Vai al contenuto

Alvaro Vitali

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Alvaro Vitali in Spogliamoci così senza pudor... (1976) di Sergio Martino

Alvaro Vitali (Roma, 3 febbraio 1950Roma, 24 giugno 2025[1]) è stato un attore e comico italiano.

Era noto soprattutto per avere interpretato in diverse pellicole cinematografiche il ruolo di Pierino oltreché per avere preso parte a numerosi film del filone della commedia sexy all'italiana, della quale è ritenuto uno degli attori più rappresentativi insieme a Mario Carotenuto, Renzo Montagnani, Paolo Villaggio, Lando Buzzanca, Lino Banfi e Johnny Dorelli.

Nato in una famiglia piccolo-borghese – il padre, Vittorio, era titolare di una piccola impresa edile a conduzione familiare, mentre la madre, Alba Accolti, gestiva un piccolo stabilimento della Titanus sulla Tiburtina – a otto anni, a causa dei frequenti litigi con la mamma, andò a vivere dalla nonna Elena, dove rimase fino al trentaduesimo anno d'età.[2] Conclusa la terza media abbandonò gli studi[2] e, dopo aver lavorato per un periodo come elettricista,[3] venne scoperto da Federico Fellini durante un provino.

Nel 1969 il regista riminese lo fece esordire nel cinema con una piccola parte in Fellini Satyricon. Il regista lo volle in seguito in I clowns (1971), in Roma (1972), nel quale interpreta un ballerino di tip-tap d'avanspettacolo, ruolo interpretato anche l'anno successivo nel film Polvere di stelle, diretto e interpretato da Alberto Sordi, affiancato anche da Monica Vitti e in Amarcord (1973), con Ciccio Ingrassia.[4] La fama di Vitali era legata a doppio filo alla commedia sexy all'italiana, per anni fenomeno cinematografico commerciale. Dopo aver interpretato La poliziotta (1974), diretto da Steno, con Mariangela Melato e Renato Pozzetto, Vitali venne notato dal produttore Luciano Martino grazie a una gag con la pistola (dove sbagliava sistematicamente ogni colpo).[5] Da quel momento, Vitali cominciò a lavorare con la Dania Film.

A teatro interpretò Bojetto, nel 1978, nella seconda edizione della commedia musicale del Rugantino di Garinei e Giovannini, Pasquale Festa Campanile e Massimo Franciosa, accanto, tra gli altri, a Enrico Montesano e Aldo Fabrizi.[6]

A partire dalla seconda metà degli anni settanta, Vitali interpretò l'unico suo film del genere poliziottesco, nel ruolo di portiere di un palazzo, Uomini si nasce poliziotti si muore (1976), diretto da Ruggero Deodato, e numerosi film della commedia sexy, accompagnando attori protagonisti, come Lino Banfi, Edwige Fenech e Renzo Montagnani, per poi passare a dei ruoli di prima fila interpretando il personaggio di Pierino, eroe popolare delle barzellette, con Pierino contro tutti (1981) e Pierino colpisce ancora (1982), entrambi diretti da Marino Girolami, e in Pierino medico della S.A.U.B. (1981) di Giuliano Carnimeo. Seguirono una sorta di spin off della serie, ovvero film dove Vitali propone personaggi similari, Gian Burrasca, Giggi il bullo e Paulo Roberto Cotechiño centravanti di sfondamento, accanto a Carmen Russo.

La stagione della commedia sexy durò poco e con essa terminò anche la fortuna dell'attore; nel 1990 il tentativo di rilanciarlo con un ulteriore film della serie, Pierino torna a scuola, diretto da Mariano Laurenti si rivelò un fallimento.[7] Con il tramonto delle commedie sexy, il telefono smise di squillare e Vitali sparì dalle scene.[8]

Dopo un decennio di oblio, la figura di Vitali fu rilanciata da Striscia la notizia dopo che, in un servizio che prendeva in giro una gaffe di Jean Todt, veniva paragonato l'allora direttore della Scuderia Ferrari al personaggio di Pierino, sottolineandone la somiglianza fisica. Quando l'imitatore Dario Ballantini fece esordire la sua caricatura di Luca Cordero di Montezemolo nei suoi servizi, Antonio Ricci pensò di affiancargli proprio Vitali nei panni di Todt, facendolo tornare così sulle scene per il piccolo schermo. Sempre nelle gag di Striscia la notizia al fianco di Ballantini, ha imitato personaggi come la madre dell'avvocato Giulia Bongiorno e la principessa Marina Ricolfi Doria di Savoia nella trasmissione.[9]

Nel 2006 partecipò alla terza edizione del reality show La fattoria, ma dopo poche settimane dovette abbandonare per il riacutizzarsi dell'asma, malattia di cui soffriva.[10]

Nel 2025 è apparso come guest star in un episodio della quarta e ultima stagione della serie di Carlo Verdone, Vita da Carlo. Questo si rivelerà essere l'ultimo lavoro di Vitali in quanto egli morirà prima dell'uscita della serie.[11] Il 29 maggio 2025 appare per l'ultima volta in televisione in una puntata della trasmissione Dritto e rovescio, condotta da Paolo Del Debbio su Rete 4.[12]

Dodo e la principessa sarà l'ultimo film con la partecipazione di Vitali, diretto da Andrea D'Emilio e presentato il 25 luglio 2025 al Giffoni Film Festival, uscirà postumo in autunno.[13] Sarà presente anche nel docufilm, Il bar del cult di Mirko Zullo, che racconta l'epoca d'oro della commedia italiana. Anche questo uscirà postumo.[14]

Divorziato con un figlio, Ennio, nato nel 1992, avvocato residente a Vercelli,[15] si professava cattolico[16] e viveva a Roma. Nel 1998 ha conosciuto la cantautrice Stefania Corona, con la quale si è sposato nel 2006 e dalla quale si è poi separato nel 2025 per scelta della moglie (poco prima della scomparsa di quest'ultimo),[17] con cui negli ultimi anni ha fatto piccoli spettacoli di cabaret in giro per l'Italia.[18]

Soprattutto dagli anni 2000 in poi, le offerte di lavoro erano diventate sempre più rare per l'attore, che aveva dichiarato di soffrire di depressione per essere stato dimenticato dal cinema italiano e di percepire 1300 € al mese di pensione, cifra da lui considerata irrisoria rispetto ai suoi 150 film, a causa dei contributi versati spesso in modo irregolare dalle produzioni.[8]

Muore a Roma il 24 giugno 2025, all'età di 75 anni a causa di un infarto. Nello stesso giorno aveva firmato le dimissioni e lasciato l'ospedale, dove era ricoverato da due settimane per una broncopolmonite recidiva.[1][19] I funerali si sono svolti, due giorni dopo, nella basilica di San Pancrazio, nel quartiere Monteverde Vecchio a Roma.[20] Il corpo, come da volontà dell'attore, è stato poi cremato.[21][22][23]

Vitali nel film Roma di Federico Fellini (1972)
Vitali (a sinistra) con Edwige Fenech e Lino Banfi in La poliziotta della squadra del buon costume di Michele Massimo Tarantini (1979)
Vitali in La ripetente fa l'occhietto al preside di Mariano Laurenti (1980)
Vitali (a sinistra), con Lino Banfi e Janet Agren in L'onorevole con l'amante sotto il letto di Mariano Laurenti (1981)
Vitali (a sinistra) e Michela Miti in una pausa sul set di Pierino colpisce ancora di Marino Girolami (1982)
La scena iniziale di Paulo Roberto Cotechiño centravanti di sfondamento di Nando Cicero. Il film non incassò quanto previsto e fu l'inizio del declino della carriera di Alvaro Vitali
Ketty Mràzovà e Alvaro Vitali in Pierino Stecchino di Claudio Fragasso (1992). Il film non è mai stato distribuito nelle sale, ed è tuttora inedito
Vitali (postino), in una scena con Lando Buzzanca e Gabriella Pallotta, nel film L'arbitro di Luigi Filippo D'Amico (1974)
Michela Miti e Vitali in una scena di Pierino contro tutti di Marino Girolami (1981)
Andy Luotto e Vitali in una scena del film Club vacanze di Alfonso Brescia (1995)
  • GiGi TV Show – 10 domande alla commedia sexy all'italiana, regia di Luigi Addate (2022)

Programmi televisivi

[modifica | modifica wikitesto]

Album in studio

[modifica | modifica wikitesto]
  • 2017 – Puzzle Sound (con Stefania Corona)
  • 1981 – La strana voglia
  • 1982 – Col fischio o senza
  • 2018 – Aiutaci Pierino (con Stefania Corona)
  • 2022 – Giovannino (con Stefano Tisi)

Riconoscimenti

[modifica | modifica wikitesto]

Doppiatori italiani

[modifica | modifica wikitesto]
  • Vittorio Stagni in La poliziotta, Due cuori, una cappella, La poliziotta fa carriera, Uomini si nasce poliziotti si muore, La dottoressa sotto il lenzuolo, Classe mista, La professoressa di scienze naturali, Taxi Girl, La compagna di banco
  • Loris Loddi in Profumo di donna, Cocco mio
  • Bruno Scipioni in Polvere di stelle
  • Renato Cortesi in La poliziotta a New York
  1. ^ a b E’ morto Alvaro Vitali, il cinema piange Pierino, su repubblica.it, 24 giugno 2025. URL consultato il 24 giugno 2025.
  2. ^ a b Concetto Vecchio, Alvaro Vitali: "Facevo l'elettricista, Fellini mi ha cambiato la vita. Che sofferenza l'ostilità della sinistra, io ero un militante del Pci", La Repubblica, 9 gennaio 2023.
  3. ^ L'eterno Pierino, in Corriere della Sera, RCS MediaGroup, 6 aprile 2019. URL consultato il 24 marzo 2020 (archiviato il 28 aprile 2021).
  4. ^ I 70 anni di Alvaro Vitali, su TGcom24, Mediaset, 3 febbraio 2020. URL consultato il 13 luglio 2020.
  5. ^ Fabio Secchi Frau, Alvaro Vitali, il Pierino di ieri, su MYmovies.it, Mo-Net s.r.l.. URL consultato il 13 luglio 2020 (archiviato il 14 giugno 2020).
  6. ^ adnap, Rugantino simbolo della romanità, gli attori che lo hanno interpretato, su Roma.Com, 12 agosto 2020. URL consultato il 26 giugno 2025.
  7. ^ Ciro Brandi, Buon compleanno ad Alvaro Vitali, su Fanpage.it, 2 febbraio 2020. URL consultato il 13 luglio 2020 (archiviato il 13 luglio 2020).
  8. ^ a b Enrico DS, Alvaro Vitali, la sua vita distrutta dal dramma: ecco come è costretto a sopravvivere oggi, su karmek.it, 18 marzo 2025. URL consultato il 1º giugno 2025.
  9. ^ Alvaro Vitali, da Fellini alla commedia sexy, su Rai News, Rai, 2 febbraio 2020. URL consultato il 13 luglio 2020 (archiviato il 13 luglio 2020).
  10. ^ Vitali sta male, addio Fattoria, in Il Tirreno, Gruppo SAE S.p.A., 3 marzo 2006. URL consultato il 13 luglio 2020 (archiviato il 15 luglio 2020).
  11. ^ Vita da Carlo: si gira la quarta e ultima stagione con Sergio Rubini e Alvaro Vitali, su italyformovies.it, 25 gennaio 2025.
  12. ^ Intervista ad Alvaro Vitali, per tutti "Pierino", su mediasetinfinity.mediaset.it, 29 maggio 2025.
  13. ^ Sky TG24, Al Giffoni Film Festival 2025 ecco Dodo e la principessa, su tg24.sky.it, 17 luglio 2025. URL consultato il 24 luglio 2025.
  14. ^ Il Docufilm che racconta l'epoca d'oro della Commedia Italiana, su Il Bar del Cult, 24 agosto 2025. URL consultato il 18 settembre 2025.
  15. ^ Redazione Metropolitan, Alvaro Vitali, chi è il figlio Ennio: "Mi ha reso nonno e sono felice", su Metropolitan Magazine, 14 aprile 2022. URL consultato il 15 maggio 2025.
  16. ^ Lucio Giordano, Ho avuto un ictus, ero senza speranze: poi ho invocato Dio e Lui mi ha salvato, in Dipiù, n. 36, 8 settembre 2023, pp. 86-89.
  17. ^ Chi è Stefania Corona, la moglie di Alvaro Vitali, in Di Lei, Italiaonline S.p.A., 30 gennaio 2020. URL consultato l'8 maggio 2020 (archiviato il 25 febbraio 2021).
  18. ^ Alvaro Vitali: “Con Pierino guadagnavo 90 milioni a film, ma ho sperperato quasi tutto. Vivo con 1300 euro di pensione”, in Spettacolo Fanpage, 9 marzo 2025. URL consultato il 1º giugno 2025.
  19. ^ Alvaro Vitali, le sue ultime ore: la malattia sottovalutata e la scelta tragica che ne ha causato la morte, su www.libero.it, 25 giugno 2025. URL consultato il 25 giugno 2025.
  20. ^ Sky TG24, I funerali di Alvaro Vitali nella chiesa di San Pancrazio a Roma FOTO, su tg24.sky.it, 26 giugno 2025. URL consultato il 26 giugno 2025.
  21. ^ Alvaro Vitali è morto sui gradini di casa, i funerali a Roma, su www.tgcom24.mediaset.it. URL consultato il 26 giugno 2025.
  22. ^ Alvaro Vitali, funerali nella Chiesa di San Pancrazio. Verdone: « Faceva cinema vero, ma non so se il cinema esiste ancora». In lacrime l'ex moglie Stefania Corona, su www.ilmessaggero.it, 26 giugno 2025. URL consultato il 26 giugno 2025.
  23. ^ Funerali Alvaro Vitali, il prete ricorda che "in vita gli è mancato il rispetto": Stefania Corona in lacrime, su www.virgilio.it, 26 giugno 2025. URL consultato il 26 giugno 2025.
  24. ^ Alvaro Vitali - Attore, su Lo Cascio & Gargiulo Management. URL consultato il 6 luglio 2025.
  25. ^ One Magazine, 72esima edizione del Gran Premio Internazionale a Venezia, su One Magazine, 30 gennaio 2019. URL consultato il 6 luglio 2025.
  26. ^ Alvaro Vitali - Premi, su IMDb. URL consultato il 6 luglio 2025.

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]
Controllo di autoritàVIAF (EN64218575 · ISNI (EN0000 0000 6302 5855 · SBN UBOV592092 · GND (DE1208702823 · BNE (ESXX1506091 (data) · BNF (FRcb142369896 (data)