Posts Tagged ‘filosofia’
Costantino Esposito, Il nichilismo del nostro tempo
Carocci, Roma 2021
di Franco Perrelli
L’ultimo libro di Costantino Esposito, Il nichilismo del nostro tempo (Carocci editore, 2021), si qualifica per il sottotitolo Una cronaca, che rimanda probabilmente a un’origine giornalistica di parte del volume (i primi dieci capitoli infatti sono stati pubblicati come articoli su un noto quotidiano), ma soprattutto per una propensione ad aprirsi all’attualità sia in direzione della discussione dei temi più urgenti negli ambiti filosofici ed epistemologici, sia per un’attenzione a certa cultura pop. La scrittura stessa si presenta agile, affabile e talora, nel tono, persino affettuosa, autobiografica e rigorosamente coniugata in prima persona. Leggi il seguito di questo post »
Prossimità e diritti al tempo del Covid 19 – intervista ad Augusto Ponzio a cura di Mary Sellani
Posted on: 18/03/2020
Prossimità e diritti al tempo del Covid 19
intervista ad Augusto Ponzio a cura di Mary Sellani
Ripercorrendo la filosofia di un classico del Novecento, Emmanuel Levinas (Kaunas 1906-Parigi 1995), Augusto Ponzio, professore emerito di Filosofia e teoria dei linguaggi nell’Università di Bari, riflette sul senso di nozioni come prossimità e diritto nella società globale, dove tutto migra, compresi i virus. L’itinerario di studio di Ponzio iniziò da un’opera fondamentale di Levinas, Totalité et infini (1961), letta quando lavorava alla sua tesi di laurea in Filosofia, sul tema La relazione interpersonale, discussa nel 1966 a Bari con Giuseppe Semerari. Il suo ultimo libro, Con Emmanuel Levinas. Alterità e Identità, è uscito per Mimesis a ottobre 2019.
Con Emmanuel Levinas è il punto d’arrivo di un cammino che partendo da Levinas riporta a Levinas; un cammino che, però, non ha la forma di un cerchio, ma piuttosto di una spirale, giacché non si tratta di ripetizione ma di un ricominciamento sempre di nuovo, di una ri-scrittura; una specie, insomma, di eterno ritorno di una passione intellettuale sempre viva e riattualizzata da continue riflessioni intorno a questa importante figura della filosofia del Novecento, alla luce degli avvenimenti che si sono succeduti, fino all’attuale configurazione della globalizzazione. Una riflessione non interrotta, benché essa non abbia escluso l’ascolto di altre parole come quelle di Bachtin, Kierkegaard, Peirce, Marx, Blanchot, Bataille, Barthes, Kristeva, Rossi Landi, Schaff, Sebeok, oltre che di Giuseppe Semerari, il suo maestro di Filosofia teoretica. Leggi il seguito di questo post »
- In: riflessioni | saggistica
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Sei mesi fa, il 9 gennaio 2017, ci lasciava, all’età di novantun anni il grande sociologo e filosofo anglo-polacco Zygmunt Bauman. «incroci» rende un piccolo omaggio alla sua memoria, con una riflessione di Anna Acquaviva intorno a uno dei nodi cruciali della sua riflessione: la destrutturazione dell’identità e delle relazioni.
di Anna Acquaviva
Zygmunt Bauman, a sei mesi dalla sua morte, lascia un vuoto intellettuale incolmabile nella società attuale, la quale necessita ancora di quell’analisi sociologica del mondo che forse solo Bauman era stato in grado di compiere. Importante e influente pensatore, lucido e analitico osservatore del nostro secolo, professore emerito di sociologia presso le università di Leeds e di Varsavia, instancabile spettatore del mondo e degli aspetti sociali che lo caratterizzano, Bauman ha sempre cercato di analizzare ‘chirurgicamente’ gli aspetti del reale e soprattutto il ruolo che gli uomini hanno assunto in relazione ad esso. Alle soglie del terzo millennio, presentò per la prima volta, in maniera compiuta e puntuale, la sua geniale quanto profetica visione, o meglio versione, della modernità, una modernità liquida (espressione che preferì a quella di postmoderno, divenuto oggetto di confusione e diffidenza), che come un liquido straborda a infettare tutto ciò che tocca. Simbolo del nostro secolo e della sua liquidità, frutto acerbo degli stravolgimenti che la modernità liquida ha portato con sé, è stato per Bauman l’uomo narcisisticamente isolato, che si presenta ancora oggi tanto evoluto quanto egocentricamente solo, incapace di riflettere lucidamente e in maniera indipendente sugli eventi che caratterizzano questi anni, essendo racchiuso nel suo ego e rimanendo schiavo delle paure nate dal contatto con l’esterno. Leggi il seguito di questo post »
GIORGIO AGAMBEN, “IL MISTERO DEL MALE”
Posted on: 26/08/2013
- In: recensioni | saggistica
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GIORGIO AGAMBEN, “IL MISTERO DEL MALE”
LATERZA, ROMA-BARI 2013
di Alida Airaghi
In questo volume pubblicato da Laterza, Giorgio Agamben – forse il più noto filosofo italiano in ambito internazionale- riunisce due suoi brevi e recenti saggi, impegnativi ma affrontabili anche da un pubblico non specialistico, che riflettono su argomenti di profonda rilevanza teologica. Leggi il seguito di questo post »


