, New York, Press Holdings International, 2004, ISBN 9781410211675.
- (FR) Mouterde, René e Lauffray, Jean, Beyrouth ville romaine, Publications de la Direction des Antiquités du Liban, Beyrouth, 1952.
- (EN) Simone Paturel, Baalbek-Heliopolis, the Bekaa, and Berytus from 100 BCE to 400 CE: A Landscape Transformed, Brill, 2019, ISBN 9789004400733.
- (FR) Isabelle Skaf, Yasmine Makaroun Bou Assaf, Aïcha Ben Abed Ben Khader, Martha Demas e Thomas Roby, Une nouvelle approche pour la préservation in situ des mosaïques et vestiges archéologiques au Liban: La crypte de l'église Saint-Georges à Beyrouth, Lessons Learned: Reflecting on the Theory and Practice of Mosaic Conservation (9th ICCM Conference, Hammamet, Tunisia), Getty Publications, 29 novembre-3 dicembre 2005, ISBN 9780892369201.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]
Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Berito
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Berito, in Cyclopædia of Biblical, Theological, and Ecclesiastical Literature, Harper.

